Wall Street negativa, vendite USA oltre le attese


I dati macro diffusi oggi confermano la resistenza dell’economia statunitense e raffreddano ulteriormente le attese di un rapido avvio dei tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve dopo che già le dichiarazioni dei membri del board dell’istituto centrale avevano indebolito il mercato.


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Wall Street in rosso

Wall Street verso un’apertura sotto la parità, tingendosi ancora più di rosso dopo i dati sulle vendite che si aggiungono alle dichiarazioni da falco arrivate dalle banche centrali e ai dati economici cinesi poco entusiasmanti.

I future sul Nasdaq accelerano al ribasso e scendono dello 0,70%, seguiti sulla stessa scia di contratti sul Dow Jones (-0,45%) e da quelli sullo S&P500 (-0,50%), quando manca meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali.

Oggi erano attesi i dati sulle vendite al dettaglio negli USA del mese di dicembre, aumentate (+0,60%) più del previsto (+0,40%), confermando una forza dell’economia a stelle e strisce che può allungare i tempi per i tagli dei tassi Fed.

Il dato rafforzava ancora il dollaro che già ieri aveva toccato i massimi di un mese nei confronti dell’euro dopo l’invito alla cautela sull’avvio dei tagli ai tassi di interesse arrivato ieri da Christopher Waller, membro del board dell’istituto centrale, e la coppia EUR/USD scende a 1,0854.

Il rendimento del decennale USA resta (+1%) sopra quota 4% e il biennale sale al 4,306%.

Segnali hawkish dalla Fed

I banchieri centrali continuano a gettare acqua sul fuoco delle attese per un prossimo taglio dei tassi di interesse, indebolendo i mercati, come le parole di ieri pronunciate dal governatore della Fed, Christopher Waller, il quale ha invitato alla cautela affermando che la Fed non dovrebbe affrettarsi ad abbassare i tassi finché non sarà chiaramente possibile sostenere un’inflazione più bassa.

Sia dalla Banca centrale europea che dalla Fed continuano a dichiarare che “è prematuro parlare di tagli dei tassi per ora”, spiega Justin Onuekwusi, chief investment officer della società di investimento St. James's Place. “Quindi c'è una narrazione da parte delle banche centrali che respinge queste aspettative e che sta causando molta volatilità, ma in realtà questo non fa altro che svelare ciò che abbiamo visto nell'ultimo trimestre, quando i mercati sono diventati troppo ottimisti sui tagli dei tassi”, ha aggiunto.

Secondo lo strumento FedWatch del CME, i mercati scontano una probabilità del 65% di un taglio dei tassi della Fed a marzo, rispetto alla probabilità dell’81% all’inizio della settimana.

Oggi sono previsti gli interventi di alcuni membri dell’istituto centrale statunitense, tra cui il vicepresidente della Fed per la vigilanza Michael Barr, il governatore del Consiglio della Fed Michelle Bowman e il presidente della Fed di New York John Williams. Alle 16.15 italiane tornerà a parlare anche la Presidente della BCE, Christine Lagarde, attesa sul palco del Forum internazionale di Davos.

Incertezza cinese

I dati pubblicati questa mattina hanno mostrato una Cina ancora alle prese con importanti sfide derivanti dalle pressioni deflazionistiche e dalla crisi immobiliare all’inizio dell’anno, con gli investitori finora delusi dalle politiche decise da Pechino volte a mantenere vivo lo slancio economico.

La seconda economia mondiale è riuscita a raggiungere il suo obiettivo di crescita per l’anno ma restano molti dei problemi che gravano con maggiore insistenza sulla domanda interna e sulla fiducia. Una serie di indicatori relativi ai prezzi delle case e alla spesa immobiliare hanno deluso, mentre la deflazione rimane persistente.

“I dati economici della Cina continuano a indicare consumi e servizi stabili, ma con sfide apparentemente infinite nel settore immobiliare”, spiega Gary Ng, economista senior di Natixis SA, aggiungendo che, “sebbene il quadro macroeconomico appaia in qualche modo resiliente, nel 2024 si tratta sempre più di una questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per famiglie, imprese e investitori”.

Notizie societarie e pre-market USA

Tesla (-1,50%): ha tagliato i prezzi delle sue Model Y in Germania, dove ha perso il posto come principale venditore di veicoli elettrici a favore di Volkswagen nel 2023, una settimana dopo che la casa automobilistica ha ridotto il costo della Model 3 e Model Y in Cina.

SunPower (-4%): adottato un piano di ristrutturazione da realizzare entro il terzo trimestre per ridurre i costi operativi a causa del rallentamento delle vendite determinato, in parte, dall'aumento dei tassi di interesse.

Spirit Airlines (-7%): nuovo calo dopo quello di ieri dovuto alla decisione di un giudice statunitense che aveva bloccato JetBlue dall'acquisire la compagnia aerea.

Interactive Brokers (-4%): ha registrato ricavi deludenti nel quarto trimestre.

Leap Therapeutics (+2%): il suo farmaco DKN-01, in combinazione con bevacizumab e la chemioterapia, ha generato riduzioni clinicamente significative del tumore in pazienti affetti da tumore del colon-retto in fase avanzata nel corso di uno studio di media durata.

Albemarle Corp (+1%): sta mettendo in piedi azioni per ottimizzare la struttura dei costi e ridurli di circa 95 milioni di dollari e potrebbero comprendere la riduzione dell'organico e della spesa per i servizi a contratto.

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