Wall Street chiusa. Settimana tra dazi, Nvidia e inflazione

La vicenda dei dazi continua a essere al centro dell’attenzione dei mercati che questa settimana si concentreranno anche sulla trimestrale di Nvidia e sull’indice PCE.
Indice dei contenuti
Wall Street oggi chiusa
Pausa di riflessione a Wall Street, oggi chiusa per il Memorial Day, giorno in cui gli Stati Uniti commemorano i soldati americani caduti in tutte le guerre e che cade ogni ultimo lunedì di maggio.
Fermo l’azionario, il dollaro cede leggermente nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD sale a 1,1379 dopo aver superato quota 1,14, con l’indice del biglietto verde sotto quota 100.
In discesa i prezzi dell’oro, a 3.358 dollari (future) e 3.330 dollari (spot), mentre il Bitcoin guadagna il 2% e scambia a 109 mila dollari.
Poco mosso il petrolio: Brent a 64 dollari e greggio WTI a 61,40 dollari l’oncia.
Pausa nei dazi
Nel weekend è arrivata la sospensione fino al 9 luglio dei dazi all’Unione europea che avevano spinto al ribasso le quotazioni dei tre principali indici della Borsa di New York, con cali settimanali superiori al 2% ognuno.
Il tira e molla è sembrato il replay di quanto accaduto in questi mesi e le mosse impulsive del Presidente USA hanno aumentato l'incertezza sui mercati. "Il mercato azionario sembra ballare al ritmo di Trump: prima una minaccia, poi un calo, seguito rapidamente da un rimbalzo, poiché gli investitori speculativi prevedono una concessione da parte del Presidente degli Stati Uniti", spiega Jochen Stanzl, analista capo di mercato di CMC Markets. "La conferma di queste aspettative di questa mattina rafforza il cosiddetto 'Trump Pattern', che è sempre più considerato una strategia di successo per gli investitori propensi al rischio", ha aggiunto.
"Una cosa che inizia a preoccuparci un po' è il fatto che i rimbalzi che seguono queste vendite stanno perdendo forza con il procedere", evidenzia Frederic Rozier, gestore di portafoglio di Mirabaud Francia. "Percepiamo la stanchezza degli investitori per questo tira e molla e c'è un sentiment di rischio che si eroderà con i mercati che girano in tondo sui dazi. L'unica cosa che sappiamo è che, anche se si raggiunge un accordo, ci sarà un costo per le azioni europee", avvisa.
La trimestrale di Nvidia
Mercoledì 28 maggio a mercato chiuso Nvidia pubblicherà i risultati del suo primo trimestre fiscale e, secondo i dati di consenso degli analisti di Bloomberg, la società dovrebbe registrare un utile per azione (EPS) rettificato di 0,88 dollari su un fatturato di 43,3 miliardi, superiori ai risultati dello stesso trimestre del 2024 di un EPS rettificato di 0,61 dollari e di 26 miliardi.
Nvidia rappresenta una delle principali componenti dell’indice S&P500, pertanto gli investitori osserveranno anche l'impatto della sua trimestrale su altri titoli tecnologici e sul mercato più ampio: dal lancio di ChatGPT nel novembre 2022, Nvidia da sola ha rappresentato circa il 17% dei guadagni dell'indice S&P 500.
Verso la fine della stagione deli utili
La trimestrale di Nvidia segnerà di fatto la fine della stagione degli utili per le componenti dell'S&P500 e, con il 93% dell'indice che comunicato i suoi numeri, queste società sono sulla buona strada per aumentare gli utili del 12,9% rispetto all'anno precedente, ben al di sopra del 7,1% previsto il 31 marzo, sottolinea John Butters, analista senior degli utili di FactSet.
L'ultima ricerca sugli utili di Butters ha inoltre mostrato che, nonostante l'accresciuta incertezza politica, solo otto aziende hanno ritirato le loro previsioni sugli utili per azione per l'intero anno, dato di gran lunga inferiore alle 185 aziende che ritirarono le previsioni nel primo trimestre di cinque anni fa, quando la pandemia offuscava le prospettive operative aziendali.
La fiducia nella capacità delle aziende di gestire i dazi è stata un tema chiave a sostegno del recente rally del mercato e rappresenta il motivo per cui analisti come Mike Wilson, Chief Investment Officer di Morgan Stanley, prevedono che le azioni chiuderanno il 2025 in rialzo. "Continuiamo a preferire le azioni statunitensi a quelle internazionali, poiché le revisioni degli utili iniziano a influenzare al rialzo l'S&P 500 rispetto all'MSCI ACWI Ex US (CWI)", ha scritto Wilson, ribadendo il suo target price di fine anno per l'S&P 500 di 6.500.
Occhio all’inflazione
L’altro appuntamento importante della settimana sarà il dato dell’Indice PCE di aprile, indicatore chiave dell’inflazione negli USA. Gli economisti prevedono un PCE ‘core’ annuo in leggero calo, al 2,5% dal 2,6% di marzo. Rispetto al mese precedente, la previsione è un aumento dello 0,1%, superiore allo 0% del mese precedente.
Il dato arriva trai timori di un nuovo picco dell’inflazione a causa delle tariffe di Trump, ma, secondo Aditya Bhave, economista senior statunitense di Bank of America, per capire il reale impatto dei dazi bisognerà attendere i numeri di maggio che saranno pubblicati a giugno, i quali forniranno probabilmente solo una "prima lettura" delle conseguenze della guerra commerciale.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
