Wall Street nervosa su rischio shutdown e dazi

Wall Street nervosa su rischio shutdown e dazi

Dopo il mancato accordo tra Repubblicani e Democratici, lo spauracchio shutdown sembra concretizzarsi e il sentiment si indebolisce anche a causa dei nuovi dazi annunciati da Trump.

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Wall Street oggi

Borsa di New York timorosa prima dell’apertura tra le paure di un possibile shutdown del Governo statunitense e i dazi di Donald Trump.

L’incertezza spinge sotto la parità i future sui principali indici di Wall Street (S&P500, Dow Jones e Nasdaq), mentre il dollaro resta debole nei confronti dell’euro, con il cross EUR/USD scambiata a 1,1741, e l’indice del biglietto verde scende a 97,82 (-0,13). Bitcoin in crescita tornando a sfiorare quota 113 mila dollari.

Per quanto riguarda le materie prime, l’oro ritraccia dopo aver toccato un nuovo massimo storico a 3.871,72 dollari l’oncia (prezzo spot) e il petrolio continua a scendere: Brent a 66,60 dollari e greggio WTI a 62,97 dollari al barile.

Verso lo shutdown?

I colloqui di ieri tra il presidente Donald Trump e i leader del Congresso si sono conclusi senza un accordo sulla legge di bilancio, aumentando il rischio di chiusura delle attività governative.

Il vicepresidente JD Vance ha dichiarato che il governo è “diretto verso lo shutdown”, attribuendo la responsabilità ai democratici, accusati di non voler accettare una soluzione temporanea.

Se non si raggiungerà un'intesa, lo shutdown scatterà da domani 1° ottobre, ritardando potenzialmente la pubblicazione di dati economici chiave, tra cui il rapporto sui salari non agricoli di settembre.

L'incertezza arriva mentre l'S&P 500 si avvia verso il suo miglior settembre degli ultimi 15 anni, alimentato da politiche più accomodanti, utili solidi e ottimismo sull'intelligenza artificiale.

Perturbazione temporanea

“In assenza di un’intesa molte agenzie governative saranno costrette a sospendere le attività non essenziali. Tra le conseguenze più immediate, si segnala il rischio di ritardi nella pubblicazione dei dati macro, tra cui il report sull’occupazione previsto per venerdì”, spiegano gli analisti di Mps.

"Gli shutdown sono più inclini a essere una perturbazione temporanea piuttosto che un freno permanente, con gli impatti economici a breve termine che sono spesso recuperati nel tempo", secondo Jack Janasiewicz, lead portfolio strategist di Natixis Investment Managers. Tuttavia, prosegue, “la durata dello shutdown può avere un impatto sulla raccolta e la pubblicazione di importanti dati economici, soprattutto in un momento in cui l’economia si trova in una fase cruciale per quanto riguarda la crescita e l’inflazione".

Si avvicinano i dati macro

Intanto, sale l’attesa per importanti dati macro, sotto la lente delle banche centrali: venerdì sarà annunciato il dato sul mercato del lavoro statunitense, anticipato nella seduta odierna dai dati Jolts (ore 16 italiane), dagli Adp (domani), dal report Challenger (giovedì) e dai sussidi alla disoccupazione (giovedì).

Gli operatori attendono con ansia il report sul lavoro per valutare la prossima mossa della Fed, con la pubblicazione del rapporto chiave sulle buste paga di venerdì in dubbio a causa dell'impasse sul bilancio al Congresso.

"L'attenzione principale sarà rivolta al mercato del lavoro statunitense, che dovrebbe confermare o mettere in discussione le aspettative di altri due tagli dei tassi nel 2025", evidenzia Susana Cruz, stratega di Panmure Liberum, che avvisa: "Se lo shutdown ritardasse la pubblicazione, ciò potrebbe generare ansia".

Il vicepresidente della Fed, Philip Jefferson, ha avvertito oggi che la banca centrale si trova ad affrontare un mercato del lavoro in calo e crescenti pressioni inflazionistiche, complicando le prospettive di politica monetaria. "Vedo i rischi per l'occupazione orientati al ribasso e quelli per l'inflazione al rialzo e ne consegue che entrambi i lati del nostro mandato sono sotto pressione ", ha affermato Jefferson nel suo intervento preparato per la quarta Conferenza Internazionale di Politica Monetaria ospitata dalla Banca di Finlandia.

Nuovi dazi di Trump

Ad aumentare il nervosismo dei mercati, domani entreranno in vigore i nuovi dazi statunitensi su autocarri pesanti, farmaci brevettati e altri articoli.

Oggi sono arrivati nuovi annunci della Casa Bianca su dazi, che questa volta colpiscono mobili da bagno, legname e altri beni che entreranno in vigore il 14 ottobre e il presidente Trump ha chiamato in causa la "difesa nazionale”.

Infine, Trump si è impegnato a imporre dazi del 100% sui film prodotti all'estero, come promesso a maggio, affermando che l'industria cinematografica è stata "rubata" agli Stati Uniti.

Notizie societarie e pre market USA

Robinhood Markets (+12%): l'amministratore delegato Vladimir Tenev ha dichiarato che la società ha fatto notevoli progressi nei mercati delle scommesse su elezioni, eventi sportivi e altri eventi molto seguiti, negoziando finora oltre 4 miliardi di contratti.

American Exceptionalism Acquisition (+3%): torna sul mercato della ‘Spac King’ di Wall Street dopo diversi anni vendendo 30 milioni di azioni ordinarie di classe A la scorsa settimana a 10 dollari l'una per raccogliere 300 milioni di dollari.

Ai Progress Software (+3%): alza le previsioni di ricavi adjusted per l'intero esercizio fiscale a 975 - 981 milioni di dollari rispetto alle precedenti previsioni di 962 - 974 milioni (dati LSEG).

Wolfspeed (+46%): ha dichiarato di essere uscito dalla procedura di bancarotta ai sensi del Capitolo 11 dopo aver ridotto il debito totale di quasi il 70%, di aver abbassato la spesa per interessi in contanti annua di circa il 60% e di avere la liquidità necessaria per continuare a rifornire i clienti.

Firefly Aerospace (-9%): il booster del suo razzo è stato distrutto in un incidente nel corso di un test a terra, settimane prima della missione di volo prevista.

Echostar (+6%): è in trattative per essere acquistata da Verizon Communications.

Raccomandazioni analisti

Nvidia

KeyBanc Capital Markets: buy e prezzo obiettivo aumentato da 230 a 250 dollari.

Citigroup: buy e target price alzato da 200 a 210 dollari.

Tesla

Canaccord Genuity: buy e prezzo obiettivo incrementato da 333 a 490 dollari.

JP Morgan

Deutsche Bank Securities: neutral e target price salito da 300 a 320 dollari.

Bank of America

Deutsche Bank Securities: buy e prezzo obiettivo aumentato d 56 a 58 dollari.

Citigroup

Deutsche Bank Securities: neutral e target price alzato da 90 a 100 dollari.

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