Vendite a Wall Street dopo il warning sulle valutazioni elevati dell’azionario

Alcuni manager di Wall Street avvisano su una possibile correzione a doppia cifra nonostante le trimestrali forte delle società quotate a New York e oggi i mercati hanno reagito negativamente a queste previsioni.
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Wall Street oggi
Scattano le vendite alla Borsa di New York dopo l’allerta lanciata da alcuni manager di Wall Street sulle elevate quotazioni azionarie che potrebbero portare ad una correzione nei prossimi mesi.
A farne le spese sono soprattutto i future sul Nasdaq (-1,20%), indeboliti anche dal calo di Palantir, seguiti in scia dai contratti sullo S&P500 (-0,90%) e da quelli sul Dow Jones (-0,50%).
L’indice del dollaro torna a quota 100 e il cross EUR/USD scende a 1,1483, mentre il Bitcoin cede oltre il 3%, a 104 mila dollari.
I prezzi dell’oro calano leggermente ma restano vicini ai 4 mila dollari l’oncia e l’argento cede l’1,20% a 47,7845 dollari (prezzo spot).
In discesa anche il petrolio: Brent a 64,10 dollari (-1,20%) e greggio WTI a 60,20 dollari (-1,40%).
Si avvicina una correzione?
Gli amministratori delegati di Goldman Sachs e Morgan Stanley, in un summit sugli investimenti a Hong Kong, hanno lanciato l'allarme per una correzione del mercato azionario di oltre il 10% nei prossimi due anni.
"Si è parlato molto del fatto che il mercato sia ipercomprato e che ci siano molti prodotti sopravvalutati, concentrati nel settore tecnologico", sintetizza David Morrison, analista di mercato senior di Trade Nation.
La loro cautela è dovuta al crescente malcontento degli investitori nei confronti dei prezzi delle azioni dopo che l'indice S&P 500 è balzato di oltre il 35% dai minimi di aprile, alimentato da un solido rally delle megacap tecnologiche legato al boom dell'intelligenza artificiale.
Gli utili aziendali sono solidi, ma "la sfida sono le valutazioni", ha affermato Mike Gitlin, presidente e amministratore delegato della società di gestione degli investimenti Capital Group, durante un summit finanziario dell'Autorità Monetaria di Hong Kong.
In questo contesto, le azioni Palantir Technologies sono scese del 6,6% nelle contrattazioni pre-mercato, nonostante la società di analisi dati prevedesse ricavi per il quarto trimestre superiori alle stime degli analisti. Il titolo è balzato di quasi il 400% nell'ultimo anno e del 150% negli ultimi 12 mesi, chiudendo ieri a un record di 207,18 dollari. Venerdì la società aveva un rapporto prezzo/fatturato di 85, il più alto dell'indice S&P 500.
"Su Palantir, si è assistito a un notevole 'sell-on-the-news', in particolare per i titoli che avevano sovraperformato prima della pubblicazione degli utili", spiega Karen Georges, gestore di fondi presso Ecofi Investiments a Parigi. "Quando si hanno valutazioni elevate, non sorprende affatto assistere a un brusco andamento dei prezzi di mercato", avvisa Georges.
Gli investitori “sembrano aver bisogno di nuovi segnali per ripristinare la fiducia nel mercato rialzista, che ha iniziato a rallentare la scorsa settimana”, scrivono gli analisti di Bloomberg. “In effetti, temono che la leadership di mercato sia concentrata. Anche una piccola oscillazione nella crescita delle mega-cap o un inaspettato vento contrario macroeconomico possono innescare ribassi sproporzionati”, aggiungono.
Dati macro e Fed
Con l’attuale shutdown delle attività governative negli Stati Uniti che probabilmente diventerà il più lungo di sempre, i membri della Fed sono rimasti al buio, senza dati su cui fare affidamento, pertanto i dati ADP National Employment di domani assumeranno una fondamentale importanza come indicatore del mercato del lavoro.
Le recenti dichiarazioni dei funzionari della Fed hanno evidenziato posizioni diverse all’interno del consiglio. Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha dichiarato di essere indeciso se tagliare i tassi a dicembre, vista un'inflazione ancora ben al di sopra dell'obiettivo della banca centrale, mentre il membro del FMOC, Stephen Miran, ha definito l'attuale politica monetaria troppo restrittiva.
Secondo lo strumento FedWatch di CME Group, gli operatori stanno ora scontando una probabilità del 70% di un taglio dei tassi di 25 punti base a dicembre, inferiore al 90% della settimana precedente.
"Con i dati statunitensi in calo e i funzionari della Fed che mantengono vive le diverse possibilità per la politica monetaria della Fed, gli investitori stanno rivalutando il posizionamento piuttosto che inseguire il rischio", secondo Billy Leung, stratega degli investimenti presso Global X Management.
Notizie societarie e pre market USA
Tesla (-2%): il fondo sovrano norvegese, detentore di una quota della società pari al'1,12% e del valore di 17 miliardi di dollari, voterà contro il pacchetto retributivo da 1.000 miliardi di dollari proposto da Elon Musk.
Palantir (-6%): prevede un fatturato del quarto trimestre superiore alle stime degli analisti, trainato dalla rapida adozione dell'intelligenza artificiale che sta incrementando la domanda per i suoi servizi di analisi dei dati.
Uber (-2%): prevede un Ebitda rettificato per il trimestre in corso compreso tra 2,41 e 2,51 miliardi di dollari, leggermente inferiore alle aspettative di 2,48 miliardi.
Marriott International (+0,50%): utile rettificato di 2,47 dollari per azione nel periodo, oltre i 2,26 dollari per azione dell'anno precedente.
Harley-Davidson (+2%): utile trimestrale salito a 377 milioni di dollari, o 3,10 dollari per azione, da 119 milioni, o 91 centesimi per azione, dell'anno precedente.
Merck (+0,40%): ha annunciato la stipula di un accordo per ricevere fondi gestiti da Blackstone Life Sciences per 700 milioni di dollari per sviluppare una terapia antitumorale sperimentale.
Pfizer (+1%): su base rettificata, ha guadagnato 87 centesimi per azione nel trimestre in esame, superando così
Apollo Global Management (+3%): utile netto rettificato nel terzo trimestre per 1,36 miliardi di dollari, pari a 2,17 dollari per azione, superiore alle attese medie degli analisti di 1,22 miliardi, o 1,91 dollari per azione (dati LSEG).
Sarepta (-36%): uno studio su due sue terapie geniche mirate per una malattia che provoca perdita di massa muscolare ha mancato un obiettivo chiave, aggravando i timori sulla pipeline di trattamenti dell'azienda.
Archer-Daniels-Midland (-8%): prevede un utile rettificato di 3,25-3,50 dollari per azione per il 2025, in calo rispetto alla precedente previsione di circa 4 dollari.
Marathon Petroleum (-7%): su base rettificata, ha registrato un utile di 3,01 dollari per azione per i tre mesi conclusi il 30 settembre, inferiore alla stima media degli analisti di 3,15 dollari per azione (dati LSEG).
Raccomandazioni analisti
Apple
UBS: neutral e prezzo obiettivo confermato a 280 dollari.
DZ Bank: da neutral a Buy.
Microsoft
RBC: buy e target price sempre a 640 dollari.
Amazon
Wedbush: buy e prezzo obiettivo alzato da 330 a 340 dollari.
Micron
GF Securities: buy e target price incrementato da 194 a 311 dollari.
Biotech
Jefferies: buy e prezzo obiettivo ribadito a 151 dollari.
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