Wall Street in attesa della trimestrale di Microsoft

La società di Bill Gates è attesa comunicare i suoi dati dopo la chiusura di mercato, mentre domani sarà ‘Fed Day’ e gli analisti si attendono il primo taglio nel prossimo futuro.

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Wall Street poco mossa

Trimestrale Microsoft piatto principale di questa giornata, anche se attesa dopo la chiusura di Wall Street, e occhio alla Federal Reserve che domani deciderà la sua politica monetaria.

Nell’attesa, i future di Wall Street viaggiano cauti anche se sopra la parità quando manca poco più di un’ora all’avvio delle contrattazioni: il contratto sul Nasdaq (+0,30%)e quello sullo S&P500 (+0,20%)guadagnano leggermente, mentre quello sul Dow Jones resta fermo.

Sugli altri fronti, brusca frenata del Bitcoin dopo il balzo di ieri, con una flessione del 4% che lo porta sotto quota 65 mila dollari. Leggera flessione del dollaro e cross EUR/USD a 1,0829 (+0,10%), con gli acquisti che si rivolgono verso l’oro, salito a 2.434 dollari l’oncia.

Attesa per Microsoft

Stasera sono attesi i conti di Microsoft dopo che le Magnifiche Sette hanno bruciato oltre 1.500 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato in poco più di due settimane, indebolite dalle trimestrali di Alphabet e Tesla che non hanno soddisfatto gli analisti.

La società di Bill Gates comunicherà i suoi dati stasera dopo la chiusura e l’attenzione si rivolgerà sia sulle performance dell’azienda che sul modo in cui le sue iniziative sull’Intelligenza Artificiale stanno migliorando il suo business. Le previsioni parlano di ricavi in aumento del 14,5%, a 64,36 miliardi di dollari nel secondo trimestre, non lontano dalle precedenti previsioni fornite dalla stessa azienda. Gli utili per azione potrebbero salire a 2,70 dollari rispetto ai 2,69 di un anno fa.

Tra le altre big tech, domani è attesa Meta Platforms, seguita il primo agosto da Apple e Amazon, mentre la leader dell’AI, Nvidia, è prevista per il 28 agosto.

Verso la Fed

Domani sarà il ‘Fed Day’ che arriva un contesto in cui “l’economia sta andando ancora piuttosto bene, anche se ci sono segni di debolezza”, spiega J.D. Joyce, Presidente della società di consulenza finanziaria Joyce Wealth Management di Houston. "Sembra quasi che la Fed abbia raggiunto l'obiettivo che si era prefissata: rallentare un po' l'economia senza trasformarla in una vera e propria recessione”, ha aggiunto.

Secondo Antoine Lesné, Head of SPDR ETF Research & Strategy EMEA di State Street Global Advisors, “i dati sull'inflazione inferiori alle attese e le dichiarazioni del presidente della Banca centrale Jerome Powell hanno contribuito ad aumentare le aspettative di un primo taglio dei tassi durante il meeting di settembre, mentre le probabilità di un taglio a sorpresa a partire dalla prossima riunione del 31 luglio restano basse”. Lesné non si aspetta che la Fed riduca i tassi di interesse, “anche se alcuni dati hanno contribuito a rafforzare questa ipotesi. Anche i dati sul PIL del secondo trimestre negli Stati Uniti sono risultati più solidi del previsto il 25 luglio, attenuando probabilmente le minime possibilità di un taglio dei tassi”, conclude.

Tassi invariati domani e primo taglio a settembre secondo il Global Credit Team di Algebris Investments, previsione basata sui dati “contrastanti” emersinell’ultimo periodo “ma è importante attenzionare i dati recenti, con l’inflazione che ha sorpreso due volte al ribasso e il mercato del lavoro che sta lentamente rallentando”.

Per il team di Algebris, al momento, i mercati valutano appieno il taglio di settembre e implicano una riduzione di 65 punti base entro la fine dell’anno, alimentando l’ipotesi che i dati ‘dovish’ possano far propendere verso una serie di tagli successivi. Dopo luglio, quest’anno rimarranno tre riunioni della FED.

Notizie societarie e pre market USA

Tesla (-0,05%): sta richiamando oltre 1,8 milioni di veicoli negli Stati Uniti a causa del rischio di un mancato rilevamento da parte del software di una capote non agganciata, secondo quanto comunicato oggi dalla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA).

Pfizer (+2%): si attende ricavi per 3,5 miliardi di dollari per l'intero anno dal suo farmaco antivirale Paxlovid, utilizzato nei casi di COVID ad alto rischio, rispetto alla precedente previsione di 3 miliardi di dollari.

CrowdStrike (-4%): Delta Air Lines chiederà un risarcimento a Microsoft e CrowdStrike per l'interruzione informatica globale di qualche settimana fa, secondo indiscrezioni della CNBC.

Merck (-1%): tagliate le previsioni di EPS annuale rettificato a 7,94-8,04 dollari dai precedenti 8,53-8,65 dollari, principalmente a causa di oneri una tantum legati all'acquisizione di EyeBio, sviluppatore di farmaci mirati agli occhi.

F5 (+14%): prevede ricavi per il quarto trimestre compresi nell'intervallo 720 - 740 milioni di dollari, al di sopra delle stime medie degli analisti di 717,4 milioni (dati LSEG).

Leidos (+2%): prevede per il 2024 un utile per azione compreso tra 8,6 e 9 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di 8,4-8 dollari.

Raccomandazioni analisti

Apple

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo confermato a 190 dollari.

Tesla

RBC: ‘buy’ e target price confermato a 227 dollari.

McDonald’s

UBS: ‘buy’ e target price sempre a 305 dollari.

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