Wall Street ferma dopo i record di ieri

Dazi e trimestrali sempre al centro dell’attenzione della Borsa di New York e la prossima settimana arriva la riunione della Federal Reserve e gli utili di quattro Magnifici Sette.
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Wall Street oggi
Wall Street poco mossa prima dell’apertura dell’ultima seduta settimanale dopo le chiusure record di ieri per l’S&P500 e il Nasdaq, mentre si avvicinano la scadenza del 1° agosto per i dazi e le trimestrali di altre big tech dopo Tesla e Alphabet.
Quando manca poco più di un’ora all’avvio delle contrattazioni della Borsa di New York, i future sui principali indici scambiano in parità, mentre il dollaro USA recupera nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD scende a 1,1723, mentre il Bitcoin scivola (-1%) a 116.500 dollari.
Sul fronte delle materie prime, l’oro cede l’1% e scende a 3.341 dollari l’oncia (future), il Brent sale (+0,30%) a 69,37 dollari e il greggio WTI scambia a 66,20 dollari.
Pochi i dati macro di oggi: alle 14:30 usciranno i numeri sui principali ordinativi di beni durevoli per il mese di giugno e alle 19 saranno di scena gli impianti di estrazione e di trivellazione di petrolio negli USA diffusi da Baker Hughes.
Le ragioni del rally
Tutti e tre i principali indici si preparano a chiudere la settimana in rialzo, con l'emergere di nuovi segnali di progresso negli accordi tra gli Stati Uniti e i suoi partner commerciali, tra cui Giappone, Indonesia e Filippine, che hanno contribuito a spingere i mercati verso nuovi massimi.
Si rafforzano le speranze di un accordo con l'Unione europea, mentre i negoziati con la Corea del Sud si intensificavano in vista dell'imminente scadenza del 1° agosto. Gli investitori sperano in una risoluzione entro quella data, che potrebbe eludere i pesanti dazi sulle importazioni statunitensi.
"Le notizie sui dazi stanno alimentando il sentiment di rischio del mercato, alimentando un atteggiamento proattivo al rischio questa settimana. Tuttavia, rimane possibile una certa volatilità in prossimità della scadenza del 1° agosto", prevede Adam Kurpiel di Société Générale.
La spinta delle trimestrali
La performance record dei mercati è stata favorita anche da un'ondata di utili positivi nel secondo trimestre. Delle 152 società dell'S&P 500 che hanno pubblicato utili fino a giovedì, l'80,3% ha superato le aspettative degli analisti, secondo i dati raccolti da LSEG.
Questa settimana, però, alcune importanti aziende hanno frenato, tra cui Tesla e General Motors, mentre oggi Intel scivola nel pre market USA (-7%) dopo che l’ad Lip-Bu Tan ha parlato di licenziamenti e della cancellazione di alcuni progetti industriali.
La prossima settimana il fronte delle trimestrali si preannuncia rovente: sono attesi quattro dei Magnifici Sette, ovvero Meta (mercoledì), Microsoft (mercoledì), Apple (giovedì) e Amazon (giovedì).
Verso la Fed
Intanto, si avvicina la prossima riunione della Federal Reserve, prevista per il 29 e il 30 luglio prossimi, e le attese sono tutte per il mantenimento dell’attuale politica monetaria alla luce dei rischi inflazionisti derivanti dai dazi di Donald Trump.
La banca centrale non sta affrontando solo difficoltà economiche: anche la politica è sempre più coinvolta, con Trump che continua ad intensificare la sua campagna di pressione per i tagli dei tassi dopo la visita di ieri del Presidente presso la sede centrale della Fed.
Spesso critico del Presidente della Fed, Jerome Powell, Trump ha apertamente lanciato l'idea di sostituirlo con qualcuno più accomodante – una posizione che, secondo gli analisti, sta spingendo gli investitori a iniziare a scontare una politica monetaria più accomodante. Ieri, però, il tycoon ha smentito questa ipotesi: "Farlo è una mossa importante e non credo sia necessario".
Secondo lo strumento FedWatch del CME, gli operatori ora prevedono una probabilità di quasi il 60% di un taglio dei tassi già a settembre.
"I mercati ora vedono maggiori probabilità che Powell mantenga un tono aggressivo nella prossima riunione", secondo Hebe Chen, analista di Vantage Markets a Sydney. "Le dinamiche politiche e gli indicatori economici rafforzano una posizione più cauta della Fed", ha aggiunto.
Notizie societarie e pre market USA
Intel (-5%): prevede una perdita nel terzo trimestre di 24 centesimi per azione, superiore alle stime di 18 centesimi per azione (dati LSEG).
Veracyte (+6%): sostituirà Triumph Group nell'indice S&P 600 Small Cap a partire dell’apertura di Wall Street del 29 luglio.
Synovus Financial (-8%): si fonderà con Pinnacle Financial in un'operazione da 8,6 miliardi di dollari, formando una delle maggiori banche regionali del sud-est degli Stati Uniti con oltre 115 miliardi di dollari di attività combinate.
Centene (-13%): ha registrato un rapporto costi medici, ovvero la percentuale dei premi spesi per le cure mediche, del 93% nel secondo trimestre, superiore alle attese degli analisti dell'89,34%.
Raccomandazioni analisti
Microsoft
Evercore ISI: buy e prezzo obiettivo incrementato da 515 a 545 dollari.
Alphabet
UBS: neutral e target price alzato da 192 a 202 dollari.
Intel
JP Morgan: sell e prezzo obiettivo aumentato da 20 a 21 dollari.
UBS: neutral e target price confermato a 25 dollari.
NXP Semiconductors
Citic Securities: buy e prezzo obiettivo salito da 224 a 257 dollari.
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