Unicredit si accende sulle prospettive dello scudo anti-spread
La riunione straordinaria della Banca centrale europea lascia presagire novità, attirando acquisti sui mercati e in particolare sul settore finanziario.
Banche in rally
È bastato ‘fiutare’ l’ipotesi di uno scudo anti-spread e il settore finanziario scatta subito in rally, con Unicredit in prima fila.
La notizia della riunione della Banca centrale europea convocata per oggi alle ore 11, infatti, attira ottimismo sulle banche, protagoniste di un recupero dopo i cali delle scorse sedute.
Torna in territorio positivo il Ftse Mib, in crescita del 2,80%, con l’indice bancario di Piazza Affari in grande evidenza, visto il balzo odierno superiore al 4%.
Nel principale indice di Piazza Affari troviamo tra le migliori Unicredit, in rally del 4% dopo che in apertura aveva faticato ad entrare in contrattazione vista l’enorme quantità di acquisti.
Tra le altre banche, Fineco spicca con il suo +7%, seguita da Intesa Sanpaolo e Banco BPM che aggiungono il 5%.
Fiutato lo scudo BCE
La convocazione della riunione straordinaria del Consiglio direttivo diffondeva ottimismo alla luce dell’ordine del giorno fissato dall’istituto centrale, ovvero “discutere le attuali condizioni di mercato”, lasciando aperte le porte ad un nuovo strumento finalizzato ad affrontare l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato dei paesi più indebitati dell’Eurozona, tra cui c’è proprio l’Italia.
“Il mercato fiuta chiaramente lo scudo anti spread”, sintetizza un operatore, dopo che gli investitori “erano rimasti delusi dall'assenza di dettagli” su questa misura “nella riunione della scorsa settimana e di conseguenza hanno assediato il Btp e altri titoli della periferia” dell'Eurozona, che ora “rimbalzano con la possibilità che stia arrivando la cavalleria”.
Unicredit focalizzata sulla Russia
Nel frattempo, diversi articoli riportano le parole del Ceo di Unicredit, Andrea Orcel, il quale spiegava come l’esposizione in Russia della banca milanese sia stata ridotta e gestita in modo “razionale”, anche se “un’eventuale svalutazione delle attività non sarebbe corretta”.
Inoltre, Il Sole 24 Ore scrive dell’approvazione della fusione per incorporazione di Unicredit Services, mentre l’istituto ha comunicato la finalizzazione di una cartolarizzazione con l’utilizzo dello schema GACS per un portafoglio di 1,1 miliardi di valore contabile lordo (GBV).
Da WebSim ricordano come “più volte l’attuale CEO abbia comunicato come la banca stia analizzando le diverse opportunità, mentre per quanto riguarda l’incorporazione di Unicredit Services, pensiamo che tale operazione sia in linea con gli obiettivi di digitalizzazione presentati durante il CMD”.
“Secondo i nostri calcoli”, aggiungono dalla sim, “la cessione di 1,1 miliardi di NPL dovrebbe consentire al Gruppo di ridurre il Gross NPE ratio in area 3,4% dal 3,7% del trimestre 2022”.
Da WebSim confermano su Unicredit la raccomandazione ‘neutrale’, con target price a 12,50 euro a fronte di una valutazione odierna di 10,18 euro.
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