VMware e Broadcom: possibile 10% di guadagno da arbitraggio
Broadcom intende concludere l'acquisizione di VMware il prima possibile, e il 15 novembre ha richiesto all'Antitrust Europeo una procedura più veloce per il via libera.
Il 26 maggio Broadcom ha lanciato la sua offerta per l’acquisizione di VMware, valutando la società 61 miliardi di dollari: 142,5 in contanti per ogni azione VMware oppure 0,252 azioni Broadcom per ogni azione.
Viene applicato il principio del ”proration”: gli azionisti di VMware riceveranno 50% in contanti e 50% in azioni Broadcom. Ai prezzi attuali di Broadcom ciò vuol dire valutare VMware $129,8 per azione rispetto al prezzo di chiusura di venerdi' di $116,56 ossia una differenza del 10,6%.
Il 15 novembre, Broadcom ha richiesto all'Antitrust Europeo una procedura più veloce per avere l'approvazione dell'acquisizione.
Crediamo che l'operazione verrà conclusa, in quanto è difficile sostenere che vada ad intaccare il quadro competitivo di riferimento in modo negativo: ad esempio Broadcom può sostenere che dal punto di vista tecnologico in alcune aeree VMware compete con Amazon, Google e Microsoft.
Valutiamo l'operazione in modo positivo, in linea con la strategia di Broadcom di aggiungere sempre più software critico nel suo business e concordiamo con le significative sinergie ed il notevole potenziale di creazione di valore delineati dal management di Broadcom.
Riteniamo inoltre che le due società siano sottovalutate agli attuali prezzi anche "standalone" (separatamente).
Valutazione
A questi livelli Broadcom tratta a 13,7 volte gli utili ottobre 2022 (fine anno fiscale), 12,6 su quelli attesi a ottobre 2023, 3,2% dividend yield, oltre 7% free cash flow yield, con in esecuzione un piano di riacquisto di azioni proprie, annunciato a maggio, da $10 miliardi (quasi il 5% della capitalizzazione di mercato). Gli ultimi risultati sono stati decisamente buoni e sopra il consensus, con ricavi in crescita del 24,8% su base annua; guidance per trimestre in corso buona, anch'essa sopra consensus.
A questi livelli VMware tratta a 17,7 volte utili attesi 2022, 15,8 su 2023, 8% Free Cash Flow Yield.
Il business di VMware
Ricordiamo la particolarità della tecnologia di VMware per meglio comprendere anche la logica di integrazione nel business di Broadcom. VMware è uno dei cosiddetti "software di infrastruttura" che svolge una funzione particolare nel sistema IT delle aziende.
VMware è una società software che produce programmi usati nei data center per creare macchine virtuali, computer con potenze di calcolo e caratteristiche diverse all’interno di una sola unità molto potente.
L’idea è di replicare l’infrastruttura fisica (metallo hardware) nel virtuale: si acquista un computer fisico potente e con i prodotti VMware se ne “ottengono” 10 virtuali, ognuno con 1/10 delle prestazioni del computer fisico oppure si bilanciano a seconda delle necessità e del loro utilizzo. I prodotti di virtualizzazione di infrastruttura sono principalmente per cloud privato. La società ha anche un accordo strategico con Amazon Cloud.
Possiamo riassumere in 4 punti i vantaggi più significativi portati dalla “virtualizzazione”:
- Maggiore affidabilità del sistema: ad esempio problemi che potrebbero compromettere il funzionamento di una singola macchina virtuale, non influenzano la stabilità delle altre.
- Contenimento del numero dei server. A causa dell’aumento dei servizi da fornire, il numero dei server in uso nelle realtà aziendali è cresciuto in modo notevole. Attraverso la virtualizzazione si possono eseguire più macchine virtuali nella stessa macchina fisica, riducendo in modo drastico il numero dei server necessari e la loro manutenzione.
- Riduzione dei costi: Il consolidamento ad un numero inferiore di server determina, a sua volta, un beneficio, poiché permette una notevole riduzione dei costi legati all’energia utilizzata per alimentare i server e per mantenere la temperatura ambientale adatta alle sale server. In più, si riducono i costi di acquisto e i canoni di manutenzione dei server fisici.
- Riduzione dei tempi di indisponibilità in caso di guasto.
- Un ulteriore vantaggio si rivela nel caso di “disaster recovery”. L’intero sistema operativo guest può infatti essere facilmente salvato e ripristinato, riducendo notevolmente i tempi di indisponibilità in caso di guasto. Se è presente una infrastruttura di server fisici con delle caratteristiche hardware tra loro compatibili e questi server condividono un’area dati (storage) sulla quale risiedono le macchine virtuali, è possibile spostare l’esecuzione di una macchina virtuale su un altro host in caso di failure. Alcuni sistemi prevedono lo spostamento automatico delle macchine virtuali tra i vari host in funzione del carico.
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