Wall Street con gli occhi al cielo per la Festa dell’Indipendenza

04/07/2022 12:45
Wall Street con gli occhi al cielo per la Festa dell’Indipendenza

Oggi la borsa di New York sarà chiusa per l’Independence Day ma a pesare sulle previsioni dell’andamento dei mercati resta il rischio inflazione con la conseguente recessione.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Mercati orfani di Wall Street

Lunedì di ‘Independence Day’ a Wall Street, chiusa mentre gli americani saranno intenti a guardare i fuochi d’artificio di una delle più importanti festività del paese.

La giornata di festa non farà dimenticare il rischio inflazione, in quanto le grigliate tipiche di questa giornata costeranno in media il 17% in più rispetto allo scorso anno per beni come carne e limonata, secondo i dati dell’American Farm Bureau Federation.

Nell’attesa, oggi i future di New York scambiano sotto la parità dopo la chiusura positiva di venerdì che comunque non ha impedito allo S&P 500 di registrare l’undicesimo ribasso nelle ultime tredici settimane.Dollaro di nuovo forte dopo aver guadagnato l'1% la scorsa settimana soprattutto a svantaggio delle divise legate alle materie prime, come la valuta australiana, mentre la coppia EUR/USD è scambiata a 1,0451.

Ancora sotto il 3% il rendimento del Treasury a 10 anni, addirittura al 2,88%, ben lontano dall’apice del 3,48% toccato lo scorso 14 giugno.

Market mover

Questa settimana le attenzioni degli investitori saranno rivolte verso i dati USA sul mercato del lavoro, previsti per venerdì prossimo, a cui si aggiungeranno le dichiarazioni dei banchieri centrali, tra cui quelle della presidente della Bce, Christine Lagarde, venerdì, e quelle di giovedì prossimo del 'falco' della Fed James Bullard e i verbali delle riunioni di giugno di Fed e della Bce, che saranno diffusi rispettivamente mercoledì e giovedì.

La continua pressione sui prezzi lascia poco spazio di manovra alle banche centrali, costrette ad intervenire con aumenti dei tassi malgrado le potenziali implicazioni negative sull' economia.

Da Mps Capital Services sottolineano che le parole dei banchieri “saranno utili per capire fino a che punto i recenti segnali di debolezza dell’economia abbiano insinuato il dubbio sull’atteggiamento hawkish. A questo riguardo sarà interessante seguire il discorso di Bullard previsto per giovedì prossimo, che si annovera tra i più falchi del board della Fed, dopo i deludenti dati sui consumi delle famiglie di maggio”.

Cautela d’obbligo

Se i mercati “sembrano aver prezzato, ormai le varie strette monetarie che la Fed è destinata a varare per combattere l’inflazione”, fa notare Dan Fineman, co-responsabile della divisione di strategia sull’azionario dell’area Asia-Pacifico di Credit Suisse, tuttavia, il fatto che “il rischio di una recessione sia molto alto” rende “improbabile un rally dell’azionario”.

“Credo che il peggio sia alle nostre spalle”, ipotizza Fineman parlando in un’intervista rilasciata a ‘Street Sign Asia’, aggiungendo che “probabilmente ci saranno oscillazioni attorno al bottom, forse più orientate verso il basso, ma ritengo che le difficoltà del primo semestre non si ripeteranno su larga scala nel secondo semestre”.

Diversi sono gli analisti che temono, invece, che la borsa Usa non abbia ancora toccato il bottom e il trend sui mercati resterà ancora ribassista finché le banche centrali continueranno a essere così aggressive e non si prenderanno una pausa sui rialzi dei tassi, probabilmente dopo settembre, quando la Fed avrà già effettuato diversi aumenti dei tassi e il fed fund sarà intorno al 2,5%.

La scorsa settimana “le vendite legate ai timori recessivi, hanno prevalso sugli acquisti dei ribilanciamenti dei grandi fondi”, commentano gli analisti di Mts Capitalservices.

