Usa, aumentano le coperture contro il rischio default sui junk bond

04/04/2025 09:00
Usa, aumentano le coperture contro il rischio default sui junk bond

Junk bond sotto pressione

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I timori di una recessione negli Stati Uniti stanno facendo esplodere la domanda di strumenti a copertura del rischio di default dei junk bond (obbligazioni spazzatura). Un esempio significativo è quello di un investitore che ha speso 3,6 milioni di dollari per acquistare opzioni put spread sull’iShares iBoxx High Yield Corporate Bond ETF, uno strumento che consente di coprirsi dal rischio che i debitori non paghino le loro obbligazioni.

Steve Sosnick, Chief Strategist di Interactive Brokers, ha spiegato che l’uso di questa strategia rappresenta “il modo più semplice” per proteggersi dalle potenziali perdite derivanti dal deterioramento del mercato delle obbligazioni ad alto rendimento.

Una put spread – più precisamente una bear put spread – è una strategia che viene utilizzata quando un investitore si aspetta un moderato ribasso del prezzo di un’azione (o di un altro strumento finanziario). Si tratta di una combinazione di due opzioni put con la stessa scadenza, ma con prezzi d’esercizio diversi.

In pratica, l’investitore acquista una put con uno strike price più alto (quindi più costosa) e, contemporaneamente, vende una put con uno strike più basso (meno costosa). Questo consente di ridurre il costo complessivo dell’operazione rispetto al semplice acquisto di una sola put. Ovviamente, c'è un compromesso: anche il potenziale profitto viene limitato, perché in caso di forte ribasso il guadagno si ferma allo strike della put venduta.

La massima perdita è nota fin dall’inizio e corrisponde al costo netto della strategia, mentre il massimo guadagno si realizza se, alla scadenza, il prezzo del titolo scende sotto lo strike più basso.

Questa strategia è molto usata da chi vuole scommettere su un calo contenuto del titolo, ma con un rischio definito e controllato.

Put contro Call, chi vince?

Il grafico mostra l'andamento della volatilità implicita a 1 mese (in blu) e dello skew put/call a 25-delta (in rosa) sull'ETF HYG (che traccia il mercato delle obbligazioni high yield statunitensi) nel corso dell’ultimo anno.

Immagine contenuto

Entrambi gli indicatori si trovano ai massimi della fascia di oscillazione annuale, suggerendo una crescente preoccupazione del mercato per un possibile deterioramento del contesto creditizio.

  • La volatilità implicita è recentemente aumentata in modo significativo, segnalando una maggiore incertezza da parte degli investitori sulle prospettive future dell’HYG.
  • Allo stesso tempo, il put/call skew è salito ai massimi, indicando una forte domanda di opzioni put rispetto alle call. Le put sono strumenti tipicamente usate come copertura contro i ribassi del mercato, l'aumento della domanda fa salire il prezzo di queste opzioni rispetto alle call, incrementando il rapporto put/call.

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