Un po’ di blues a settembre

L'indice S&P 500 ha perso lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,4%, il Nasdaq Composite lo 0,3%.
È stata la prima volta che tutti e tre gli indici hanno registrato un calo per due giorni consecutivi dal 2 settembre.
La Casa Bianca ha avviato indagini sulle importazioni di robotica, macchinari industriali e dispositivi medici, un’iniziativa che secondo Bloomberg prepara il terreno a nuovi dazi.
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A Wall Street hanno realizzato che settembre non è un mese favorevole all’investimento in azioni. L'indice S&P 500 ha perso lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,4%, il Nasdaq Composite lo 0,3%.
IL BLUES DI SETTEMBRE
È stata la prima volta che tutti e tre gli indici hanno registrato un calo per due giorni consecutivi dal 2 settembre.
A partire dal 1928, l'S&P 500 ha registrato un calo medio dell'1,1% nel mese di settembre. Dal 1971 a oggi, il Nasdaq ha segnato una flessione media dello 0,9% nello stesso mese.
Siamo nel mese peggiore in assoluto per i tre indici di riferimento della borsa degli Stati Uniti, però, finora, la statistica è stata smentita. Le performance da inizio mese sono le seguenti: S&P500 +2,8%, Nasdaq +4,9%, Dow Jones +1,3%. I primi due indici stanno registrando i migliori risultati di settembre dal 2013.
PARLARE DI BOLLA NON HA SENSO
"La spinta sostenuta del mercato azionario durante il periodo stagionale tradizionalmente debole sembra alimentare il dibattito sulla 'bolla', soprattutto per quanto riguarda il settore tecnologico", scrive Daniel Skelly, responsabile del Wealth Management Market Research & Strategy Team di Morgan Stanley in una nota ripresa da Barron’s. "Sebbene anche i rialzi più forti subiscano inevitabilmente dei ritracciamenti e il mercato debba certamente affrontare continue incertezze politiche ed economiche, ci sono buoni motivi per ritenere che questo dibattito sia fuori luogo”.
TORNANO I DAZI
La Casa Bianca ha avviato indagini sulle importazioni di robotica, macchinari industriali e dispositivi medici, un’iniziativa che secondo Bloomberg prepara il terreno a nuovi dazi.
Il Dipartimento del Commercio sta conducendo le indagini ai sensi della Sezione 232 del Trade Expansion Act, secondo quanto riportato dal Federal Register. Le indagini sono iniziate il 2 settembre. Ai sensi della legge, che consente al presidente di applicare dazi doganali sui beni ritenuti critici per la sicurezza nazionale, il dipartimento ha 270 giorni di tempo per presentare le sue raccomandazioni politiche.
TAGLIO TASSI: AVANTI PIANO
La presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco, Mary Daly, ha affermato che ulteriori tagli dei tassi di interesse sono probabilmente necessari, ma che la banca centrale statunitense dovrebbe affrontarli con cautela.
"È probabile che saranno necessari ulteriori adeguamenti delle politiche mentre lavoriamo per ripristinare la stabilità dei prezzi e fornire il sostegno necessario al mercato del lavoro", ha dichiarato Daly mercoledì in un discorso preparato per un evento presso l'Università dello Utah.
"Ma queste sono proiezioni, non promesse, e prendere le decisioni giuste richiederà di ancorarci ai nostri obiettivi, valutare i compromessi e decidere, ancora e ancora", ha affermato il membro del board. A proposito della decisione di politica monetaria della scorsa settimana Daly ha affermato di "sostenere pienamente" la decisione, poiché la crescita, la spesa dei consumatori e il mercato del lavoro hanno subito un rallentamento. L'inflazione ha accelerato meno delle aspettative e le pressioni sui prezzi sono state principalmente confinate alle aree dell'economia direttamente colpite dai dazi.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità.
TORNANO LE DEBUTTANTI
L'Europa si appresta a registrare il miglior settembre dal 2022 in termini di raccolta di fondi dalle offerte pubbliche iniziali, segnalando una potenziale ripresa dei mercati azionari della regione dopo un periodo di prolungata siccità.
