Verbund, un gioiello nel caos dell’energia

La società austriaca, posseduta al 51% dal governo di Vienna, resiste bene alla bufera che attraversa il mondo dell’energia. La sua forza sono le 129 centrali idroelettriche che realizzano circa i due terzi dell’energia prodotta dal gruppo. Negli ultimi anni Eps e quotazioni in costante crescita
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Dall’inizio dell’anno il titolo è sceso del 18%.
Dopo una drastica caduta del 33% negli ultimi due mesi, gli investitori si interrogano sul futuro di Verbund, il principale produttore di energia elettrica in Austria. Verbund, come altre utility, ha visto la sua pianificazione finanziaria messa in discussione a causa del rialzo del gas. Ma mentre altri produttori, come le italiane Enel e A2A, o la tedesca E.On, accusano ribassi dall’inizio dell’anno del 30-40%, il gruppo austriaco dal primo gennaio a oggi è sceso soltanto del 18%.
La forza di Verbund sono le sue 129 centrali idroelettriche che realizzano circa i due terzi dell’energia prodotta dal gruppo. A queste si affiancano 153 parchi eolici e quattro parchi fotovoltaici. Gli impianti termoelettrici, quelli che bruciano gas, sono soltanto due.
Premiati gli investitori di medio/lungo termine.
Con una simile struttura produttiva Verbund, la società con la maggiore capitalizzazione alla Borsa di Vienna (27,5 miliardi di euro), è l’utility europea che può meglio affrontare lo sconquasso del mercato dell’energia causato dalla guerra in Ucraina e dal ricatto di Putin verso i Paesi che sostengono Kiev.
Grazie alla ricchezza dell’idroelettrico, la forma più pulita e più conveniente per produrre elettricità, gli azionisti di lungo periodo di Verbund non possono che dirsi soddisfatti. Negli ultimi cinque anni l’azione Verbund è salita del 282%, e se si tiene conto dei dividend distribuiti il Total shareholder return in cinque anni è del 307%.
Il consensus degli analisti prevede che Verbund chiuda il 2022 con ricavi per 6,1 miliardi di euro e un utile netto di 1,8 miliardi, dati destinati a crescere nel 2023 rispettivamente a 6,6 miliardi (+8,2%) e a 2,4 miliardi (+33%).
Analisti prudenti.
Come si comporterà l’azione in futuro? Gli analisti sono prudenti: su 10 esperti che coprono il titolo solo uno raccomanda di comprare le azioni e sette hanno una raccomandazione neutrale. La media dei target price indica 96 euro, un obiettivo di prezzo più alto del 21% rispetto al prezzo di oggi (79,75 euro). Ricordiamo che due mesi fa, il 25 agosto, Verbund aveva segnato un massimo di 115 euro.
Un dato significativo da sottolineare è la corrispondenza costante negli anni fra la crescita dell’utile per azione (Eps) e l’andamento delle quotazioni di Borsa. Negli ultimi cinque anni l’Eps di Verbund è cresciuto a un tasso medio annuo del 26% e l’azione è salita a un tasso medio annuo del 31%.
Quindi, se il prezzo delle azioni continuerà a reagire all’utile per azione, gli investitori dovrebbero sentirsi rassicurati, con un Eps che nei prossimi tre anni passerà da 5,10 euro a 6,55 euro. L'immagine qui sotto, tratta dal sito SimplyWall.st, mostra l'andamento dell’Eps di Verbund negli ultimi due anni e la previsione di come si muoverà nei prossimi due anni.
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