Tre certificate a confronto sull’Intelligenza Artificiale

Comunicazione Pubblicitaria Certificati
20/10/2023 15:00

Il treno dell’Ai è già partito, con il +300% di Nvidia. Una soluzione per prenderlo in corsa, senza rischiare troppo, è approcciare il settore con una protezione. Oggi mettiamo sotto la lente tre prodotti diversi sul comparto: un capitale protetto al 110%, un cash collect con rendimento potenziale fino al 12% su Nvidia, Oracle e Microsoft e un terzo con rendimento fino al 16,56% che a Nvidia e Oracle affianca la più volatile UiPath.

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Il futuro è adesso ma in Borsa potrebbe essere già tardi. Il boom dell’intelligenza artificiale ha già fatto registrare performance da capogiro a molti titoli protagonisti della nuova rivoluzione. Guru e banche d’affari sostengono che sarà una tendenza di lungo, lunghissimo periodo e, dunque, molti titoli del settore hanno già corso, e parecchio.

Acquistare, dopo questi forti rialzi, potrebbe essere rischioso. Nvidia, la migliore della classe, nell’ultimo anno, ha messo a segno un guadagno del 300%. Il più diversificato Sox, l’indice dei semiconduttori, nello stesso periodo ha guadagnato il 37% contro il 25% del Nasdaq. Ritracciamenti o prese di beneficio possono essere alle porte anche se nel medio/lungo periodo gli analisti sono ottimisti sul settore.

Una via, sempre valida, per salire su un treno in corsa, senza rischiare di farsi troppo male, può essere approcciare il mercato con i certificate perché, grazie alla barriera, attutiscono gli effetti di una correzione, offrendo la possibilità di un rendimento. Anche in questo caso è bene sceglierli con cura.

Oggi ne presentiamo tre con diversi livelli di rischio e ovviamente rendimenti differenti. Partiamo da quello che sulla carta è il meno pericoloso per arrivare a quello con maggior rischio ma più elevato rendimento.

Capitale protetto al 110% sull’Ai targato Bnp Paribas

Il primo, studiato da Bnp Paribas è un capitale protetto al 110% con Isin XS2458158248 . Il prodotto al rialzo moltiplica per due le performance dell’indice elaborato dalla casa francese (BNP Paribas 5% Volatility Control on MSCI AI Index) sul settore dell’intelligenza artificiale, in caso di calo il rimborso minimo sarà pari a 110 euro sui 97 a cui quota oggi il certificato. La durata è di cinque anni senza opzione di richiamo anticipato.

Cerchiamo di spiegare passo passo, le caratteristiche di questo certificate, i suoi punti di forza e di debolezza.

La sua forza è una struttura in grado di offrire protezione ed esposizione a leva sul mercato, allo stesso tempo. In genere una posizione al rialzo a leva significa anche rischio a leva. Stavolta è diverso.

Offrire oggi un capitale protetto, su uno dei settori più in voga e per giunta con un rimborso a 110 euro, su un certificate che passa di mano a 97 euro, significa offrire all’investitore un rendimento di 13 euro (110-97) a scadenza, che diviso sul prezzo a cui passa di mano oggi il certificate (97 euro) e spalmato su cinque anni porta a un rendimento minimo del 2,68% all’anno.

Certo, se uno dovesse guardare oggi ai tassi del Btp troverebbe, a 5 anni, un rendimento più alto, siamo al 4,38%. Non avrebbe però la seconda parte di questa struttura, ovvero la possibilità di partecipare al rialzo del settore dell’intelligenza artificiale moltiplicato per due.

Come spiegato in precedenza se, alla data di valutazione finale tra 5 anni, il 22 agosto 2028, il sottostante quoterà sotto il 105% del livello di strike, ovvero meno di 144,69987 euro (137,8094 (strike) *1,05 = 144,69987,) allora il certificate verrà rimborsato a 110 euro dai 97 di oggi.

Se invece l’indice quoterà, a scadenza, al di sopra del 105% del livello di strike, si attiva l’effetto leva 2X. Dunque se l’indice avrà guadagnato il 20% dal livello di strike posto a 137,8094 euro il certificate verrà rimborsato a 140 euro, 43% in più sui prezzi di oggi.

