Wall Street rallenta dopo i dati macro, la BCE alza i tassi

Dopo i dati sull’inflazione di ieri, anche quelli sui prezzi alla produzione mostrano un aumento, mantenendo vive le aspettative di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, così come fatto dall’istituto centrale europeo nella giornata di oggi, aumento che viene indicato come l’ultimo.
Verde a Wall Street
Future di Wall Street rallentano ma restano appena sopra la parità dopo i dati macro di oggi, mentre si analizza il rialzo dei tassi di interesse deciso dalla Banca centrale europea, ‘antipasto’ per la decisione della Federal Reserve in agenda per la prossima settimana.
I future sui principali indici di New York guadagnano lo 0,20% a meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, mentre il dollaro si rafforza nei confronti dell’euro.
Dati macro
Oggi erano previsti una serie di dati negli Stati Uniti e le vendite al dettaglio sono risultate in crescita dello 0,6% ad agosto su base mensile, oltre le previsioni degli analisti (+0,4%) e leggermente meno del dato precedente (+0,7%).
Aumentano i prezzi alla produzione dello scorso mese, risultati in aumento dello 0,7% quando le attese erano di 0,4%, aumentando così le preoccupazioni per il persistere dell’inflazione.
Anche i dati comunicati ieri mostravano un incremento dei prezzi ad agosto, grazie all'impennata dei prezzi della benzina, ma l'aumento annuale dell'inflazione sottostante è stato il più basso in quasi due anni, mantenendo vive le prospettive di un rialzo dei tassi a novembre.
I prezzi della benzina hanno raggiunto un picco di 3,984 dollari al gallone nella terza settimana del mese, rispetto ai 3,676 dollari al gallone dello stesso periodo di luglio.
Previsioni sui tassi
“Non credo che la Fed voglia dare uno shock e fare un rialzo di 25 punti base quando le aspettative sono per una pausa, ma i rialzi dei tassi non sono del tutto fuori discussione per il resto dell'anno”, spiega Victoria Fernandez, chief market strategist di Crossmark Global Investment.
“La Fed potrebbe fare leva sui prezzi dell'energia come motivo per adottare un tono relativamente da falco nella riunione del FOMC della prossima settimana, cercando di garantire che le condizioni finanziarie rimangano relativamente rigide per continuare a fare progressi sull'inflazione di base”, secondo Emin Hajiyev, economista senior di Insight Investment, il quale ritiene arrivata “la fine del ciclo di rialzo o molto vicini ad esso, ma riteniamo possibile un ulteriore rialzo dei tassi entro la fine dell'anno”.
Secondo il CME FedWatch Tool, gli operatori dei tassi di interesse vedono ora il 97% di possibilità che la Fed mantenga i tassi a settembre e il 61% di probabilità di una pausa a novembre.
Infine, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state 220 mila, leggermente inferiori alle previsioni (225 mila) e di poco oltre il dato precedente (217 mila).
Il debutto di Arm
Oggi ci sarà la ‘prima’ di Arm Holdings a Wall Street, società detenuta da SoftBank che progetta chip, in quello che si preannuncia come il più grande test per il mercato statunitense delle IPO dopo una ‘siccità’ durata quasi 16 mesi. Arm ha prezzato la sua offerta di 95,5 milioni di azioni a 51 dollari l'una, ottenendo 4,87 miliardi di dollari per SoftBank a fronte di una valutazione di 54,5 miliardi di dollari, con la partecipazione di investitori importanti tra cui Apple, Intel e Alphabet.
Le speranze di una ripresa del mercato delle IPO dipendono in gran parte dal successo delle quotazioni di alto profilo di Arm e di altre startup di spicco, tra cui l'azienda di consegna di generi alimentari Instacart e la società di marketing Klaviyo.
Le decisioni della BCE
Dopo i dubbi sulla vigilia, la Banca centrale europea ha alzato i tassi di interesse, decisione per niente scontata, e giustificata dall’istituto centrale dal permanere di una alta inflazione a causa della componente energia, di nuovo in rialzo.
Nel dettaglio, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di innalzare di 25 punti base il costo del denaro, quindi i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4%, con effetto dal 20 settembre 2023.
Secondo il Consiglio, si legge nel comunicato post riunione, i nuovi tassi dovrebbero aver raggiunto livelli che, “mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale a un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo”, indicando dunque una fine delle strette, anche se “continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione.
La decisione dell’istituto centrale spingeva al ribasso l’euro, sceso sotto quota 1,07 nei confronti del dollaro subito dopo la diffusione del comunicato.
A questo punto, le luci si accenderanno sulla Presidente Christine Lagarde, attesa per la consueta conferenza stampa post-meeting alle ore 14:45, ora italiana.
Notizie societarie e pre-market USA
Visa (-1%): verrà sottoposta al voto degli azionisti una proposta di conversione delle sue azioni di Classe B in Classe C o A.
HP (-1%): Berkshire Hathaway di Warren Buffett vende 5,5 milioni di azioni della società per circa 158 milioni di dollari, riducendo la sua partecipazione a circa 3,27 miliardi di dollari, secondo quanto comunicato alla Securities and Exchange Commission statunitense, e detiene ora circa l’11,7% dal 12,2% precedente.
Semtech Corporation (-3%): prevede una perdita per azione rettificata per il terzo trimestre compresa tra 0,22 e 0,09, quando gli analisti avevano stimato in media un utile rettificato di 0,06 per azione.
First Wave BioPharma (+70%): firmato un accordo di licenza esclusiva con Sanofi per lo sviluppo del farmaco capeserod per il trattamento delle malattie gastrointestinali.
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