Wall Street ancora in verde dopo i dati sull’inflazione

Wall Street ancora in verde dopo i dati sull’inflazione

Ieri i dati sui prezzi confermavano la tendenza alla riduzione dell’inflazione negli USA sostenendo gli indici della borsa statunitensi e oggi New York sembra destinata ad una nuova apertura positiva.

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Wall Street in verde

Ancora ‘bullish’ il tono a Wall Street dopo l’ulteriore rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti comunicato oggi dopo che i dati di ieri aumentavano le aspettative di una prossima pausa nel rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve.

Ieri il Nasdaq guadagnava il titolo di miglior indice (+1,15%), seguito dal Russell 2000 (+1,05%), mentre risultavano più contenute invece le crescite sia dello S&P500 (+0,75%) che del Dow Jones (+0,25%), con il VIX in calo del 7% 13,55 punti.

Prima del suono della campanella la ‘musica’ sembra non cambiare molto e oggi l’andamento del future sull’indice tecnologico resta migliore (+0,70%) rispetto agli altri due principali contratti (S&P500 e Dow Jones), di poco sopra la parità quando manca meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni.

Ancora in calo i rendimenti dei Treasury USA, il terzo consecutivo, con il biennale al 4,660% (-1,73%) e il decennale che scende al 3,83% (-0,80%).

Oro verso i massimi?

Dollaro sempre in calo, ai minimi da oltre un anno, con la coppia EUR/USD scambiata a 1,118 e l’indice del biglietto verde a quota 100 (-0,30%), portando l’oro ai massimi da un mese in quanto più conveniente per i possessori di altre valute.

“Se nel prossimo anno un ulteriore calo dell'inflazione e la debolezza dell'economia renderanno più probabili i tagli dei tassi, l’oro dovrebbe puntare ai massimi storici”, prevedono gli analisti di Commerzbank in una nota.

Nuovi dati macro

Oggi l’attenzione era rivolta a nuovi dati macro economici, in particolare sul lavoro e sui prezzi alla produzione.

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione per la settimana terminata l’8 luglio sono state 237 mila, inferiori alle 250 mila previste e alle 249 mila della settimana precedente.

L’indice dei prezzi alla produzione di giugno è diminuito più del previsto, arrivando a +0,1% su base annuale dal +0,9% del mese precedente, quando le attese erano per un +0,4%.

L’IPP diffuso oggi “rafforza le tendenze alla disinflazione che si stanno diffondendo nell'economia globale”, ha scritto in una nota Michael Hewson, analista capo di CMC Markets.

A due settimane dalla prossima riunione della Fed e con i dati che mostrano un minor numero di posti di lavoro aggiunti e un rallentamento dell'inflazione a giugno, il “prossimo rialzo dei tassi potrebbe essere l'ultimo”, secondo Carlo Alberto De Casa, analista esterno di Kinesis Money.

Intanto, lo strumento CME FedWatch continua a prevedere al 92,4% un rialzo dei tassi per la prossima riunione della Fed, portandoli così nell’intervallo 525-550.

Notizie societarie e pre-market USA

Tesla (+0,50%): sta discutendo una proposta di investimento con il governo indiano per la creazione di una fabbrica con una capacità annua di produzione di circa mezzo milione di veicoli elettrici, secondo indiscrezioni pubblicate dal Times of India.

PepsiCo (+2%): prevede per il 2023 un aumento dei ricavi organici del 10%, rispetto alla precedente previsione di un aumento dell'8%, e un utile annuo core per azione di 7,47 dollari, rispetto alle anteriori attese di 7,27 dollari per azione.

Delta Air Lines (+4%): prevede un utile rettificato per l'esercizio finanziario di 6-7 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di 5-6 dollari.

Trade Desk (+3,6%): la prossima settimana la società entrerà a far parte del Nasdaq 100 in sostituzione di

Activision Blizzard (-0,30%), che sarà anche rimossa dall'indice Nasdaq-100 ESG.

Fastenal (-2%): ha riportato un eps per il secondo trimestre di 0,52 dollari rispetto a 0,53 previsti dagli analisti interpellati da Refinitiv, mentre il fatturato del periodo si è fermato a 1,88 miliardi di dollari quando gli esperti si attendevano 1,89 miliardi di dollari.

Raccomandazioni analisti

Meta

Argus: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato a 353 USD dai precedenti 270 dollari.

Deutsche Bank Securities: ‘buy’ e target price alzato da 290 USD a 350 dollari.

Activision Blizzard

Truist Securities: da ‘buy’ a ‘neutral’ e prezzo obiettivo incrementato da 84 USD a 95 dollari.

BlackRock

Morgan Stanley: ‘buy’ e target price salito da 861 USD a 881 dollari.

United Airlines

Argus: ‘buy’ e prezzo obiettivo cresce da 58 USD a 65 dollari.

AirBnb

BofA Securities: ‘neutral’ e target price alzato da 135 USD a 146 dollari.

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