Wall Street entra nel vivo nella stagione degli utili con le big bank USA
Oggi erano attesi i conti di JP Morgan e Wells Fargo, risultati entrambi sopra le previsioni degli analisti, mentre gli altri grandi istituti statunitensi ‘sfileranno’ la prossima settimana.
Wall Street ferma
Non bastano le buone trimestrali delle prime grandi banche statunitensi a far correre Wall Street, ancora intorno la parità quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali.
In difficoltà i future sul Nasdaq (-0,20%), con Tesla che deraglia (-6%) nel pre market di oggi dopo la deludente presentazione del robotaxi di ieri sera, mentre non si muovono quelli sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones.
Il dollaro resiste e la coppia EUR/USD si mantiene a 1,0936, mentre il Bitcoin sale (+0,60%) a 61.350 dollari.
Tra le materie prime si assiste allo scatto (+1%) dell’oro che sale a 2.664 dollari (future) e a 2.646 dollari l’oncia (spot). In controtendenza i prezzi del petrolio: Brent (-0,60%) a 78,80 dollari e greggio WTI a 75,34 dollari.
I conti di JP Morgan
Oggi entrava nel vivo la stagione degli utili di Wall Street e, come da tradizione, le grandi banche inaugurano la ‘sfilata’ delle grandi società. Oggi era il turno di JP Morgan, Wells Fargo e Bank of New York Mellon, mentre Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley sono attese per la prossima settimana.
JP Morgan mostrato un sorprendente aumento del reddito netto da interessi per il terzo trimestre e ha aumentato le sue previsioni per la principale fonte di entrate, nonostante le prospettive di avere davanti un periodo di tassi più bassi.
Il reddito netto da interessi è aumentato del 3% a 23,4 miliardi di dollari, superando le aspettative di un leggero calo. Le commissioni di investment banking sono aumentate del 31%, oltre le stime degli analisti che si attendevano un +16%, mentre il trading azionario ha registrato un aumento dei ricavi pari al 27%. La banca ha aumentato le sue previsioni per il NII per il 2024 e ora è visto a circa 92,5 miliardi di dollari, rispetto alla precedente attesa di circa 91 miliardi.
Nonostante la forte performance e le previsioni ottimistiche, l'amministratore delegato, Jamie Dimon, si è mostrato cauto. "Mentre l'inflazione sta rallentando e l'economia statunitense rimane resiliente, permangono diversi problemi critici", ha affermato Dimon, citando deficit fiscali, esigenze infrastrutturali e rimilitarizzazione. Sul fronte geopolitico, Dimon ha affermato che "le condizioni sono insidiose e stanno peggiorando" e il risultato "potrebbe avere effetti di vasta portata sia sui risultati economici a breve termine sia, cosa ancora più importante, sul corso della storia".
Wells Fargo in luce
L’altro istituto atteso oggi era Wells Fargo, oggi in forte crescita nel pre market (+3%) dopo aver battuto le attese degli analisti grazie alla capacità di ripresa della gestione patrimoniale e alla riduzione degli accantonamenti per perdite su crediti.
La banca ha registrato un utile per azione nel trimestre pari a 1,52 dollari, dato superiore alle aspettative di 1,28 dollari (dati forniti da LSEG). I ricavi netti da interessi, ovvero la differenza tra ciò che guadagna sui prestiti e ciò che paga per i depositi, è sceso dell'11% a 11,69 miliardi di dollari nel trimestre, quando gli analisti avevano previsto in media 11,87 miliardi (LSEG)."La performance del credito è stata in linea con le nostre aspettative, la domanda di prestiti commerciali è rimasta tiepida, mentre abbiamo registrato una crescita dei depositi in tutte le nostre attività", sottolineava l’ad Charlie Scharf.
Dati macro e Fed
Dal fronte dati macro, oggi erano attesi i dati sui prezzi alla produzione del mese di settembre che seguono quelli di ieri sull’inflazione. Il mese scorso, su base annuale l’IPP è calato all’1,8%, meno delle attese (1,6%) dall’1,7% precedente, mentre mensilmente è sceso a 0%, risultando inferiore alle attese (+0,1%) e al +0,2% di agosto.
Numeri che confermano la tendenza disinflazionistica senza però esaltare troppo, dopo che già ieri era arrivata la delusione per il dato sull’IPC (+2,4%) ancora oltre l’obiettivo della Federal Reserve. Nonostante questo, "nel complesso, ci sono relativamente pochi dati che possano dissipare la fiducia del FOMC nel ritorno dell'inflazione verso l'obiettivo di inflazione del 2% nel medio termine", evidenzia Michael Brown, stratega senior presso Pepperstone.
I trader stanno valutando all'85,8% la possibilità di una riduzione di 25 punti base alla riunione della Fed di novembre e vedono solo una leggera probabilità, il 14,2%, che l’istituto lascia così come la sua politica monetaria, secondo FedWatch di CME. D'altro canto, il presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, aveva già affermato di essere aperto a mantenere i tassi invariati a novembre.
Notizie societarie e pre market USA
Tesla (-6%): ha presentato il tanto atteso robotaxi, senza fornire dettagli sulla velocità con cui potrebbe aumentare la produzione o affrontare potenziali ostacoli normativi.
JP Morgan Chase (+1%): utile a 12,90 miliardi di dollari per i tre mesi conclusi il 30 settembre, rispetto ai 13,15 miliardi di dollari dello scorso anno.Wells Fargo (+3%): utile netto nel terzo trimestre di 5,11 miliardi di dollari, rispetto ai 5,78 miliardi di dollari dell'anno precedente.
Bank of New York Mellon (+1%): ricavi totali nel terzo trimestre per 4,6 miliardi di dollari, in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023.
BlackRock (+2%): gli asset gestiti hanno raggiunto il record di 11,48 miliardi di dollari nel terzo trimestre, oltre i 9,10 miliardi dell'anno precedente e i 10,65 00 miliardi del secondo trimestre.
Fastenal (+4%): utile per azione per il terzo trimestre di 0,52 dollari, superiore alla stima media degli analisti di 0,51 dollari (dati LSEG).
Turnstone Biologics (+3%): annunciata ristrutturazione per concentrarsi sul suo programma di sperimentazione in fase iniziale TIDAL-01, annunciando tagli di posti di lavoro e cambiamenti nella leadership.
Raccomandazioni analisti
Nvidia
Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 135 a 150 dollari.
Tesla
RBC: ‘buy’ e target price confermato a 236 dollari.
UBS: ‘sell’ e prezzo obiettivo sempre a 197 dollari.
Goldman Sachs: ‘neutral’ e obiettivo rimane ribadito a 230 dollari.
Domino’s Pizza
Wells Fargo Securities: da ‘buy’ a ‘neutral’ e target price ridotto da 420 a 450 dollari.
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