Unicredit, Morgan Stanley alza il target price


Diversi analisti hanno aumentato le loro previsioni sull’istituto di Piazza Gae Aulenti a seguito del 13° trimestre consecutivo in crescita per la banca milanese.


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Unicredit a Piazza Affari

Luci accese su Unicredit questa mattina, con diversi analisti che hanno migliorato il loro giudizio sul titolo a seguito del 13° trimestre consecutivo in crescita annunciato martedì scorso.

Le azioni della banca cedono lo 0,40% nella prima ora di contrattazioni, in un contesto indebolito dall’OPA ostile lanciata dai baschi di BBVA nei confronti dei catalani di Sabadell, e scambiano a 35,765 euro.

Il titolo della banca milanese è in rialzo del 45% da inizio anno (+51% tenendo conto del dividendo staccato in aprile) rispetto al +12% del FTSE MIB.

Analisti alzano il target price

Questa mattina Morgan Stanley ha alzato il target price da 37,70 a 40 euro sul titolo Unicredit, con giudizio confermato a Equal Weight, mentre Michael Christodoulou di Berenberg lo ha alzato da 38 a 44 euro, con raccomandazione ‘buy’.

Stessa scelta da parte degli analisti di UBS, con fair value incrementata da 45,5 a 48 euro, e aumento del 3-4% delle stime di eps, citando gli elementi positivi emersi dalla trimestrale.

Il consenso Bloomberg aggiornato registra 20 ‘buy’, 6 ‘hold’ e nessun ‘sell’, con un target price medio cresciuto a 41,30 euro da 32,90 euro di inizio anno.

L’analisi della trimestrale

Fra le prime reazioni dei broker alla trimestrale Unicredit, Equita Sim parla di risultati “significativamente superiori alle attese, principalmente per maggiori ricavi, minori accantonamenti per perdite su crediti e più bassi oneri sistemici”. Inoltre la guidance di utile 2024 “apre a una possibile revisione al rialzo nei prossimi mesi”, commentano gli analisti di Equita, che sul titolo confermano la raccomandazione ‘buy’ e un prezzo obiettivo a 38 euro.

UBS apprezza l’utile superiore del 30% rispetto alle sue stime: “la guidance 2025-2026 indica un upside rispetto alle nostre attese e a quelle del consenso in termini di utili e distribuzione”.

Infine Berenberg mette l’accento su un “altro forte trimestre per Unicredit, che ha battuto le attese su tutti i fronti, aumentando i suoi target di utile netto e distribuzione 2024”.

Previsioni sul settore bancario

Oltre a Unicredit sono molte le banche che hanno diffuso i loro risultati dei primi tre mesi del 2024, ultima in ordine di tempo Bper Banca.

Secondo Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, le trimestrali degli istituti italiani “sono state migliori delle attese, un risultato che ha portato ad una accelerazione del movimento rialzista del nostro settore bancario in Borsa. Unicredit ha evidenziato da inizio anno un rialzo del 45% e negli ultimi 12 mesi dell’88%, Intesa Sanpaolo un incremento del 32% year-to-date e del 47% rispetto all’8 maggio dello scorso anno”.

Se “è evidente che gli istituti di credito italiani continuino a beneficiare dei tassi di interesse su livelli alti della Banca centrale europea, che hanno aumentato notevolmente il margine d’interesse rispetto agli scorsi anni”, l’analisti ritiene “che le prospettive per le prossime settimane siano ancora positive”, mentre “nel secondo semestre, con l’avvio del taglio del costo del denaro da parte dell’istituto di Francoforte, la situazione potrebbe cambiare e i risultati delle banche italiane potrebbero evidenziare minori ricavi nelle loro attività core”.

Tuttavia, conclude Diodovich “il mercato sta stimando troppo ottimisticamente 3-4 tagli dei tassi da parte della BCE nel corso del 2024. Le nostre attese sono più conservatrici e ci aspettiamo solamente 2 riduzioni del costo del denaro nel corso dell’anno, un taglio nell’imminente riunione di giugno e uno nel meeting del Governing Council di settembre. Questa politica monetaria meno espansiva rispetto alle attese del mercato potrebbe favorire il settore bancario italiano che avrebbe ancora spazio per salire ulteriormente (con ritmi notevolmente minori rispetto a quelli evidenziati negli ultimi mesi)”.

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