Secondo i dati raccolti da Bloomberg, questo mese in Europa saranno raccolti oltre 2 miliardi di dollari dalle IPO. Sebbene si tratti di una cifra notevolmente superiore ai 111,2 milioni di dollari raccolti nello stesso periodo dello scorso anno, è ben al di sotto dell'importo raccolto nel settembre 2022.
Il mese positivo per la raccolta di fondi indica che il volume delle vendite di azioni europee di prima emissione si sta riprendendo dalla crisi post-pandemica, anche se più lentamente rispetto agli Stati Uniti e all’Asia. "Siamo sulla strada della normalizzazione", ha dichiarato Gareth McCartney, co- responsabile ECM di UBS Group AG, a Bloomberg TV. "La mia previsione è che il resto dell'anno e il 2026 saranno caratterizzati da un funzionamento normale del mercato delle IPO".
Il dollaro si è ieri apprezzato su quasi tutte le valute di riferimento, stamattina l’euro a 1,171.
MATERIE PRIME
Il petrolio ha messo a segno l’incremento giornaliero più forte degli ultimi tre mesi, il greggio WTI è ora in lieve calo a 64,7 dollari il barile. Nel frattempo, i dati del governo statunitense hanno mostrato che le scorte nazionali di greggio sono scese al livello più basso da gennaio. Tuttavia, i timori di un imminente eccesso di offerta sono stati amplificati dalle notizie in arrivo dall’Iraq: le compagnie petrolifere del Kurdistan iracheno hanno concordato con il governo federale di riprendere, dopo oltre due anni di stop, le esportazioni tramite oleodotti. Il ministro degli Esteri iracheno Fuad Hussein, ha detto che i futuri flussi di petrolio potrebbero raggiungere fino a 500.000 barili al giorno con nuovi investimenti e nuovi giacimenti.
Il rame è vicino ai massimi di oltre un anno dopo che Freeport-McMoRan ha dichiarato lo stato di forza maggiore sulle forniture in arrivo dalla gigantesca miniera di Grasberg, in Indonesia. La società ha ridotto la sua guida alle vendite di rame e oro per il trimestre in corso, mentre proseguono le ricerche dei cinque lavoratori dispersi a seguito di una frana. Hudbay Minerals ha dichiarato questa settimana che chiuderà le operazioni di un impianto in Perù a causa delle proteste politiche.
In Asia Pacifico è sulla parità la borsa di Hong Kong, è in rialzo dello 0,6% l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen. Segna un moderato rialzo il Nikkei di Tokyo: in Giappone ha avuto un ottimo esito un delicato collocamento di un prestito a lunghissima scadenza.
TITOLI
Banche. L’ambiziosa acquisizione di Mediobanca da parte di Banca Mps è finora l'operazione più rilevante dell'attuale ondata di fusioni che sta ridisegnando il panorama bancario italiano, posizionando il nuovo gruppo per una seconda fase di consolidamento, secondo quanto dichiarato dall'AD dell'istituto senese Luigi Lovaglio. In gioco c'è l'obiettivo del governo di unire Mps con Banco Bpm nel quadro di un piano, da tempo immaginato, di creazione di un terzo polo bancario italiano in grado di competere con i big Intesa Sanpaolo e UniCredit.
Banco BPM. Il governo italiano porrà condizioni per un'eventuale alleanza tra Banco Bpm e la filiale italiana della francese Credit Agricole, ha affermato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Stellantis, Recordati. Gli Stati Uniti hanno confermato che i dazi sulle auto europee sono al 15% con effetto retroattivo all'1 agosto e che i prodotti farmaceutici, così come gli aerei e i componenti per aerei, sono esenti.
Unicredit. La data del Cda per l'approvazione dei conti del terzo trimestre è stata anticipata al 21 ottobre dal 27.
MFE ha chiuso il primo semestre con un risultato operativo in calo a 105,6 milioni dai 136,3 milioni di un anno prima, mentre il risultato netto è cresciuto a 130,2 milioni da 104,7 milioni.
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