Una Wall Street debole attende la decisione della Fed

Se un taglio dei tassi appare sicuro per oggi, i dubbi si concentrano tutti per il 2026 con un nuovo allentamento monetario per gennaio che sembra allontanarsi.
Indice dei contenuti
Wall Street oggi
Vigilia di decisione sui tassi della Federal Reserve dominata dall’incertezza a Wall Street, con i dubbi che ci concentrano soprattutto per le mosse che saranno decise nel 2026.
Nell’attesa, i future sul Nasdaq peggiorano quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, cedendo un quarto di punto percentuale, mentre i contratti sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones scambiano di poco sotto la parità.
Debole l’indice del dollaro (99,10) e la coppia EUR/USD sale a 1,1641 (+0,10%), mentre il Bitcoin resiste intorno la soglia dei 92 mila dollari.
L’argento resta protagonista dopo aver toccato i suoi massimi storici e scambia sopra i 61 dollari l’oncia, con l’oro che non riesce a stare in scia e perde lo 0,30%, a 4.196 dollari l’oncia (prezzo spot).
Mezzo punto percentuale di guadagno per i prezzi del petrolio: greggio WTI a 58,57 dollari e Brent a 62,20 dollari al barile.
Oggi la Fed
Oggi è il gran giorno della decisione della Fed sui tassi di interesse e i future mostrano la fiducia degli operatori per una mossa di allentamento monetario, prevedendola all’89%. Per il 2026, però, ritengono improbabile una nuova mossa simile per la riunione di gennaio, prevedendo al 21% una riduzione del costo del denario.
Se l'attenzione dei mercati “si concentrerà sulla sintesi delle proiezioni economiche, sul numero di esponenti contrari al taglio di 25 punti base e sulla conferenza stampa del presidente Powell", spiega Chris Turner, responsabile globale dei mercati di Ing, “è invece a rischio un secondo taglio dei tassi d'interesse per il 2026, in un contesto di rivalutazione 'hawkish' della politica monetaria delle banche centrali globali questa settimana da parte degli investitori”.
Il grafico a punti per il 2026
Molto dipenderà da quante previsioni dei membri della Fed vedranno uno, due o nessun altro taglio il prossimo anno. Gli analisti sospettano inoltre che almeno due dei 12 votanti potrebbero dissentire da un allentamento, mettendo il presidente Jerome Powell in una posizione difficile.
“Il grafico a punti è il punto focale della mia attenzione. Il mercato prevede due tagli, mentre il grafico a punti di settembre ne prevedeva uno. Cosa sta succedendo? Stiamo per assistere a una ricalibrazione?", si chiede Fiona Cincotta, stratega di City Index. "Se il grafico a punti rimane invariato, penso che dovremo assistere a un repricing 'hawkish' del mercato, il che, a mio avviso, rischia di mettere in pericolo il 'rally di Babbo Natale'", ha aggiunto.
GameStop e le altre trimestrali
Intanto, alcune trimestrali oggi sono salite al centro dell’attenzione. GameStop perdeva il 6% nelle contrattazioni pre market USA dopo aver mancato le stime sui ricavi trimestrali. Nel terzo trimestre, i ricavi sono scesi a 821 milioni di dollari per il periodo, rispetto agli 860,3 milioni del terzo trimestre dello scorso anno. Secondo S&P Global Market Intelligence, gli analisti di Wall Street prevedevano un fatturato di 987 milioni di dollari.
Le azioni del produttore statunitense GE Vernova sono salite del 6% durante le contrattazioni pre-mercato dopo aver raddoppiato il dividendo.
Il settore tecnologico sarà sotto esame anche con la pubblicazione degli utili di Oracle, poiché Wall Street guarda sempre più all'azienda di cloud computing come proxy per il settore dell'intelligenza artificiale. Broadcom, Costco e Lululemon pubblicheranno i loro risultati domani.
Notizie societarie e pre market USA
GameStop (-6%): ricavo trimestrale pari a 821 milioni di dollari, meno delle aspettative medie degli analisti, che si aspettavano 987,28 milioni.
Braze (+15%): utile per azione rettificato per l'esercizio 26 di 42-43 centesimi, superiore al precedente intervallo di 41-42 centesimi.
Abivax (+19%): indiscrezioni stampa parlano di un potenziale interesse di acquisizione da parte di Eli Lilly.
GE Vernova (+7%): prevede per il 2026 ricavi compresi tra 41 e 42 miliardi di dollari, oltre le previsioni per il 2025 di 36 e 37 miliardi.
Raccomandazioni analisti
Netflix
Bernstein: buy e prezzo obiettivo confermato a 125 dollari.
Oracle
JP Morgan: neutral e target price sempre a 270 dollari.
Exxon Mobil
Goldman Sachs: neutral e prezzo obiettivo alzato da 123 a 124 dollari.
The Home Depot
Goldman Sachs: buy e target price aumentato da 406 a 413 dollari.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
