Vento in poppa per l’economia
Il numero dei Paesi coinvolti nella ricerca e nello sviluppo dei vaccini per il Covid-19 è, di giorno in giorno, in costante crescita. In un contesto di sempre minore cooperazione internazionale almeno in apparenza, ciò dimostra che è ancora possibile perseguire un obiettivo comune su scala globale.
L'attenuazione dei rischi gonfia le vele dei mercati finanziari…
Concluse le elezioni USA senza particolari intoppi, possiamo ormai archiviare un rischio che aveva pesato sui mercati finanziari negli ultimi mesi. Il Presidente eletto Joe Biden ha ribadito il suo sostegno al secondo pacchetto di incentivi da 2.200 miliardi di dollari USA sul tavolo e ha annunciato un ulteriore piano di ripresa da 7.000 miliardi che rappresenta una buona notizia per i mercati. L’unico neo è che gli investitori dovranno probabilmente aspettare il prossimo anno prima che arrivino davvero queste misure di incentivo. Non si è invece attenuato l'onnipresente rischio rappresentato dal Covid-19 data l’impennata dei contagi a livello globale. I timori di lockdown più severi a breve termine non hanno tuttavia inciso particolarmente sui mercati sulla scia della notizia che potrebbero essere quasi pronti promettenti vaccini sperimentali ad alta efficacia. A seconda di quando arriveranno le approvazioni finali delle autorità, la distribuzione dei vaccini potrebbe iniziare prima della fine dell'anno. Il danno economico dei lockdown in corso viene quindi ritenuto un effetto temporaneo di natura straordinaria
… così come l’allentamento delle tensioni geopolitiche e il sostegno delle banche centrali
L'amministrazione Biden sarà probabilmente un partner più conciliante nelle trattative commerciali. La Cina, da parte sua, ha siglato un massiccio accordo multilaterale con la sottoscrizione di un accordo di libero scambio con 14 Paesi della regione Asia-Pacifico. Il Partenariato economico globale regionale è il più grande blocco commerciale al mondo e copre quasi un terzo della popolazione mondiale. Mentre le guerre continuano a infuriare in tutto il mondo, quella più vicina all'Europa è stata disinnescata grazie al cessate il fuoco tra Armenia e Azerbaigian mediato da Turchia e Russia. Tali sviluppi, combinati al sostegno delle banche centrali, dovrebbero dare in futuro ulteriore impulso ai mercati. Il mese scorso la Bank of England ha sorpreso i mercati con il lancio di un nuovo pacchetto di incentivi economici del valore di 150 miliardi di sterline (170 miliardi di euro). La Banca Centrale Europea ne ha rapidamente seguito l'esempio, facendo capire che un ulteriore sostegno è in arrivo prima di Natale.
A fronte di ciò Vontobel continua a privilegiare le azioni rispetto alle obbligazioni. Si apprezzano ancora i titoli azionari dei mercati emergenti vista la migliore gestione della pandemia di Covid-19 da parte della regione. Ciò vale in particolare per l'Asia che rappresenta i due terzi degli indici dei mercati emergenti. Si consiglia ancora una posizione di sottopeso sulle obbligazioni con un'unica eccezione: il debito dei mercati emergenti. In questo caso Vontobel ha assunto una posizione di sovrappeso dati i rendimenti relativamente interessanti e i vantaggi della diversificazione derivanti da tali obbligazioni. Per quanto riguarda l’oro, visto il limitato margine di rialzo del prezzo, Vontobel ha deciso di tagliare la posizione di sovrappeso. Tuttavia, si apprezzano ancora la capacità di fungere da ammortizzatore in caso di eventi imprevisti e di strumento di copertura rispetto a svalutazioni valutarie.
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