Wall Street poco mossa all’avvio del nuovo semestre

Wall Street poco mossa all’avvio del nuovo semestre

Oggi la seduta di New York terminerà alle 19 italiane alla vigilia della giornata di festività prevista per domani per il Giorno dell’indipendenza e potrebbe vedere ancora protagonista Tesla dopo la sorpresa dei dati sulle vendite.

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Mezzo servizio per Wall Street

Wall Street senza una direzione precisa alla vigilia di una seduta ‘a mezzo servizio’ vista la chiusura prevista per le 19 italiane e un clima già festivo alla luce della giornata di domani quando resterà chiusa per il Giorno dell’Indipendenza.

I future sul Nasdaq scambiano appena sopra la parità (+0,1%) a meno di un’ora dal suono della campanella, mentre il Dow Jones segnala un rosso leggero (-0,10%) e lo S&P500 non si muove molto dalla parità.

In evidenza Tesla dopo la sorpresa dei risultati sulle vendite, trascinando con sé anche altri titoli del settore come Lucid Group (+2%) e NIO (+4%).

Semestre positivo

Il bilancio per i tre principali indici di Wall Street nel primo semestre del 2023 è stato positivo, in particolare per il Nasdaq Composite, in crescita del 32% da gennaio a giugno, con performance importante anche per lo S&P500 (+16%), al decimo miglior semestre della sua storia. Positivo anche il Dow Jones (+3,83%).

Indici che hanno sfidato i timori di recessione e la crisi derivante dalle difficoltà delle banche USA, a cui si sono aggiunte le nuove opportunità derivanti dagli avanzi tecnologici.

“Alimentate dalla frenesia dell'intelligenza artificiale, alcune aziende tecnologiche sono diventate calamite di denaro, allontanando le preoccupazioni sull'impatto dei tassi d'interesse elevati e delle turbolenze bancarie”, spiega Susannah Streeter, responsabile del settore monetario e dei mercati di Hargreaves Lansdown.

A giro di boa “i mercati azionari si posizionano con il vento in poppa”, sottolinea Gabriel Debach, market analyst di eToro, “guidati dal settore ciclico, che ha superato quello difensivo, mettendo in evidenza la forza del rally, ma con alcune peculiarità, come la sovraperformance delle grandi capitalizzazioni rispetto alle small cap e l’oro rispetto al rame. Tuttavia, negli ultimi mesi queste tendenze si sono attenuate” “con i classici timori che invitano alla prudenza”.

La seconda metà dell’anno, prevede Streeter, “sarà ancora dominata dalla speculazione su quanto i tassi di interesse saranno alti e quanto a lungo vi rimarranno”.

Dati macro e Fed

I dati sull’inflazione pubblicati venerdì hanno mostrato un leggero raffreddamento, contribuendo a sostenere i guadagni del settore tecnologico e il sentiment delle azioni mondiali.

Venerdì il Nasdaq, infatti, ha registrato il più grande guadagno del primo semestre degli ultimi 40 anni e Apple ha chiuso per la prima volta con una valutazione di mercato di 3.000 miliardi di dollari.

“Abbiamo assistito a un rallentamento dell’aumento dei tassi, quindi abbiamo visto una sovraperformance del settore tecnologico, che sta guidando il mercato”, evidenzia Seema Shah, chief global strategist di Principle Asset Management a Londra.

Se la stagnazione della spesa dei consumatori statunitensi a maggio ha suggerito che i rialzi dei tassi della Fed per contenere l'inflazione stanno lentamente funzionando, l’indice dei prezzi PCE core, la misura preferita dalla Fed per monitorare l'inflazione, è aumentato del 4,6% su base annua, dopo il 4,7% di aprile.

Pertanto, “è ancora troppo presto per affermare che la Fed possa già pensare a un taglio dei tassi, e l'oro potrebbe essere trascinato ancora una volta al di sotto dei 1.900 dollari se un altro rapporto sui posti di lavoro negli Stati Uniti di venerdì spianerà la strada a una Fed persistentemente falco”, ha dichiarato Han Tan, analista di mercato capo di Exinity.

“Il giorno della resa dei conti è ancora vicino, ma l’economia è forte e i mercati azionari sono positivi”, conclude Jan von Gerich, analista capo di Nordea.

Notizie societarie e pre-market USA

Tesla (+6%): consegnati 466.140 veicoli nel periodo aprile-giugno, con un aumento dell'83% rispetto alle attese degli analisti di 445.000 consegne nel secondo trimestre (dati Refinitiv).

Apple (-0,2%: il Financial Times ha riferito che il gigante tecnologico è stato costretto a tagliare le previsioni di produzione per le sue cuffie Vision Pro.

Bitcoin Depot (+90%): il 30 giugno ha completato la fusione inversa da 885 milioni di dollari con la società di assegni in bianco GSR II Meteora Acquisition Corp.

22nd Century Group (-26%): annunciato il raggruppamento delle azioni ordinarie in circolazione con un rapporto di 1 a 15, che entrerà in vigore il 5 luglio.

Fidelity National Information Services (+9%): alcuni gruppi di private equity stanno valutando l'acquisto di una quota di maggioranza del fornitore di pagamenti Worldpay, di proprietà di FIS, a una valutazione di oltre 15 miliardi di dollari.

Raccomandazioni analisti

Tesla

Goldman Sachs: ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato da 248 USD a 275 dollari.

JP Morgan: ‘sell’ e target price aumentato a 120 USD rispetto ai precedenti 115 dollari.

Apple

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo invariato a 190 dollari.

Amazon

DBS Bank: ‘buy’ rispetto al precedente ‘sell’.

Nike

UBS: ‘buy’ e rialzo del prezzo obiettivo da 145 USD a 150 dollari.

JP Morgan

RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 147 dollari.

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