Trump porta lo scontro con la Cina sul software, borse in calo

Sono scese le azioni delle società dei semiconduttori (Sox -2,5%) e dei tech: Nasdaq -0,9%. L'amministrazione Trump sta valutando restrizioni all'esportazione contro la Cina che impedirebbero l'acquisto di un'ampia serie di software critici, ha dichiarato mercoledì un funzionario della Casa Bianca. Gli Stati Uniti valutano misure simili a quelle messe in atto contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina, se la Cina non rivedrà il limite alle esportazioni di terre rare. Petrolio in rialzo del 2,5%. Trump ha annunciato misure contro i giganti energetici di Mosca Rosneft e Lukoil, dopo il "il rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso". Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future del Dax di Francoforte -0,1%. Ieri il FTSE Mib di Milano ha chiuso in ribasso dell’1%. Tesla: ricavi nel record nel trimesre, ma utile sotto le attese. Sono usciti i dati di STM, Kering e Saipem
Indice dei contenuti
La borsa degli Stati Uniti ha perso ieri quota per effetto delle vendite sui settori protagonisti delle ultime settimane, sono scese le azioni delle società dei semiconduttori (Sox -2,5%) e dei tech: Nasdaq -0,9%. Non solo, Daniel O'Regan di Mizuho segnalava ieri in una nota ripresa da Barron’s che i movimenti più rilevanti si sono visti sulle "aree più speculative del mercato", quelle ad alto beta che comprendono i temi del nucleare, dei vettori spaziali e delle criptovalute. Va detto che nell’ultima parte della seduta c’è stato un recupero generalizzato, per cui, il calo dell’indice S&P500 è stato solo dello 0,5%. O'Regan ritiene che gran parte della flessione sia stata trainata dal trading quantitativo e dal mercato al dettaglio, piuttosto che dai gestori attivi. A indirizzare l’azionario verso il basso sono state anche i nuovi retroscena di Reuters sulla guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina.
STOP AL SOFTWARE ALLA CINA
L'amministrazione Trump sta valutando restrizioni all'esportazione contro la Cina che impedirebbero l'acquisto di un'ampia serie di software critici, ha dichiarato mercoledì un funzionario della Casa Bianca. Gli Stati Uniti valutano misure simili a quelle messe in atto contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina, se la Cina non rivedrà il limite alle esportazioni di terre rare.
"Tutto è sul tavolo", ha dichiarato in seguito ai giornalisti il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent, quando gli è stato chiesto dei limiti alle esportazioni di software verso la Cina. "Se questi controlli sulle esportazioni, che si tratti di software, motori o altro, entreranno in vigore, probabilmente saranno in coordinamento con i nostri alleati del G7".
Reuters non ha specificato restrizioni specifiche né una tempistica definitiva per l'annuncio delle nuove misure, ma negli ultimi anni gli Stati Uniti hanno implementato controlli sulle esportazioni di software per la pianificazione delle risorse aziendali, la gestione delle relazioni con i clienti e la progettazione assistita da computer nei confronti della Russia.
SANZIONI ALLA RUSSIA
Donald Trump ha annunciato misure contro i giganti energetici di Mosca Rosneft e Lukoil, dopo il "il rifiuto di Vladimir Putin di mettere fine a una guerra senza senso".
Dopo mesi di tentennamenti, voci e indiscrezioni, il tycoon ha detto che "era il momento giusto" di rispondere alle richieste di Kiev e dei suoi alleati occidentali con un pacchetto di sanzioni "tra le più ingenti che abbiamo mai imposto alla Russia", ha chiarito il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent. Che nel preannunciare la decisione, aveva accusato lo zar di non essere stato "onesto e schietto" con Trump.
E ha invitato le nazioni ricche del G7 e altri alleati a "unirsi" agli Usa, mentre si attende per giovedì il sì dell'Ue al 19esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, dopo che la Slovacchia ha deciso di ritirare il suo veto sbloccando l'iter per l'approvazione. L'annuncio delle sanzioni giunge dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso chiaramente il suo allineamento con il tycoon sull'idea di congelare la guerra sulle attuali linee del fronte. Una posizione che meno di un anno fa, era assolutamente "inaccettabile", per il presidente ucraino. E che allontana ulteriormente da un accordo con Vladimir Putin, deciso a non cedere in merito ai suoi obiettivi della guerra.
