Unicredit rispetta “ampiamente” i criteri BCE sul capitale

Unicredit rispetta “ampiamente” i criteri BCE sul capitale

Anche la banca di Piazza Gae Aulenti si aggiunge alla lunga lista di banche italiane in linea con quanto richiesto dall’istituto centrale europeo, mentre porta al 3,14% la percentuale di capitale proprio detenuto.

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I coefficienti Unicredit

Unicredit raggiunge le altre banche italiane che rispettano i requisiti patrimoniali prudenziali da rispettare per il 2024 richiesti dalla Banca centrale europea a conclusione del processo di revisione e valutazione prudenziale (Srep).

La BCE ha stabilito per la banca milanese un CET1 ratio minimo al 10,3% dal primo gennaio 2024, all’11,90% per il Tier 1 ratio e al 14,40% per il Total Capital ratio, tutti criteri rispettati visti gli attuali livelli di Piazza Gae Aulenti:

  • 17,19% CET 1 ratio (fully loaded)
  • 17,50% CET 1 ratio (transitorio)
  • 19,17% Rapporto Tier 1 (transitorio)
  • 22,24% Total Capital ratio (transitorio)

I coefficienti di capitale sopra riportati, specifica la nota, includono il Combined Buffer Requirement, da soddisfarsi con strumenti di capitale primario CET1, composto da: 2,50% di Capital Conservation Buffer (CCB), 1,50% di O-SII buffer, 0,37% di Countercyclical Capital Buffer (CCyB) e 0,03% di Systemic Risk Capital buffer (SyRB).

Resta invariato il requisito patrimoniale Pillar 2 a 200 punti base.

UniCredit, dunque, rispetta “ampiamente” i requisiti di capitale fissati dalla BCE, sottolineano da WebSim Intermonte, che sul titolo Unicredit mantengono il loro giudizio ‘neutrale’, con target price di 27,1 euro rispetto ai 25,56 euro di questa mattina (+0,80%).

Le altre banche italiane

La lista delle banche italiane che rispetta i requisiti BCE, dunque, si allunga con l’istituto milanese, indicando un panorama positivo per il settore.

Di seguito una tabella riassuntiva con i requisiti minimi complessivi in termini di Common Equity Tier 1, il confronto con i target fissati per il 2023 e il livello raggiunto a fine settembre.

  • Intesa Sanpaolo: 9,32% - 8,88% - 13,6%
  • Unicredit: 10,03% - 9,20% - 17,19%
  • Bper Banca: 8,54% - 8,47%(*) - 14,9%
  • Finecobank: 8,19% - 7,98% - 24,7%
  • Banca Monte dei Paschi: 8,56% - 8,80% - 16,7%
  • Credem: 7,60% - 7,56% - 14,8%
  • Pop Sondrio: 8,57% - 8,50% - 16,3%
  • Mediobanca: 8,15% - 7,95% - 15,5%
  • Banco BPM: 9,07% - 8,70% - 14,33%

(*) Dato comunicato ad agosto 2022 dopo acquisizione Carige

Il programma di buyback

Unicredit ha comunicato questa mattina l’aggiornamento relativo al programma di acquisto di azioni ordinarie proprie annunciato al mercato lo scorso 30 ottobre 2023 e avviato alla stessa data, così come autorizzato dall’assemblea degli azionisti della società tenutasi il 27 ottobre 2023.

Alla data dell'8 dicembre 2023, a partire dall'avvio della prima tranche del programma di buyback 2023, UniCredit ha acquistato un totale di 42.037.149 azioni per un controvalore complessivo pari a 1.022.580.349,95 euro.

Alla medesima data, aggiungono dalla banca milanese, a seguito dell'annullamento delle azioni proprie avvenuto in data 12 settembre 2023, l’istituto detiene 56.096.814 azioni proprie pari al 3,14% del capitale sociale.

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Codice: UCG.MI
Isin: IT0005239360
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