Ultime sull’inflazione in arrivo, le borse non si scompongono

Intanto Piazza Affari è vicina ai livelli precedenti la correzione causata dal fallimento di Silicon Valley Bank. Salgono, ma solo in Europa, i rendimenti delle obbligazioni. Si apprezza l’euro e salgono sia il dollaro che il petrolio. Telecom Italia, Vivendi contesta tutto e tutti.
Indice dei contenuti
La seduta di Wall Street di martedì è stata la fotocopia di quella di lunedì, Nasdaq debole e Dow Jones in rimonta. Il primo ha chiuso in ribasso dello 0,4%, il secondo, in rialzo dello 0,3%. I dati macroeconomici di oggi potrebbero interrompere la monotona ripetizione dello schema degli ultimi ultimi due giorni.
INFLAZIONE
Oggi alle 14.30 esce il dato più importante della settimana, quello sull’inflazione. Goldman Sachs si aspetta che la componente core abbia registrato un aumento dello 0,37% mese su mese, in linea con quel che si aspetta il consensus. Il team di economisti guidato da Ian Haztius stima un aumento dello 0,5% dei prezzi delle auto usate ed un incremento del 2% della componente dell’inflazione collegata ai prezzi dei biglietti aerei. L’inflazione legata agli affitti dovrebbe restare alta, ma in decelerazione su base sequenziale. Goldman Sachs prevede che nei prossimi due/tre mesi il tasso di crescita dell’inflazione core sia tra il +0,3% ed il +0,4%. Nella seconda parte del 2023, dovrebbe arrivare un’inversione del trend, in modo da arrivare a dicembre, con una crescita dell’inflazione del 3,7%. La decelerazione dovrebbe essere guidata dai beni di consumo, non dai servizi.
Il bond governativo degli Stati Uniti, sulla scadenza a dieci anni, tratta a 3,43% di rendimento, poco sopra i livelli di ieri.
Pe le borse dell’Europa si prospetta una seduta di variazione modeste, il future del Dax di Francoforte è invariato. Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in rialzo dell’1,1% a 27.525 punti, non tanto distante dai livelli precedenti il fallimento di Silicon Valley Bank.
In Asia Pacifico, la borsa di Tokyo guadagna lo 0,7%, quella di Hong Kong, penalizzata dalla sua alta componente di tech, perde lo 0,6%. L’indice Shanghai Composite è in rialzo dello 0,5%.
VALUTE
Stamattina si indeboliscono leggermente lo won della Corea del Sud ed il dollaro di Taiwan. Si apprezza l’euro, a 1,093 su dollaro. In lieve rialzo, sulla valuta degli Stati Uniti, anche la sterlina inglese. Steven Bell, Chief Economist EMEA di Columbia Threadneedle Investments scrive che “l'euro e la sterlina potrebbero continuare a rafforzarsi, ma per la valuta inglese, gli spazi di rialzo sono limitati “dal freno all'economia derivante dai tassi ipotecari, il che significa che la Banca d'Inghilterra potrebbe non aumentare ulteriormente i tassi”.
VALUTE E BOND EMERGENTI
Secondo TCW, Cina e paesi emergenti guideranno la crescita globale nel 2023. La spinta prodotta dalla seconda economia del pianeta, “si trasmetterà al resto del mondo attraverso il commercio, il turismo e le materie prime, con altri mercati emergenti destinati a beneficiarne in modo particolare”, scrive Anisha A. Goodly, Managing Director, Emerging Markets e Portfolio Specialist della società del risparmio gestito. Nei bond ad alto merito creditizio (Investment Grade) non c’è molto valore, secondo Goodly, a meno di andare sulle scadenze più lunghe. Sono più interessanti i bond emergenti High Yield, “perché le valutazioni sovrane di questi titoli sono ai livelli post-crisi finanziaria globale, rispetto agli high yield statunitensi”, si legge nella nota. Il segmento da preferire è quello dei bond con rating BB, quello più sensibile al miglioramento delle dinamiche di crescita dei mercati emergenti.
Il petrolio del Mare del Nord è poco mosso a 85,5 dollari il barile, ieri +1,7%. Secondo giorno di apprezzamento dell’oro, stamattina in rialzo dello 0,7% a 2.018 dollari.
Titoli
Azimut. La raccolta netta a marzo si è attesta a 621 milioni di euro, mentre il totale da inizio anno ha raggiunto i 2,6 miliardi.
Telecom Italia. Bloomberg riporta che Vivendi è del tutto insoddisfatta della dirigenza, sia dei manager che dei consiglieri d’amministrazione.
Growens ha registrato un aumento del 23,3% a 29,4 milioni di euro per quanto riguarda le vendite del primo trimestre della linea di business "Software as a Service", e del 3,8% a 14,8 milioni per la linea "Communication Platform as a Service”.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
