L’Ucraina fa più paura dei tassi

24/01/2022 13:15
L’Ucraina fa più paura dei tassi

La borsa della Russia perde il 6%. La Nato sposta truppe sul quadrante Est dell’Europa. L’UE avverte Mosca, “sanzioni senza precedenti”, in caso di invasione dell’Ucraina. Crolla sui minimi degli ultimi otto mesi il bitcoin. Kohl: due fondi di private equity se la contendono.

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Verso i beni rifugio

Il rischio guerra sta rubando la scena al rischio rialzo tassi, a due giorni dalle comunicazioni della Federal Reserve. Scendono gli attivi più collegati al rischio, come le azioni, si apprezzano i beni rifugio, a partire dalle obbligazioni. Si rafforzano sia il dollaro che l’oro, mentre non trova ostacoli la caduta del bitcoin.

Il future dell’indice S&P500 di Wall Street è in calo dello 0,7%, dal +0,7% di questa mattina.

Esce alle 14.30 l’indice manifatturiero della Fed di Chicago. Alle 15.45 vengono pubblicati gli indici PMI di Markit sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende del settore manifatturiero e del settore servizi.

Ucraina, Nato invia navi e aerei nell’Europa dell’Est

La borsa di Mosca perde oltre il 6%, il rublo il 2%, dopo che la Nato ha dato il via al rafforzamento delle proprie forze nell'Europa orientale. Jens Stoltenberg, il segretario generale dell’alleanza ha diffuso una nota nella quale dice che, ”la Nato continuerà a prendere tutte le misure necessarie per proteggere e difendere gli alleati, tra cui rafforzare la parte orientale dell'alleanza". L'Unione europea fa sapere di essere pronta ad imporre sanzioni "senza precedenti" se la Russia attaccasse l'Ucraina, ha detto il ministro degli Esteri danese, Jeppe Kofod in vista di un meeting dei ministri degli Esteri Ue. "La Russia dovrebbe sapere, il presidente Vladimir Putin, dovrebbe sapere che il prezzo di utilizzare le provocazioni e la forza militare per cambiare i confini in Europa sarà molto, molto alto... siamo pronti ad utilizzare le sanzioni più severe, anche più severe che nel 2014", ha detto Kofod. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato Europa e Usa a pensare con attenzione alle sanzioni, evidenziando le difficoltà nel concordare un approccio congiunto. 

Valute, meglio quelle solide

Per Alessandro Tentori, CIO di AXA IM Italia, il settore valutario potrebbe essere uno di quelli più interessanti nel prossimo biennio. “Alcune banche centrali stanno già alzando i tassi, in alcuni casi bruciando le tappe, mentre altre dichiarano che non lo faranno per tutto il 2022: questo scarso coordinamento della politica monetaria globale finisce per avere la sua valvola di sfogo proprio sul mercato valutario il cui andamento sarà dominato dal differenziale dei tassi d’interesse. Nel nostro Outlook consigliamo di investire su asset comunque denominati in valute forti, perché quelle emergenti sono ancora troppo volatili e sensibili all’inflazione, con l’euro che potrebbe indebolirsi ancora un po’ rispetto al dollaro o alla sterlina”.

Bitcoin sui minimi da luglio

Il bitcoin è in calo del 4% a 33.500 dollari, sui minimi da luglio: dai massimi di novembre, il prezzo si è dimezzato. Complessivamente, il valore delle criptovalute, è sceso di 130 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore. Vijay Ayyar, il vice presidente dell’area per l’espansione internazionale di Luno, ha detto a CNBC che la discesa potrebbe fermarsi tra 32.000 e 30.000 dollari. Il dirigente della società attiva nel settore delle criptovalute, ha aggiunto che il bitcoin potrebbe trovare un’area di stabilizzazione intorno a quota 30.000 dollari, è possibile che servano alcuni di giorni di assestamento prima del rimbalzo.

21% dell’S&P500 chiamato alle trimestrali

Nella settimana sono attesi i conti di 105 società dell’S&P 500 – ovvero il 21% dell’indice S&P500. Il settore tecnologico guida la carica con ben 22 società, seguono quello industriale (19), finanziario (16). 64 aziende, circa il 13% del paniere S&P500, hanno già pubblicato i conti, con una percentuale di superamento degli utili rispetto alle attese che si aggira al 73%. Il settore finanziario è quello che ha provveduto a rilasciare il maggior numero di resoconti, ben 28. In generale, a preoccupare gli investitori, non tanto i numeri dei bilanci, quanto le preoccupazioni ravvisabili nelle guidance - vedi la crescita salariale nel settore bancario o sul tasso di crescita di abbonati per Netflix.

Tra i titoli segnaliamo

Kohl’s + 27%. A pochi giorni dall’arrivo di un’offerta da parte di un soggetto riconducibile al fondo hedge, Storeboard, secondo indiscrezioni starebbe per arrivare un’altra offerta sulla società dei supermercati. A farsi avanti dovrebbe essere il fondo di private equity Sycamore Partners.

Snap -5%. Wedbush taglia il giudizio a Neutral. Peloton -2%. Bloomberg scrive che il socio Blackwells Capital ha chiesto al consiglio d’amministrazione di licenziare l’amministratore delegato John Foley e di mettere in vendita la società a pezzi.

Halliburton +1,5%. La società dei servizi all’industria petrolifera chiude il quarto trimestre del 2021 con un 36 centesimi di dollaro di utile netto, meglio delle aspettative. Per la prima volta da sette anni, le aspettative incoraggianti sull’andamento delle attività, hanno spinto il management ad aumentare la remunerazione degli azionisti.

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