SOLDI RUSSI
L’ANSA ha dedicato spazio al tema degli asset della Banca Centrale russa congelati dall'Occidente allo scoppio della guerra in Ucraina. Ci sono 185 miliardi detenuti nelle casse della belga Euroclear, che non è una banca ma una centrale di deposito titoli, una sorta di gigantesca cassaforte per le transazioni finanziarie europee.
La Commissione Europea vorrebbe utilizzare per finanziare l'Ucraina. Ma come? La confisca, per il diritto internazionale, non si può fare. Dunque bisogna ragionare in modo creativo. I soldi russi in Euroclear sarebbero investiti in bond europei e quanto raccolto, emettendo queste obbligazioni, verrebbe usato per dare il prestito di 'Riparazione' all'Ucraina, che in linea di principio dovrebbe rimborsarlo solo quando la Russia cesserà la sua guerra e la risarcirà per i danni. Il che non avverrà mai dato che la cifra stimata dei danni, oggi supera già, e di molto, i beni congelati.
Un meccanismo macchinoso ma non inedito, considerando che già l'iniziativa del G7 (che eroga il prestito a Kiev con i profitti "inattesi" degli asset russi) usa questa stessa scappatoia: investe i beni russi di Euroclear dentro la Bce con strumenti a brevissimo termine. Proprio togliendo questi prestiti già organizzati dal G7 (45 miliardi di cui 25 già erogati) dai 185 miliardi nella pancia della cassaforte belga ne resterebbero 140.
I provvedimento contro Lukoil e Rosneft hanno provocato un balzo del prezzo del petrolio, il Brent sale del 2,5%.L’oro è in lieve calo a 4.080 dollari.Il bitocoin sale dell’1% a 108.800 dollari.
MEME E $MELANIA
Gli analisti della società di pagamenti blockchain B2BINPAY prevedono che da qui a fine anno, è meglio stare sulle cripto di riferimento, a partire dal bitcoin, le cosiddette alternative coin, o altcoin, sono da evitare, o sotto pesare.“Entro la fine del 2025 e l'inizio del 2026, il mercato potrebbe entrare in un regime in cui le principali coin manterranno il predominio, la liquidità, misurata tramite flussi di stablecoin (USDT), diventerà un indicatore chiave da tenere d'occhio e i fattori macroeconomici (forza del dollaro, rendimenti reali, chiarezza normativa) determineranno il posizionamento", hanno scritto in un report ripreso da Barron’s.Non giova al settore la notizia riportata ieri da AFP.
I promotori della meme della First Lady $MELANIA sono stati accusati di frode, presumibilmente perché hanno organizzato il lancio sapendo che la moneta sarebbe crollata. I documenti giudiziari depositati rivelano che gli investitori accusano i dirigenti della piattaforma di scambio di criptovalute Meteora, su cui $MELANIA era inizialmente scambiata, di aver messo in atto un piano che ha permesso loro di acquistare indirettamente grandi quantità di questa moneta virtuale.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future del Dax di Francoforte -0,1%. Ieri il FTSE Mib di Milano ha chiuso in ribasso dell’1%. Prosegue il collocamento del BTP Valore. Il titolo decennale italiano, sul secondario, tratta a 3,34%, spread a 78 punti base. In Asia, scendono le borse di Tokyo, di Shanghai e di Seul. In rialzo la borsa dell’India, sulle aspettative di un ridimensionamento dei dazi statunitensi.
TESLA
La società dell’automotive elettrico ha registrato ricavi record nel terzo trimestre, superando le stime di Wall Street, trainati dalle vendite trimestrali piu' elevate dei suoi veicoli elettrici, mentre gli acquirenti di auto si sono affrettati ad assicurarsi un importante credito d'imposta statunitense prima della scadenza il mese scorso.Fatturato totale di 28,1 miliardi di dollari, rispetto alla stima media degli analisti di 26,37 miliardi, secondo i dati raccolti da Lseg.
