Wall Street attende i verbali della Fed


Borsa di New York vista aprire intorno la parità dopo i cali di ieri e in giornata sono attese le minute dell’ultima riunione dell’istituto centrale statunitense.


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Wall Street piatta

Ancora un’apertura intorno la parità è prevista a Wall Street dopo i cali di ieri per i principali indici della borsa di New York, mentre oggi l’attesa è tutta per i verbali dell’ultimo meeting della Federal Reserve attesi nella serata italiana.

I future sul Nasdaq e quelli sul Dow Jones e lo S&P500 sembrano voler provare il recupero e guadagnano intorno lo 0,10% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, mentre il dollaro sale di un misero 0,10% dopo le perdite subite nella giornata di ieri e la coppia EUR/USD resta sopra 1,112.

Stabile a livelli record l’oro, con il future a 2.550 dollari l’oncia e il prezzo spot a 2.511 dollari. Scende sotto quota 59.400 il Bitcoin e i prezzi del petrolio non si sollevano dalle vendite dei giorni scorsi: Brent fermo a 77 dollari al barile e il greggio WTI sempre a 73,30 dollari.

Il calo di ieri

Ieri si interrompeva la sequenza di otto sedute consecutive in rialzo per lo S&P 500 e il Nasdaq Composite, anche se i cali erano limitati. Il Dow Jones ha perso 61,56 punti (-0,15%), lo S&P 500 ha ceduto 11,13 punti (-0,20%), il Nasdaq ha chiuso in ribasso di 59,83 punti (-0,33%).

Mark Haefele, CIO di UBS Global Wealth Management, ritiene che, nonostante una recente correzione, i mercati azionari statunitensi restano favoriti grazie a fondamentali economici solidi e all’attesa di tagli ai tassi da parte della FED. Gli obiettivi di fine anno per l’S&P 500 restano ambiziosi, puntando a 5.900 punti, con un ulteriore rialzo a 6.200 entro giugno 2025.

Verbali Fed e previsioni sui tassi

Oggi è attesa la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed, in agenda alle ore 20 italiane, e gli investitori cercheranno nelle parole dei membri dell’istituto centrale indizi sulle prossime scelte in vista del meeting di settembre.

Al momento, il FedWatch Tool di CME Group indica un 100% di possibilità di un taglio di almeno 25 punti base il prossimo 18 settembre, con il 22,5% riservato ad un taglio di 50 punti base.

Intanto, ieri l’esponente del board della Fed, Michelle Bowman, si è detta cauta su qualsiasi cambiamento nella politica monetaria da parte della banca centrale, poiché vede continui rischi al rialzo per l'inflazione, avvertendo che una reazione eccessiva a ogni singolo dato potrebbe mettere a rischio i progressi compiuti contro l'inflazione.

Secondo Amundi, se i mercati azionari hanno mostrato segnali di ripresa dopo il sell-off di agosto, le aspettative sui tassi dei Fed funds restano contenute. La Fed potrebbe tagliare i tassi di 75 punti base entro fine anno, con un primo taglio atteso già a settembre. Tuttavia, c’è il rischio che gli investitori restino delusi se l’istituto dovesse enfatizzare l’inflazione ancora presente. In tal caso, un aumento dei tassi a breve termine potrebbe rappresentare un’opportunità per posizionarsi sui titoli di Stato a due anni.

Altri dati macro

Sempre oggi (ore 16:00 italiane), il Bureau of Labor Statistics pubblica una stima preliminare della revisione di riferimento del livello di buste paga non agricole per marzo 2024. La maggior parte degli economisti si aspetta una revisione al ribasso, con Goldman Sachs che prevede una lettura di 600.000-1 milione nuovi posti di lavoro in meno da aprile 2023 a marzo 2024."Un numero maggiore non cambierebbe comunque di molto la traiettoria di allentamento della Federal Reserve, poiché gli ultimi dati sull'occupazione indicano già un raffreddamento del mercato del lavoro", hanno scritto gli strategist di Ing in una nota mattutina.Infine, giovedì (ore 14:30) verrà pubblicato il rapporto settimanale sulle richieste iniziali di disoccupazione oltre agli indici PMI relativi al mese di agosto.

Attesa per Powell

Ultimo market mover della settimana, e probabilmente il più importante è previsto per venerdì, quando il presidente della Fed interverrà al simposio di Jackson Hole (quando in Italia saranno le 16) e, da lui, gli analisti si aspettano degli indizi sul numero dei tagli ai tassi d'interesse che la Banca centrale effettuerà nei prossimi mesi.

"Ci aspettiamo che Jerome Powell continui a segnalare che il primo taglio dei tassi è atteso per settembre”, ma resta “la possibilità che gli investitori rimangano delusi dai commenti, se ci saranno riferimenti alla vischiosità dell'inflazione", prevede Guy Stear, di Amundi Investment Institute.

Notizie societarie e pre market USA

Macy's (-9%): ridotte le previsioni di vendite annuali a 22,1-22,4 miliardi di dollari rispetto al precedente intervallo di 22,3-22,9 miliardi.

JD.com (-7%): l’azionista Walmart ha venduto la sua intera partecipazione del 5,2% per 3,74 miliardi di dollari.

Keysight Technologies (+11%): ricavi del terzo trimestre scesi del 12% rispetto all'anno precedente a 1,22 miliardi di dollari, e oltre le stime degli analisti di 1,19 miliardi (dati LSEG).

Coty (-0,30%): perdita netta per il quarto trimestre di 95,6 milioni di dollari, rispetto all’utile netto di 35,5 milioni del quarto trimestre del 2023.

Workhorse Group (-3%): calo del 79% dei ricavi su base annua, mancando le stime dell'80% (dati LSEG).

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