“Siamo in un contesto in cui la crescita è fragile”, aggiungono, e “lo è perché le spese per consumi sono in contrazione, la fiducia dei consumatori è sottotono e, in mancanza di uno stimolo fiscale che quest’anno è assente e lo sarà verosimilmente anche il prossimo e con l’inflazione a livello record, che non accenna a diminuire, il mercato va a prezzare uno scenario recessivo”.

I numeri di Tesla

Intanto, Tesla ha annunciato i dati sulla produzione e le consegne relativi al secondo trimestre 2022, risultati inferiori alle attese degli analisti.

Le consegne del periodo si sono attestate a 254.695 unità rispetto ai 256.520 attesi, anche se il dato dello scorso anno si fermava a 201.250 auto, mentre la produzione è stata di 258.580 veicoli.

I dati sulle consegne comunicati dalla casa di Elon Musk indicano una crescita delle vendite pari a 26,5% su base annua, a fronte di un calo del 17,9% su base trimestrale.

Raccomandazioni analisti

Tesla. L'analista Philippe Houchois di Jefferies mantiene il giudizio ‘buy’ sul titolo, con prezzo obiettivo invariato a 1.050 dollari.

PepsiCo. La ricerca di Guggenheim conferma la raccomandazione e mantiene il giudizio ‘neutral’.

Micron Technology. Raymond James è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’, mentre il prezzo obiettivo è stato ridotto da 115 a 72 dollari. Citigroup è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’: prezzo obiettivo rivisto al ribasso da 80 USD a 85 dollari. Cowen è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’: prezzo obiettivo diminuito da 90 dollari a 70 USD.

Canopy Growth Corporation. Il broker Canaccord Genuity conferma il giudizio negativo con un rating ‘sell’.

General Mills. Morgan Stanley conferma il giudizio negativo con un rating ‘sell’ e prezzo obiettivo aumentato a 66 USD contro i precedenti 56 dollari.

Petrolio a 380 dollari?

Nel weekend era arrivata la previsione di JP Morgan sulle quotazioni del petrolio a seguito della risposta della Russia al price-cap sulle importazioni da Mosca, discusso nell’ultima riunione del G7.

Una nota di analisi della banca evidenziava il rischio fortemente rialzista per l’oro nero, definendolo “più ovvio e probabile”, visto che “la Russia potrebbe scegliere di non partecipare e vendicarsi tagliando le esportazioni per infliggere ulteriori danni all'Occidente”, alla luce anche della “rigidità del mercato petrolifero globale che è dalla parte della Russia”.

Per quanto riguarda l'impatto sui prezzi, gli analisti di JP Morgan hanno stimato che una riduzione di 3 milioni di barili dell'offerta giornaliera spingerebbe il prezzo del greggio di riferimento di Londra a 190 dollari.

“Nel peggiore dei casi”, prevedono, una riduzione di 5 milioni di barili potrebbe tradursi in un prezzo del greggio ‘stratosferico’ di 380 dollari.

Oggi, intanto, i future WTI sul greggio sono scambiati a 108 dollari, mentre il Brent è venduto a 111 USD al barile, entrambi poco mossi.

Cripto tornano a crescere

Mentre il Bitcoin si aggirava pericolosamente intorno ai 19 mila dollari, dalla Russia arrivavano le parole del capo del dipartimento per le tecnologie finanziarie della Banca centrale, Kirill Pronini, secondo il quale l’autorità monetaria russa sarebbe pronta a sostenere la legalizzazione del mining di criptovalute.

La banca potrebbe porre una condizione ai miner, ovvero l’obbligo di vendita al di fuori del Paese delle monete ottenute, evitando l’acquisto da parte di altri russi delle cripto ‘minate’.

La notizia sosteneva il Bitcoin, tornato sopra quota 19.700 dollari, trascinando con sé anche il resto del settore.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it