Wall Street attende i verbali della Federal Reserve

Dopo il passo falso della prima seduta del 2023, oggi i future sui principali indici americani scambiano in verde sull’ottimismo dell’attesa di segnali incoraggianti dal fronte tassi di interesse.
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Wall Street positiva
Dopo il tentativo fallito di ieri, oggi Wall Street prova a completare in positivo una seduta per la prima volta in questo 2023.
A meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, infatti, i future sui principali indici di New York scambiano in verde, con guadagni di mezzo punto per il Nasdaq, lo S&P500 e il Dow Jones.
Dopo un anno (il 2022) peggiore dal 2008, i mercati stanno valutando “la trinità impossibile”, come la chiama Jordan Brooks, co-responsabile della strategia macro di AQR Capital Management, rappresentata da “tassi più bassi, disinflazione e utili resilienti”.
Si tratta, infatti, di “uno scenario troppo ottimistico”, pertanto Brooks raccomanda un approccio di investimento basato sulla parità di rischio, con ponderazione alla rischiosità degli asset tra azioni, bond e commodity.
Fed e dati macro
Oggi le attese sono tutte per i verbali della Federal Reserve, previsti per le 20 italiane, dopo che dallo scorso meeting sono accadute diverse cose.
La Cina ha fatto ulteriori passi avanti per superare la politica zero-Covid e la Banca del Giappone ha scioccato il mercato ampliando la fascia di oscillazione del proprio tetto di rendimento obbligazionario a 10 anni.
“Quello che non è cambiato è il desiderio (o la speranza) del mercato che la Fed si allontani dal percorso di stretta monetaria”, sottolinea dalla Reuters Ankur Banerjee.
“Se da un lato è probabile che i verbali delineino un quadro più chiaro sul percorso che la Fed intende intraprendere, dall’altro agli investitori interesserà verificare se vi sia una divergenza tra colombe e falchi sul livello del tasso terminale”, aggiunge l’esperto.
Dopo l’aumento dei tassi di interesse da 50 punti base del mese scorso, dalla Fed dichiaravano che potrebbe essere necessario mantenere tassi più alti più a lungo per domare l’inflazione, ma i mercati però si attendono un taglio per la fine del 2023.
Oggi, intanto, l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli USA ha registrato una diminuzione del 10,3% alla settimana terminata il 30 dicembre, dopo il +0,9% della settimana precedente.
Nel pomeriggio (ore 16 italiane) sono previsti la pubblicazione del rapporto Jolts sulle offerte di posti di lavoro e l’Ism manifatturiero di dicembre.
Notizie societarie e pre-market USA
Microsoft (-2%): lavora al lancio di una versione con intelligenza artificiale per il suo motore di ricerca Bing entro la fine di marzo.
Walmart (+0,10%): secondo Bloomberg News dovrà pagare insieme ad altri azionisti di PhonePe quasi un miliardo di dollari di tasse a seguito dello spostamento della sua sede in India da parte della società di pagamenti digitali.
Salesforce (+3%): annunciati piano di licenziamento per circa il 10% dei suoi dipendenti e la chiusura di alcuni uffici nell’ambio dell’attuazione del suo piano di ristrutturazione.
Moderna (+1%): siglato accordo per acquisire OriCiro Genomics, società pioniera nelle tecnologie di sintesi e amplificazione del DNA libero, per un totale di 85 milioni di dollari.
Applied Therapeutics (+19%): firmato accordo di licenza con Advanz Pharma per la commercializzazione in Europa di AT-007 (govorestat), il suo farmaco sperimentale per il trattamento della galattosemia e del deficit di SORD.
Raccomandazioni analisti
Apple
Wedbush: ‘buy’ e prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 200 USD a 175 dollari.
Microsoft
UBS: da ‘buy’ a ‘neutral’ con revisione al ribasso del target price da 300 USD a 250 dollari.
Tesla
Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto a 205 USD dai precedenti 235 dollari.
RBC: ‘buy’ e target price ridotto da 225 USD a 186 dollari.
Amazon
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo diminuito a 125 USD dai precedenti 165 dollari.
PayPal
BNP Paribas Exane: da ‘neutral’ a ‘buy’ target price aumentato da 80 USD a 100 dollari.
Nike
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato da 141 USD a 146 dollari.
Walt Disney
Macquarie: ‘buy’ e target price diminuito da 120 USD a 110 dollari.
Fox Corporation
Macquarie: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto a 30 USD ai precedenti 32 dollari.
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