Unicredit rimborsa i subordinati At1 e rassicura il mercato

Unicredit rimborsa i subordinati At1 e rassicura il mercato

Oltre a comunicare il rimborso integrale e in via anticipata degli At1 dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte della Banca centrale europea, la banca milanese ribadisce di avere livelli patrimoniali elevati e che non avrà bisogno di emettere altri titoli della stessa tipologia nel prossimo futuro.

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Unicredit di slancio

Titolo Unicredit a caccia del recupero grazie alla notizia del rimborso anticipato degli At1, dopo tre sedute consecutive chiuse in rosso a Piazza Affari.

Oggi le azioni della banca di Piazza Gae Aulenti guadagnano oltre il 2% dopo circa due ore di contrattazioni e tornano ai 18,41 euro abbandonati lunedì scorso.

Nonostante lo stop di questa settimana, il trend dell’istituto guidato da Andrea Orcel mantiene il suo andamento positivo nel 2023, con una crescita di oltre il 35% e addirittura del 108% negli ultimi 12 mesi.

Il rimborso

Questa mattina Unicredit annunciava il rimborso integrale in via anticipata degli At1 emessi nel 2017 per 1,25 miliardi di euro in data 3 giugno, decisione presa dopo l’approvazione ottenuta dalla Banca centrale europea.

Il rimborso dei titoli avverrà alla pari insieme agli interessi maturati e non corrisposti, mentre gli interessi cesseranno di maturare alla stessa data di rimborso anticipato.

I titoli saranno dedotti dai fondi propri a partire dalla data di oggi, ovvero con effetto nel secondo trimestre del 2023.

Rassicurazioni

Nella nota pubblicata sul sito aziendale, Unicredit approfittava per ribadire di avere “elevati livelli patrimoniali e una generazione organica di capitale da leader nel settore, con un fully loaded CET1 MDA buffer, a fine 2022, di 554 punti base, pro-forma sia per il piano 2022, già approvato, di riacquisto di azioni proprie per 3,34 miliardi di euro, sia per l'impatto del rimborso anticipato dei titoli”.

Il gruppo, aggiunge la nota, ha un funding “ben diversificato sia per fonti di finanziamento che per aree geografiche”.

Pertanto, la banca ha un bisogno limitato di funding TLAC/MREL per la parte rimanente dell'anno e soprattutto non ha nessuna necessità di emettere strumenti At1 nel prossimo futuro.

La view degli analisti

Gli analisti di WebSim Intermonte ricordano “che il rimborso anticipato eviterà che il tasso di rendimento del titolo perpetuo salga, tramite step up, dal 6,6% di emissione al tasso variabile swap 5 anni più uno spread di 638 punti base”.

Inoltre, questi esperti evidenziano che “il CET1 MDA buffer scenderà da 580bps di fine anno a 554bps, pur tenendo conto sia del buyback da 3,34 miliardi di euro già avviato.

Alla luce di questa situazione, da WebSim Intermonte confermano comunque la raccomandazione di ‘interessante' con l’indicazione di un target di prezzo a 23,5 euro.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: UCG.MI
Isin: IT0005239360
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