Due note, il prodotto non è autocall ovvero non ha nessuna opzione che fa scattare il rimborso anticipato. E’ di tipologia Quanto, ovvero mette al riparo l’investitore dal rischio cambio.

Per conoscere meglio tutti i dettagli del sottostante consigliamo di leggere questo articolo Intelligenza artificiale il futuro è adesso (orafinanza.it)

L’intelligenza artificiale di tre big: Microsoft, Nvidia Oracle per un rendimento al 12% p.a.

Il secondo prodotto è un cash collect con isin DE000VU8N9Y6 su Microsoft, NVIDIA, Oracle, stacca premi trimestrali con memoria del 3% (12% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato alle date di valutazione del 40% dal livello iniziale.

Le cedole hanno il classico effetto memoria, per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. La possibilità di rimborso anticipato si apre dopo 9 mesi dall'emissione, per ripresentarsi ogni tre mesi e la durata naturale del prodotto è di due anni. A scadenza, la protezione del capitale arriva fino a cali del 50% dei sottostanti dal livello iniziale.

Rendimento elevato ma controllato perché, se tutto va bene, in tre anni si arriva al 36%, a cui va aggiunto un 3,5%, perché il certificate quota sotto la pari, ma nessun capitale protetto al 110%.

Il prodotto espone l’investitore al rischio barriera, ovvero se un sottostante, a scadenza, quoterà sotto il livello di protezione, il certificate non verrà più più rimborsato a 1.000 euro di nominale ma un prezzo in linea con la performance del peggiore dei sottostanti. Se, ad esempio, Nvidia dovesse perdere il 50%, quindi sfondare la barriera di protezione del - 40%, allora il certificate verrebbe rimborsato a 500 euro.

La sua forza è la solidità dei sottostanti. Microsoft, Oracle e Nvidia sono società che capitalizzano dai 300 miliardi di dollari Oracle, ai 2,469 trillioni di Microsoft a un trillione di Nvidia, hanno tutte business molto solido, da anni generano utili sono in crescita con margini forti.

La volatilità del business è molto ridotta e questo dovrebbe dare sostanza ai fondamentali. Per società di queste dimensioni, implementare al proprio interno soluzioni di Ai e soprattutto venderle tramite il cross selling all’interno dei loro prodotti e servizi è abbastanza facile. Microsoft, ad esempio, sta offrendo agli abbonati del pacchetto Microsoft365, Copilot, l’assistente per l’intelligenza artificiale a 30 dollari al mese, raddoppiando di fatto, il prezzo dell’abbonamento. I primi dati già mostrano un boom di sottoscrizioni.

La stessa strategia viene adottata da Oracle per i suoi pacchetti software con l’integrazione dell’intelligenza artificiale.

Tornando al certificate, il rendimento è interessate del 12% esponendosi a società con volatilità controllata e sulla carta molto solide.

Rendimento fino al 16,56% per un certificate di Bnp su Nvidia, Oracle e UiPath

Il terzo certificate è targato BNP Paribas, con Isin XS2567776658, su Oracle, Nvidia e UiPath stacca premi mensili dell'1,38% (16,56% annuo) se nessuno dei sottostanti sarà crollato, alle date di valutazione, del 50% dal livello iniziale.

Le cedole hanno il classico effetto memoria, per recuperare eventuali premi trimestrali non staccati. La possibilità di rimborso anticipato si apre dopo 9 mesi dall'emissione per ripresentarsi ogni mese mesi e la durata naturale del prodotto è di due anni. A scadenza la protezione del capitale arriva fino a cali del 50% dei sottostanti dal livello iniziale.

Abbiamo scelto un certificate con due sottostanti uguali al secondo, per mostrare come basti cambiare un solo titolo del basket scegliendolo molto più volatile, per modificare l’intero profilo di rischio rendimento del certificato.

In questi mesi, di intelligenza artificiale ne hanno parlato in molti. Tra i vari esperti c’è chi sottolinea come nell’età dell’oro a guadagnarci non siano stati i minatori ma i venditori di pale (vedi Nvidia con i suoi chip) mentre altri, come Cathie Wood, sottolineano come tutte le grandi rivoluzioni degli ultimi anni hanno visto i produttori di software trarre i maggiori benefici.

