UniCredit, Orcel punta su crescita interna: “niente nuove operazioni di M&A”

Mentre l’ad illustra le nuove strategia dopo il fallimento dell’operazione su Banco Bpm, arrivano nuovi attacchi da Commerzbank.
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UniCredit e la “lezione” Banco Bpm
“Abbiamo imparato la lezione”. Con queste parole il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, torna sulla scena dopo la pausa estiva riferendosi al fallimento dell’operazione su Banco Bpm.
La banca “ha provato a fare qualcosa in Italia” in termini di M&A, ma “non ha funzionato per ragioni esterne, per l’interferenza del governo”, spiegava il manager parlando alla 30esima Financials Ceo conference annuale di Bofa Securities.
L'Italia, ha proseguito, “per noi è un'ancora. L'Italia è in fase di crescita, non verremo tirati in una direzione o l'altra. Abbiamo un piano di crescita interna che abbiamo sospeso quando abbiamo lanciato l'offerta su Bpm. Ora l'abbiamo rivisto e daremo più dettagli nei prossimi trimestri”.
Il banchiere romano ha poi ricordato che per UniCredit sono tre i mercati in cui un'operazione di M&A comporterebbe “una trasformazione rilevante della nostra equity story”: Italia, Germania e Polonia. Ma in ogni caso “il management team di UniCredit fallirà se dipende dall'M&A per giustificare la sua esistenza”. Il gruppo quindi si concentra sul suo piano di crescita stand alone, pur essendo pronto a “cogliere le opportunità se ci saranno”. A questo punto, secondo Orcel la banca deve “accelerare senza M&A e sono fiducioso che ci riusciremo”.
Le dichiarazioni di Orcel “suggeriscono un approccio più attendista sull’M&A e un pieno focus sulla crescita organica”, sintetizzano da Equita che mantiene un target price di 69 euro sulle azioni UniCredit rispetto ai 63,91 euro di questa mattina.
L’affare Commerzbank
Riferendosi a Commerzbank, dove UniCredit è al 26% e punta a salire al 29% entro l’anno attraverso strumenti finanziari, Orcel ribadisce che “rispettiamo il governo tedesco”, in quanto “è uno stakeholder cruciale” che ha ancora il 12,11%, e “speriamo che nel tempo vedano la luce e che la veda anche Commerzbank”.
“Non abbiamo bisogno di fare un'operazione in Germania, ma questo non vuol dire che non possiamo creare molto valore facendola. Abbiamo il pieno controllo del nostro 29% fisico e sarà consolidato”, concludeva Orcel.
Intanto, però, da Commerzbank arrivava un nuovo attacco dalla Ceo, Bettina Orlopp, secondo la quale “una transazione con UniCredit “allo stato attuale non ha molto senso”.
“L'attuale situazione non è particolarmente utile ed è insoddisfacente perché avere un azionista vicino al 30%, che è allo stesso tempo un concorrente diretto nel nostro mercato domestico, richiede molta attenzione aggiuntiva per garantire che manteniamo la nostra posizione che la rafforziamo e che manteniamo il nostro piano strategico". Finché non ci sarà una proposta concreta sul tavolo che "UniCredit sia disposta a condividere con noi, continueremo a fare ciò che è più importante: creare valore per i nostri azionisti", ha concluso Orlopp.
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