Wall Street col fiato sospeso in attesa dell’inflazione USA

Wall Street col fiato sospeso in attesa dell’inflazione USA

Il dato sui prezzi relativo al mese di settembre verrà comunicato in ritardo rispetto al consueto orario dopo i numeri di ieri che avevano indicato un raffreddamento dell’economia.

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Wall Street oggi

Wall Street di poco sopra la parità in attesa dei dati sull’inflazione, oggi comunicati in ritardo rispetto al solito, mentre la prossima settimana arriverà la tanto attesa decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse.

L'S&P 500 si sta avvicinando a un nuovo massimo storico, dopo aver mantenuto tre giorni di modesti guadagni, e il Nasdaq punta alla sua nona chiusura positiva in 10 sedute. Intanto, oggi i future sui due indici guadagnano rispettivamente lo 0,20% e lo 0,30% quando manca circa un’ora al suono della campanella, mentre i contratti sul Dow Jones non si muovono molto dalla parità.

L’indice del dollaro resta a 99 punti e la coppia EUR/USD rimane in parità a 1,1646, mentre l’oro ottiene limitati guadagni e scambia a 4.250 dollari (future) e a 4.224 dollari l’oncia (prezzo spot). Corre (+2%) ancora l’argento, toccando i 58,52 dollari l’oncia, e scivola di nuovo il Bitcoin (91.260 dollari).

Infine, poco movimento anche dal fronte dei prezzi del petrolio: Brent a 63,10 dollari e greggio WTI a 59,55 dollari al barile.

Inflazione USA in ritardo

Oggi il dato sull'inflazione USA di settembre sarà diffuso alle 16:00 italiane invece che alle consuete 14:30 a causa dell'interruzione dei servizi governativi (shutdown), che ha impedito la raccolta completa dei dati per il periodo di riferimento di novembre, richiedendo tempi aggiuntivi di elaborazione.​ Il Bureau of Labor Statistics ha confermato che questo ha esteso il periodo di raccolta dati, spostando la pubblicazione rispetto all'orario standard di 8:30 ET.​

Il dato odierno arriva dopo che ieri il report del Challenger ha mostrato che le aziende statunitensi hanno tagliato 71.000 posti di lavoro il mese scorso a causa di ristrutturazioni, cambiamenti legati all'intelligenza artificiale e pressioni tariffarie, il peggior dato di novembre dal 2022. Tuttavia, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese al livello più basso da settembre 2022, rafforzando il quadro di un mercato del lavoro in graduale raffreddamento.

Tuttavia, i commenti dovish di alcuni influenti policymaker nelle ultime settimane hanno fatto sì che gli operatori quotassero l'87,2% di possibilità che la Federal Reserve taglierà il costo del denaro di 25 punti base quando si riunirà questo mese, rispetto al minimo del 30% di novembre, secondo lo strumento FedWatch del CME.

Sebbene sia improbabile che i dati ostacolino un taglio dei tassi a dicembre, "potrebbero cambiare il tono del Presidente Powell", secondo Wolf von Rotberg, stratega azionario di Bank J Safra Sarasin. "Se enfatizzasse i rischi di inflazione nella sua conferenza stampa, i mercati potrebbero rivedere la traiettoria dei tassi per il 2026, aumentando così la pressione sul segmento a lungo termine della curva e sulle valutazioni del mercato azionario", ha aggiunto.

Rally di Natale?

Con un taglio dei tassi la prossima settimana ampiamente scontato e le scommesse che puntano a un ulteriore allentamento fino al 2026, gli investitori si stanno preparando per un rally di fine anno in quello che è solitamente un mese di supporto per le azioni. La crescente fiducia nella tenuta dell'economia statunitense, nonostante la debolezza dell'occupazione, sta anche stimolando rotazioni verso titoli azionari che tendono a beneficiare della forza interna.

"Babbo Natale porterà regali a tutti, giocattoli ai bambini e guadagni agli investitori", prevede Stephan Kemper, Chief Investment Strategist di BNP Paribas Wealth Management. "Oltre alla normale stagionalità, ci sono molte altre ragioni a sostegno del mercato: i tagli dei tassi e le continue attività di M&A sono solo alcune di queste", ha aggiunto.

Notizie societarie e pre market USA

Tesla (+0,10%): oggi ha lanciato in Europa la nuova versione a basso costo della sua Model 3, due mesi dopo il debutto negli Stati Uniti, con l'obiettivo di incrementare le vendite a fronte dell'intensificarsi della concorrenza e del rallentamento della domanda.

Warner Bros Discovery (+4%): secondo indiscrezioni, Netflix sarebbe in trattative esclusive per l'acquisto delle attività della società dopo aver offerto (28 dollari per azione) di più di altri concorrenti come Paramount. Rubrik (+17%): riduce le previsioni di EPS per l'anno fiscale a una perdita di 0,20-0,16 dollari da 0,50-0,44 dollari precedenti.

Q/C Technologies (+15%): mercoledì, l'ex dirigente farmaceutico condannato Martin Shkreli ha detto in un post su X.com di aver acquistato azioni della società.

ChargePoint Holdings (+11%): registra ricavi del terzo trimestre per 105,7 milioni di dollari, superiori alle attese degli analisti che si aspettavano 96,7 milioni (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

Apple

JP Morgan: buy e prezzo obiettivo confermato a 305 dollari.

Meta

JP Morgan: buy e target price sempre a 800 dollari.

Marvell Technology

UBS: buy e prezzo obiettivo alzato da 110 a 120 dollari.

Salesforce

Macquarie: neutral e target price incrementato da 250 a 265 dollari.

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