L'utile per azione nel terzo trimestre e' stato di 50 centesimi, inferiore alle stime degli analisti di 55 centesimi. Il lancio limitato del servizio di "robotaxi" a guida autonoma da parte di Tesla ad Austin, in Texas, all'inizio di quest'anno ha segnato una svolta strategica fondamentale, rafforzando le aspettative degli investitori che l'azienda passera' dalle vendite di veicoli puri a concentrarsi sulla tecnologia di guida autonoma. Sebbene la maggior parte del fatturato attuale di Tesla derivi ancora dalle vendite di veicoli, la sua valutazione di 1,45 trilioni di dollari riflette in gran parte le scommesse degli investitori su robotica e intelligenza artificiale.
I ROBOT CI PORTERANNO NELL’ERA DELL’ABBONDANZA
Nel corso della presentazione dei conti di Tesla, Musk ha deviato dalle automobili ai robot, affermando che il robot Optimus e la tecnologia di guida autonoma che la sua azienda sviluppa da anni porranno fine alla poverta' e consentiranno a tutti di avere "la migliore assistenza sanitaria". Musk, che ha affermato che l'azienda si trova a un "punto di svolta" nel suo impegno per integrare l'intelligenza artificiale nel mondo reale, ha detto che Tesla e' "leader" nel settore e che "nessuno puo' fare cio' che facciamo noi nel mondo reale".
Ha aggiunto che la nuova missione di Tesla e' "l'abbondanza sostenibile", che sara' raggiunta con il robot umanoide Optimus e la guida autonoma. "Crediamo che con Optimus e la guida autonoma possiamo effettivamente creare un mondo senza poverta', dove tutti abbiano accesso alla migliore assistenza sanitaria. Optimus sara' un chirurgo incredibile, per esempio. Naturalmente, ci assicureremo che Optimus sia al sicuro e tutto il resto", ha spiegato, senza specificare in che modo il robot porra' fine alla poverta'.
TITOLI
STMicroelectronics ha comunicato i dati del trimestre e le previsioni sul 2025, queste ultime sono inferiori alle aspettative. Banche e assicurazioni. Il governo italiano prevede di raccogliere circa 4 miliardi di euro il prossimo anno da banche e assicurazioni tramite un pacchetto di misure contenute nella manovra 2026.
Unicredit. Secondo un'esclusiva Reuters, il Ceo Andrea Orcel sta facendo fronte a continue richieste da parte del board per fornire aggiornamenti dettagliati e tempestivi sulla strategia di M&A.
Saipem ha registrato un aumento dei ricavi e dell'ebitda nel terzo trimestre, mentre l'utile netto è diminuito rispetto allo stesso periodo del 2024. La società ha confermato la guidance per il 2025.
Kering chiude il terzo trimestre con ricavi per 3,41 miliardi, in calo del 10%, su cui pesa l'effetto valute (e del 5% su base comparabile). Nei primi nove mesi dell'anno, si legge in una nota, il gruppo ha generato ricavi per 11 miliardi di euro, in calo del 14% (-12% su base comparabile). "Pur rappresentando un chiaro miglioramento sequenziale (il calo era stato del 15% nel secondo trimestre), rimane ben al di sotto di quella del mercato. Ciò rafforza la mia determinazione a lavorare su tutte le dimensioni del business per restituire alle nostre Maison e al Gruppo la rilevanza che meritano. Stiamo lavorando senza sosta al nostro turnaround, come dimostrano le nostre recenti decisioni" commenta il ceo Luca de Meo. Guardando i risultati per canale le vendite della rete di vendita al dettaglio gestita direttamente sono diminuite del 6% su base comparabile, con tutte le regioni che hanno contribuito al miglioramento sequenziale (-16% nel secondo trimestre del 2025). I ricavi all'ingrosso sono diminuiti del 2% su base comparabile
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
