Wall Street incerta, si guarda alla Fed

I future sui principali indici di New York mostrano una possibile apertura in negativo per la Borsa statunitense con l’attenzione tutta rivolta alla decisione di domani della Federal Reserve sui tassi di interesse.

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Wall Street in rosso

Wall Street sembra destinata a fermarsi nell’apertura di oggi dopo i guadagni della seduta di ieri, alla vigilia della decisione sui tassi di interesse della Federal Reserve, mentre i dati sulle vendite al dettaglio hanno lanciato nuovi segnali circa la resilienza dell’economia statunitense.

Quando manca meno di un’ora al suono della campanella della Borsa di New York, i future sul Dow Jones cedono mezzo punto percentuale, seguiti in scia dai contratti sullo S&P500 (-0,40%) e da quelli sul Nasdaq (-0,30%), questi ultimi indeboliti dal calo dei produttori di chip quali Nvidia (-1,80%), Intel (-1%), Amd (-1,40%) e Broadcom (-0,50%).

Il dollaro poco mosso nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD scambia intorno a 1,05. Vicino ai suoi massimi storici il Bitcoin, oggi sopra quota 107 mila dollari, mentre calano i prezzi del petrolio: Brent a 73,20 dollari (-1%) e greggio WTI a 69,58 dollari (-1,60%).

Dal fronte dati macro, oggi erano attese le vendite al dettaglio del mese di novembre e i dati del US Census Bureau hanno mostrato un aumento dello 0,7% su base mensile, in aumento rispetto al dato precedente (+0,4%) e superiore alle previsioni (+0,6%). Su base annuale, i numeri hanno indicato una crescita del 3,8% rispetto al +2,85% precedente.

Vigilia Fed

Domani si concluderà la due giorni di meeting della Federal Reserve, l’ultimo del 2024, e i mercati sono convinti che l’istituto guidato da Jerome Powell taglierà i tassi di interesse dello 0,25%, portando l'intervallo a un range del 4,25-4,5%.

Le previsioni di un nuovo allentamento sono state rafforzate dopo che i dati del Bureau of Labor Statistics di questa settimana hanno mostrato che l'inflazione statunitense è salita al 2,7% a novembre, superiore al 2,6% di ottobre ma in linea con le previsioni di consenso degli economisti.

"La Fed suscita un po' di incertezza", spiega Alexandre Baradez, analista capo di mercato presso IG a Parigi, il quale prevede “un taglio aggressivo con una narrazione molto più cauta".

I mercati monetari vedono una probabilità dell'80% di tre tagli il prossimo anno, mentre è scomparsa la minima percentuale che ne prevedeva un quarto, visti i rischi del persistere di un’inflazione alta. La Fed “potrebbe fermarsi dopo dicembre", secondo Brian Levitt, stratega di mercato globale di Invesco, dopo l'ultimo rapporto sull'inflazione.

Ian Lyngen, responsabile della strategia sui tassi statunitensi di BMO Capital Markets, ha notato che Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca prima della prossima riunione della Fed del 29 gennaio: "Una tale sequenza di eventi è di buon auspicio per la Fed che potrebbe prendere una pausa dai tagli per riflettere e valutare eventuali cambiamenti ufficiali di politica da parte di Trump”.

Notizie societarie e pre market USA

Pfizer (+3%): prevede un utile annuo per azione compreso tra 2,80 e 3 dollari, superiore alla stima media degli analisti di 2,88 dollari (dati LSEG).

Rockwell Medical (+16%): ha stipulato un contratto di acquisto di prodotti per l'emodialisi, SteriLyte, che dovrebbe generare vendite nette per oltre 10 milioni di dollari nel 2025.

Kosmos Energy (+16%): ha rinunciato all’acquisto di Tullow Oil (-10%), attiva in Africa occidentale, senza specificare i motivi della decisione.

Raccomandazioni analisti

Meta

Truist Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato da 650 a 700 dollari.

PayPal Holdings

Macquarie: ‘buy’ e target price ridotto da 115 a 95 dollari.

Walmart

Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato da 105 a 111 dollari.

Broadcom

BNP Paribas Exane: ‘buy’ e target price aumentato da 200 a 300 dollari.

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