Vigilia di dividendi per 9 società: ecco chi paga di più


Lunedì 20 giugno sarà il turno di sette società del Ftse Mib, con Poste Italiane la più ‘generosa’, e gli analisti si attendono una diminuzione anomala delle quotazioni dei titoli.


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Il dividend day

Nuova pioggia di dividendi a Piazza Affari nella prossima seduta di lunedì 20 giugno 2022, dopo il ‘dividend day’ dello scorso 23 maggio quando circa 60 società quotate a Milano furono protagoniste dello stacco della cedola.

Anche se questa volta il numero è nettamente minore, la giornata si preannuncia importante in quanto verranno coinvolte sette società del Ftse Mib, oltre a due mid cap, un titolo dello Star, un'azione dell'Euronext Milan e di due dell'Euronext Growth Milan, mentre il pagamento avverrà due giorni dopo, mercoledì 22 giugno.

Tra gli aspetti più interessanti, da notare che su sette dividendi in stacco, ben tre sono saldi, a cui si aggiunge il dividendo trimestrale di STM. Pertanto, in quattro casi su sette sarà staccata una parte della cedola.

L’analisi di WebSim

Da WebSim sottolineano che “chi ha puntato sulle esposizioni a società con elevato dividendo nella prima parte del 2022 ha potuto contare su performance resilienti, talvolta anche positive, generando reddito”.

A dimostrazione, dalla sim evidenziano come “dal primo gennaio ad oggi l'indice MSCI High Dividend Yield abbia perso il 2,6%, mentre l'indice Stoxx 600 Technology ha ceduto il 35%”.“Questo approccio ‘difensivo’ potrebbe essere ancora valido nel prossimo futuro, in presenza di tassi in rialzo, frenata in borsa delle società high tech, tensioni geopolitiche”, aggiungono. 

“Ricordiamo che occorre possedere l'azione nel giorno in cui stacca per poter passare all'incasso”: la data ‘ex dividendo’ è il giorno dal quale la quotazione del titolo avviene ex dividendo, ovvero acquistando il titolo non si ha diritto alla riscossione del dividendo.

“Solitamente in questa data la quotazione del titolo subisce una diminuzione anomala dovuta allo scorporo del valore del dividendo”, avvisano da WebSim.

I rendimenti delle blue chips

Tra le società del Ftse Mib, tre staccheranno il saldo del dividendo 2022, una la prima tranche e le altre tre la cedola ordinaria.

Terna aveva versato ai suoi azionisti l’acconto di 0,0982 euro a novembre scorso e lunedì è previsto il saldo del 2022, pari a 0,1929. La sua cedola complessiva è dello 0,2911 euro, in crescita dell’8,01% rispetto a quella del 2021 (0,2695 euro).

Saldo per Snam, utility che completerà lo stacco corrispondente complessivamente a 0,262 euro, in crescita di oltre il 5% rispetto a quello del 2021, a seguito dell’acconto di 0,1048 dello scorso gennaio. Lunedì verrà riconosciuto 0,1572 euro, rappresentando un rendimento del 3% rispetto ai prezzi attuali.

La migliore cedola è quella di Poste Italiane, il cui dividendo totale sull’esercizio 2021 è pari a 0,59 euro, con 0,185 già staccati lo scorso novembre a titolo di acconto. Dunque, manca ancora il saldo di 0,405 euro, rendimento del 4,5% rispetto ai valori di questo momento.

Prima tranche per STM, società che tradizionalmente diluisce la cedola in quattro appuntamenti all’anno. Tra tre giorni verrà pagato 0,06 dollari, corrispondente a circa 0,0577 euro, con un rendimento dello 0,18%.

Ritorno al dividendo per Leonardo dopo un anno di pausa, con 0,14 euro e un valore che implica un rendimento dell’1,44%.

Non cambia la cedola per Exor, pari a 0,43 euro e un guadagno dello 0,72%, mentre Hera staccherà nel 2022 0,12 euro rispetto a 0,11 del 2021.

Fuori dal principale indice di Piazza Affari, lunedì sarà il turno delle MidCap OVS (0,04 euro) e Acea (0,85 euro), oltre a Carel Industries del segmento Star (0,15 euro).

Completano il quadro ACSM-AGAM (0,095 euro), Leone Film Group (0,14) e Masi Agricola (0,08 euro), mentre il prossimo appuntamento è fissato per il 18 luglio con Enel (0,19 euro) e Iren (0,105 euro).

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