UiPath si occupa di sviluppare e progettare software di robotica per l’automazione di processi per gestire, operare, misurare e migliorare l’automazione in tutte le divisioni di una società.

UiPath è una delle società preferite da Cathie Wood che l’ha inserita con un peso pari al 6,927% (dati Bloomberg) sul suo Ark Innovation Etf, un fondo tech che punta sulle società coinvolte nel tema della disurptive innovation, ovvero presenti in aree tech che con le loro innovazioni porteranno a novità di fortissimo cambiamento (vedi appunto l’intelligenza artificiale). Non c’è intervista in cui Cathie Wood non tesse gli elogi per questa società. Noi guardiamo sempre ai numeri e su UiPath il fondo registra un -63,9% (dati stockcircle)

Abbiamo preferito analizzare un certificate con UiPath perché, a differenza di altri prodotti che contemplavano come sottostanti C3.Ai Twilio, Palantir; UiPath inizia a registrare una generazione di cassa positiva da inizio 2023 pari a 168 milioni; già dal 2024, secondo le stime Bloomberg anche l’Ebitda è atteso positivo per 206 milioni, così come gli utili per azione stimati a 0,41 dollari.

Sia Jp Morgan che Wells Fargo che Morgan Stanley hanno un target price a 18 euro, in forza di un multiplo ev/sales per il prossimo anno di 5,5 volte, Microsoft tratta a poco meno del doppio.

Diversi analisti sottolineano come la società sia tra i leader nel settore dell’Rpa (Robotic Process Automation). Morgan Stanley sottolinea la capacità di UiPath di entrare in un’area della produzione, automatizzarne i processi e, grazie ai successi ottenuti poi espandersi all’interno di tutta la società. La stessa UiPath, nelle sue presentazioni, mette in evidenza il forte tasso di rinnovi dei contratti con i clienti e attività di cross selling. Il consensus Bloomberg vede 8 buy e 12 hold con un prezzo obiettivo medio a 19,82 dollari.

Per C3.Ai, uno dei sottostanti preferiti dai certificate per l’Ai, abbiamo situazioni molto più tese. C3.Ai quest’anno sta bruciando 186 milioni di dollari, secondo Morgan Stanley l’anno prossimo dovrebbe bruciarne altri 84 e nel 2025 ancora 41 a fronte però di una posizione finanziaria netta solida 750 milioni di cassa su 46 di debiti. Nel 2021 la cassa era di 1,1 miliardi è poi scesa ai 750 attuali. Tutti i multipli sulla redditività quindi il valore intrinseco della società (Ev) , su Ebitda, Ebit utili, non hanno molto senso, poiché la società non ancora margini positivi e secondo Bloomberg e Morgan Stanley non li avrà nemmeno nel 2025.

Ogni società ovviamente ha una storia a sé, certo. Ma nella valutazione di un certificate con un basket worst of, dove si va dunque a monitorare la performance del peggiore dei sottostanti è bene conoscere quelli che hanno un business più volatile e potrebbero compromettere l’intero investimento.

Attenzione: Il Certificate DE000VU8N9Y6 è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.

Ricordiamo che investire in certificati espone l’investitore al rischio fallimento dell’emittente e a quello di azzeramento di un sottostante, casi che possono comportare la perdita dell’intero investimento.
Vontobel gode di un buon rating:

  • Aa3 da parte di Moody's

I potenziali rendimenti indicati sono sempre al lordo della tassazione.
Prima di ogni investimento leggere sempre tutti i documenti scaricabili dalla pagina del prodotto dell’emittente.

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Attenzione: Il Certificate XS2567776658 è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.

Ricordiamo che investire in certificati espone l’investitore al rischio fallimento dell’emittente e a quello di azzeramento di un sottostante, casi che possono comportare la perdita dell’intero investimento.
BNP Paribas gode di un buon rating:

  • A+ da parte di S&P

  • Aa3 da parte di Moody's

I potenziali rendimenti indicati sono sempre al lordo della tassazione.
Prima di ogni investimento leggere sempre tutti i documenti scaricabili dalla pagina del prodotto dell’emittente.

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