Wall Street incerta dopo l’allarme Amazon sul cloud

Wall Street incerta dopo l’allarme Amazon sul cloud

Torna il rosso a Wall Street dopo l’avviso di Amazon su un futuro rallentamento del business del cloud, a cui si sono aggiunte le prospettive negative di altre società come Snap e Pinterest.

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Verso un’apertura negativa

I future sul Nasdaq, il Dow Jones e lo S&P500 cedono lo 0,30% a circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, lasciando presagire una debole apertura per la borsa di New York, dopo le chiusure positive della seduta di ieri.

In calo sia il dollaro nei confronti dell’euro (-0,30%) che i Treasury USA, visto il calo del 2% del decennale (3,456%) e dell’1% per il biennale (4,0579%).

Ancora trimestrali

A condizionare il sentiment sono i risultati di Amazon arrivati ieri sera con i problemi legati al cloud, talmente forti da mettere in ombra una trimestrale migliore del previsto, spingendo il titolo in rosso nel pre-market odierno.

Quanto comunicato dal gigante dell’e-commerce fondato da Jeff Bezos segue a trimestrali superiori alle attese per le grandi aziende tecnologiche di questa settimana, tra cui Alphabet, Microsoft e Meta Platforms, che hanno indotto gli analisti a migliorare le stime sugli utili del primo trimestre delle società dello S&P 500.

A questo punto, gli analisti si aspettano un calo del 2,4% su base annua per gli utili del primo trimestre delle società componenti l’indice, rispetto alle previsioni di un calo del 5,1% formulate all’inizio di aprile.

Dati macro

Oggi l’attenzione era rivolta anche ai dati macro sull’inflazione, in particolare sui prezzi per le spese personali, sotto osservazione soprattutto dalla Federal Reserve in vista della prossima riunione.

Nel mese di marzo, l’indice delle principali spese personali (core) su base annuale è cresciuto del 4,6%, leggermente in calo rispetto al precedente 4,7%, ma oltre le attese (+4,6%), mentre su base mensile non ci sono stati grossi scostamenti (+0,3%).

I dati odierni arrivano dopo che ieri la crescita economica degli USA mostrava un rallentamento maggiore del previsto nel primo trimestre 2023, mentre il crollo della fiducia dei consumatori ad aprile ha aumentato il rischio che l’economia possa cadere in recessione quest’anno.

Nonostante questa possibilità, la Federal Reserve dovrebbe aumentare i propri tassi di interesse di 25 punti base nella riunione della prossima settimana (2-3 maggio), previsto dal CME FedWatch Tool all’86,8% e potenzialmente l’ultimo rialzo del ciclo di inasprimento della politica monetaria della banca centrale statunitense, il più rapido dagli anni '80.

Notizie societarie e pre-market USA

Amazon (-2%): ha comunicato che la sua crescita del cloud, a lungo elevata, rallenterà ulteriormente in quanto i clienti aziendali si preparano alle turbolenze e riducono le spese, mettendo in ombra le vendite e gli utili trimestrali dell'azienda che hanno superato le aspettative.

First Republic Bank (+5%): secondo indiscrezioni della Reuters, alcuni funzionari statunitensi starebbero coordinando dei colloqui “urgenti” per salvare la banca, visto che gli sforzi del settore privato non hanno ancora portato ad un accordo.

Snap Inc (-20%): previste entrate nel secondo trimestre di 1,04 miliardi di dollari, il -6% rispetto all’anno precedente, rispetto a 1,13 miliardi previsti dagli analisti (dati Refinitiv).

Intel Corp (+6%): prevede che calo dei margini lordi migliorerà nella seconda metà dell’anno dopo aver comunicato una perdita di 4 centesimi per azione nel secondo trimestre quando gli analisti si attendevano in media un profitto di 1 centesimo (dati di Refinitiv).

T-Mobile (-2%): utile trimestrale rettificato di 1,58 dollari per azione per il trimestre conclusosi a marzo mentre l’aspettativa media di ventitré analisti per il trimestre era di un utile di 1,48 dollari per azione.

First Solar (-10%): ha mancato le stime sugli utili e sulle vendite del primo trimestre e mantiene la guidance per il 2023.

Pinterest Inc (-14%): prevede una crescita delle vendite nel secondo trimestre in linea con quella del quarto trimestre del 2022 e del primo trimestre del 2023, pari al 4%, ma Wall Street stimava una crescita del 6,15% (Refinitiv).

Exxon Mobil Corp (+1%): utile (11,43 miliardi) record nel primo trimestre, più che raddoppiato rispetto a un anno fa (5,48 miliardi) e superiore alle stime di Wall Street, grazie all’aumento della produzione di petrolio e gas che ha superato il calo dei prezzi dell'energia da livelli elevati.

Chevron Corp (-0,5%): ha battuto le aspettative del mercato con un utile netto a 6,57 miliardi (+5%), pari a 3,46 dollari per azione, superiori del 4% alle attese degli analisti (dati Refinitiv).

Raccomandazioni analisti

Amazon

Evercore ISI: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 150 USD a 155 dollari.

Wolfe Research: ‘buy’ e target price alzato da 130 USD a 140 dollari.

Baird: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 125 USD a 130 dollari.

Itau BBA: ‘buy’ e target price diminuito da 124 USD a 138 dollari.

KGI Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato a 140 USD rispetto ai precedenti 130 dollari.

Barclays: ‘buy’ e target price in calo da 150 USD a 140 dollari.

JPMorgan Chase: ‘buy’ e prezzo obiettivo al rialzo da 135 USD a 145 dollari.

Piper Sandler: ‘buy’ e target price incrementato a 130 USD rispetto ai precedenti 123 dollari.

Meta

MoffettNathanson Research: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato a 295 USD dai precedenti 275 dollari.

Morningstar: ‘buy’ e target price aumentato da 260 USD a 278 dollari.

HSBC: confermato ‘sell’ e aumentato il prezzo obiettivo da 110 USD a 170 dollari.

T-Mobile

Credit Suisse: già in precedenza ‘buy’ e target price ancora a 175 dollari.

TD Cowen: ‘buy’ e prezzo obiettivo a 197 USD dai 199 dollari precedenti.

Benchmark Company: ‘buy’ e target price da 197 USD a 200 dollari.

Raymond James: ‘buy’ e prezzo obiettivo al rialzo a 184 USD rispetto ai precedenti 174 dollari.

Wells Fargo Securities: ‘buy’ e il target price sale da 160 USD a 165 dollari.

Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato a 194 USD dai precedenti 192 dollari.

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