Wall Street resta incerta dopo i cali della scorsa settimana

Wall Street resta incerta dopo i cali della scorsa settimana

Borsa americana vista aprire intorno la parità dopo che le parole dei banchieri della Fed arrivate la scorsa settimana continuavano a raffreddare qualunque ottimismo sull’inflazione.

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Guadagni minimi a Wall Street

Apertura di seduta attesa sopra la parità a Wall Street dopo la terza seduta consecutiva in calo arrivata venerdì scorso e seconda settimana negativa di fila.

Oggi i future sul Nasdaq, sul Dow Jones e sullo S&P 500 guadagnano circa lo 0,20%, ancora influenzati dalle incertezze per il peggioramento dell’outlook economico globale, appesantite dalle scelte di politica monetaria delle banche centrali.

Timori di recessione

La settimana scorsa si era chiusa con le dichiarazioni dei banchieri intente a frenare qualunque entusiasmo. “Non so perché i mercati siano così ottimisti sull’inflazione”, in quanto i rischi di alti livelli dei prezzi “sono ancora in aumento”, dichiarava la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, aggiungendo che “c’è ancora molta strada da fare” e che “la disoccupazione dovrà salire almeno al 4,5% per contribuire al rallentamento dell'inflazione”.

I banchieri della Federal Reserve prevedono ora un picco dei tassi al 5,1% (valore mediano) nel 2023, in rialzo dal 4,6% delle previsioni di tre mesi fa.

Tuttavia, gli operatori del mercato monetario continuano a prevedere un aumento dei tassi di 25 punti base a febbraio, al 4,5%-4,75%, con un tasso finale del 4,84% nel maggio 2023.

“La politica monetaria è diventata velocemente restrittiva, con la Fed che ha alzato i tassi di 400 punti base in nove mesi” e “i rischi di recessione non faranno altro che salire, visto che Powell ha detto che i rialzi dei tassi continueranno”, scriveva Ed Moya, strategist di mercato senior market per Oanda.

“Gli investitori stanno cercando di capire quanto dolore economico sono disposte a infliggere le banche centrali con i rialzi dei tassi per riportare l’inflazione ai livelli prefissati”, secondo Russ Mould, investment director di AJ Bell.

Dato macro della settimana

Oggi è previsto il dato sull’indice Nahb sul mercato immobiliare di dicembre, atteso per le 10 (16 in Italia), per poi proseguire la settimana con i dati della terza lettura del Pil del terzo trimestre e il superindice sull’economia (giovedì).

Venerdì sono in programma il dato su redditi personali e spese per i consumi di novembre, quello sulla fiducia dei consumatori del Conference Board e dell’Università del Michigan.

Dati che saranno visionati con attenzione dalla Federal Reserve in ottica politica monetaria, anche se la prossima riunione del FOMC sui tassi non è prevista prima di inizio febbraio 2023.

Notizie societarie principali e pre-market USA

Tesla (+5%): il 58% degli utenti di Twitter si è dichiarato favorevole alle dimissioni di Elon Musk da amministratore delegato di Twitter nel sondaggio lanciato sulla piattaforma social dallo stesso Ceo della casa automobilistica.

Meta (-2%): è stata accusata dalla Commissione europea di violazione delle leggi antitrust dell’Unione europea, distorcendo la concorrenza nei mercati pubblicitari online e abusando della sua posizione predominante.

Netflix (-0,20%): sta restituendo il denaro agli inserzionisti dopo il fallimento degli obiettivi di audience di alcune campagne pubblicitarie.

Aerojet Rocketdyne Holdings (+1,70%): firmato accordo per essere acquistata da L3Harris Technologies (-1,5%) attraverso un’operazione da 4,7 miliardi di dollari in contanti ad un prezzo di 58 dollari per azione e un premio del 6,5% rispetto alla chiusura di ieri (54,89 dollari).

Melco Resorts & Entertainment (-5%): investirà 1,47 miliardi di dollari per poter operare a Macao.

Qumu (+104%): verrà acquisita dalla canadese Enghouse Systems per un valore complessivo di circa 18 milioni di dollari, a 0,90 dollari per azione rispetto alla chiusura di 0,44 di ieri.

Raccomandazioni analisti

Moderna

Jefferies & Co.: ‘buy’ da ‘neutral’ e target price aumentato a 275 USD dai precedenti 170 dollari.

Robinhood Markets

Barclays: ‘sell’ e target price ridotto da 10 USD a 9 dollari.

Coca-Cola FEMSA

Barclays: ‘buy’ e prezzo obiettivo alzato a 77 USD dai precedenti 72 dollari.

Conoco Phillips

Piper Sandler: ‘buy’ e target price aumentato a 157 USD dai precedenti 155 dollari.

Chevron

Piper Sandler: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto dai 206 USD precedenti a 199 dollari.

Occidental Petroleum

Piper Sandler: confermato ‘neutral’ e target price da 76 USD a 69 dollari.

Warner Music

Atlantic Equities: da ‘neutral’ a ‘buy’ e Prezzo obiettivo alzato a 41 USD dai 34 dollari precedenti.

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