Ubs lancia il grido: “Buy Europe”

Borse della zona euro da preferire a Wall Street, dice la banca svizzera. Già adesso le azioni europee sono più convenienti di quelle americane, inoltre fra poco l’economia europea avrà un’accelerazione grazie al taglio dei tassi, che invece in America è rinviato a data da definire.

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La classifica di Ubs: in testa le Borse di Tokio e Londra

Gli strategist di Ubs l’hanno definita un’inversione a U. E’ la raccomandazione con cui la banca svizzera lunedì 13 maggio ha suggerito ai suoi clienti di puntare sulle azioni dell’Europa, esclusa la Gran Bretagna, piuttosto che sulle azioni di società degli Stati Uniti. Alla base della scelta ci sono diversi motivi, ma quelli fondamentali sono tre: i dati sull’andamento dell’economia, il livello dei tassi di interesse e gli utili delle società.

A questo punto la classifica di Ubs delle regioni più attraenti per gli investitori è la seguente: al primo posto c’è la Borsa del Giappone, seguita dalla Borsa di Londra. Al terzo posto i mercati della zona euro. Wall Street scivola al quarto posto.

I ritmi di crescita di Europa e Usa si avvicineranno

Si potrebbe restare sorpresi che Ubs dica che uno dei motivi per preferire le società europee sono i dati economici, quando nel primo trimestre il Pil della zona euro è cresciuto solo dello 0,3% a fronte del +1,6% degli Stati Uniti. Ma gli economisti della banca svizzera prevedono che i ritmi di crescita delle due economie tenderanno ad avvicinarsi, con gli Usa indirizzati verso un rallentamento e i Paesi europei in fase di accelerazione. Questo ottimismo (per l’Europa) deriva dalla lettura di alcuni indicatori come il PMI (Purchasing manager index) e dall’analisi della diversa fase di politica monetaria nelle due aree geografiche. Infatti, la Bce quasi sicuramente a giugno inizierà a tagliare i tassi, grazie al fatto che l’inflazione in Europa sta scendendo in modo deciso. Invece, in America il calo dell’inflazione sembra essersi fermato e le discesa dei tassi è rinviata a data da determinarsi, probabilmente non prima di settembre. Inoltre in Europa c’è un eccesso di risparmio ben più ampio che in America, il che crea le condizioni per un’offerta di credito più attraente per le imprese che vogliono investire. Ubs dice che i suoi modelli econometrici indicano che il taglio dei tassi in Europa spingerà la crescita dell’economia molto di più di quanto faranno gli analoghi tagli negli Usa, quando arriveranno.

In Europa l’equity risk premium è più alto

Ubs sottolinea poi che le azioni europee sono più convenienti di quelle americane dal punto di vista delle valutazioni. Le Borse della zona euro riconoscono un ERP (equity risk premium) che è più alto di 2,1 punti percentuali rispetto a Wall Street. L'equity risk premium è una misura che rappresenta il rendimento aggiuntivo che gli investitori richiedono per compensare il rischio associato agli investimenti in azioni rispetto agli investimenti privi di rischio, come i titoli di Stato.

Se poi si guarda alla media dei P/E (rapporto fra il valore di Borsa di una società e i profitti che genera), quella europea è più bassa di ben il 18% rispetto a quella americana. In passato un divario così grande, dice Ubs, lo si è visto soltanto con l’Europa in recessione o durante la crisi della zona euro, “ma adesso non abbiamo nessuna delle due”, si legge nel report.

Il confronto fra i margini di profitto

Anche la tendenza degli utili (earnings momentum) si muove a favore dell’Europa. “In Europa i margini di profitto delle aziende sono decisamente inferiori agli Stati Uniti. Ma negli Usa il 67% del miglioramento dei margini è dovuto a fattori non ripetibili (tassi e imposte più bassi), contro il 3% in Europa”.

Infine, mentre l'Europa è gravemente carente di titoli tecnologici - che sono stati un fattore chiave della performance di Wall Street - circa il 40% della sua capitalizzazione di mercato è costituito da società leader di settore o uniche che, dice Ubs, non hanno concorrenti diretti negli Stati Uniti.

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