Wall Street ferma prima dell’apertura, deludono le prime trimestrali tech

I numeri di Tesla e IBM non convincono la Borsa di New York mentre il petrolio balza dopo le sanzioni decise dagli Stati Uniti nei confronti della Russia che si aggiungono a quelle decise dall’Unione europea.
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Wall Street oggi
Wall Street poco mossa, frenata da trimestrali poco brillanti e dal persistere delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Se i future sui principali indici della Borsa di New York scambiano intorno la parità quando manca circa un’ora all’avvio delle trattative, il dollaro recupera leggermente nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD scende a 1,1590. In crescita il Bitcoin, a 109.300 dollari.
Tornano a crescere l’oro e l’argento dopo due giorni di sell-off: la materia prima gialla scambia a 4.113 dollari l’oncia (prezzo spot) e la sua sorella minore torna a 48,855 dollari l’oncia.
Trimestrali poco brillanti
La stagione delle trimestrali di Wall Street è entrata nel vivo con la prima delle Magnifiche Sette, Tesla, ha riportato utili inferiori alle attese. Il superamento delle stime sui ricavi della casa automobilistica non è bastato a rassicurare Wall Street dove l'ottimismo sul settore tech sembra affievolirsi e le azioni Tesla continuano a scendere nel pre market USA (-3%), indebolendo il listino tecnologico.
Sempre dal fronte tecnologico, male anche International Business Machines Corporation (IBM), in calo del 7%, complice il rallentamento nella crescita della sua divisione software cloud, considerata strategica. Dopo la chiusura del mercato sarà il turno di Intel, molto attesa per conoscere lo stato di salute della domanda di intelligenza artificiale.
Dopo aver sfiorato nuovi massimi storici, i mercati azionari USA hanno perso slancio, frenati da una raffica di trimestrali e prese di profitto. Sebbene la maggior parte delle società abbia superato le aspettative degli analisti, le prospettive prudenti espresse nei commenti post-trimestrali stanno smorzando l'entusiasmo sui mercati.
Balzo del petrolio
I prezzi del petrolio avanzano di oltre il 5% (Brent a 65,40 dollari e greggio WTI a 61,40 dollari al barile), estendendo i guadagni di ieri, dopo che gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni a Rosneft e Lukoil, principali fornitori russi, in risposta alla guerra in Ucraina. Gli Usa si sono detti pronti a intraprendere ulteriori azioni, esortando Mosca ad accettare immediatamente un cessate il fuoco in Ucraina.
La decisione di Trump arriva dopo che la Gran Bretagna ha sanzionato Rosneft e Lukoil la scorsa settimana, e l'UE aveva approvato il 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra, che prevede, tra le altre misure, il divieto di importazione di Gnl russo.
Si prevede che i raffinatori indiani ridurranno drasticamente le importazioni di greggio russo a causa delle nuove sanzioni, secondo quanto riferito da fonti del settore. L'India era diventata il principale acquirente di greggio russo scontato dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca nel 2022.
Dal fronte della domanda, la scorsa settimana le scorte di greggio, benzina e distillati degli Usa sono diminuite sulla spinta dell'aumento dell'attività di raffinazione e della domanda, secondo i dati dell'Energy Information Administration.
"Per quanto riguarda le sanzioni, si tratta di un fattore negativo per la regione", ha affermato Kyle Rodda, analista di mercato senior di Capital.com a Melbourne, in quanto "La maggior parte delle economie asiatiche sono importatrici nette di energia e questo non fa che inibire la crescita e rappresenta un fattore marginale di inflazione".
Contrasti commerciali USA-Cina
Sul fronte commerciale, il Presidente Trump ha dichiarato che un incontro a lungo atteso con il Presidente cinese Xi è "programmato", offrendo una certa rassicurazione ai mercati turbati dalle crescenti tensioni tra Stati Uniti e Cina. Le azioni sono state sotto pressione ieri mattina dopo che il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha suggerito che la Casa Bianca potrebbe estendere le restrizioni sulle esportazioni di software dirette alla Cina entro il 1° novembre.
"A causa delle tensioni commerciali, c'era un clima di cautela all'inizio del terzo trimestre, ma ora si è attenuato, visti i numeri più positivi", ha affermato Nina Stanojevic, specialista degli investimenti presso St James Place. "Si attendeva da questa stagione degli utili un eventuale effetto collaterale dei dazi commerciali, ma sembra che finora il mercato l'abbia recepito con calma", ha concluso.
Notizie societarie e pre market USA
Tesla (-3%): la società manca le stime di profitto per il quarto trimestre consecutivo, a causa di costi tariffari e di ricerca, nonché di un calo delle entrate derivanti da crediti normativi.
IonQ (+11%), Rigetti Computing (+8%), D-Wave Quantum (+11%) e Quantum Computing (+9%): indiscrezioni del Well Street Journal parlano di trattative di queste società con l’amministrazione Trump per l’entrata nel capitale del governo USA in cambio di finanziamenti federali.
Moderna (-3%): ha interrotto lo sviluppo del vaccino mRNA-1647 contro le malformazioni congenite in seguito a una battuta d'arresto della sperimentazione.
IBM (-6%): la crescita delle vendite dell'unità di cloud ibrido - nota come Red Hat - è scesa al 14% dal 16% del trimestre precedente.
American Airlines (+4%): prevede un utile per azione rettificato per l'intero anno compreso tra 65 e 95 centesimi, attese superiori alle proiezioni di luglio comprese in un'ampia forbice tra una perdita di 20 centesimi e un utile di 80 centesimi.
Hsbro (+3%): ha previsto per l'anno fiscale 2025 una crescita dei ricavi a una sola cifra, rispetto alle precedenti aspettative di un aumento a una sola cifra, e un EBITDA rettificato - utili prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti - compreso tra 1,24 e 1,26 miliardi di dollari, rispetto al range tra 1,17 e 1,20 miliardi previsto in precedenza.
Lazard (+2%): utile rettificato di 62 milioni di dollari nel terzo trimestre, pari a 56 centesimi per azione, superiore ai 40 milioni di dollari, o 38 centesimi per azione, di un anno fa.
Honeywell International (+4%): prevede ora un utile per azione rettificato per l'intero anno tra i 10,60 e i 10,70 dollari, superiore al range compreso tra i 10,24 e i 10,44 dollari precedentemente atteso.
Molina Healthcare (-20%): ha tagliato le previsioni di profitto annuale citando l'aumento dei costi medici, e l'amministratore delegato Joseph Zubretsky afferma che metà della sottoperformance dell'azienda è dovuta all'attività del Marketplace, che serve gli individui nell'ambito dell'Affordable Care Act, noto anche come Obamacare.
Alcoa Corp (+1%): registra una perdita rettificata per azione di 0,02 dollari, inferiore alle stime di 0,05 dollari; i ricavi ammontano a 3,0 miliardi di dollari, al di sotto dei 3,03 miliardi di dollari previsti.
Raccomandazioni analisti
Tesla
UBS: sell e prezzo obiettivo confermato a 247 dollari.
Jefferies: neutral e target price sempre a 300 dollari.
RBC: buy e prezzo obiettivo mantenuto a 500 dollari.
The Coca Cola Company
Argus: neutral e target price alzato da 82 a 84 dollari.
Pfizer
Jefferies: buy e prezzo obiettivo confermato a 34 dollari.
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