Wall Street sopra la parità prima dell’apertura, oro ancora ai massimi storici

Le rinnovate speranze di un taglio dei tassi nel 2026 rafforza l’ottimismo della Borsa di New York e fa salire i prezzi delle materie prime
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Wall Street oggi
Sentiment ancora positivo a Wall Street dopo le chiusure in verde della scorsa settimana, sostenute dai dati sull’inflazione risultata inferiore alle previsioni, che avevano sostenuto ancora le probabilità di tassi di interesse più bassi nel 2026.
Oggi la settimana inizia con i future sul Nasdaq ancora in crescita di oltre mezzo punto percentuale quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, mentre i contratti sullo S&P500 (+0,30%) e quelli sul Dow Jones (+0,05%) scambiano sopra la parità.
In calo l’indice del dollaro (94,43) e la coppia EUR/USD sale a 1,1743, segnando una crescita dello 0,20%. Bitcoin in recupero (+2%), oltre i 90 dollari.
Aumenta ancora il petrolio sulla scia della crisi in Venezuela: Brent a 61,70 dollari e greggio WTI a 57,70 dollari al barile.
Oro ai massimi storici
L’oro continua a essere protagonista dopo aver aggiornato nuovi record storici, a 4.420 dollari per il prezzo spot, superando il precedente record di 4.381 dollari stabilito a ottobre. Anche argento (69,45 dollari) e rame hanno raggiunto i massimi storici, mentre il platino (2.008,20 dollari) ha esteso il suo rally all'ottava sessione consecutiva.
"È stato davvero notevole come i prezzi dei metalli preziosi si siano decorrelati rispetto ad altri asset negli ultimi mesi", evidenzia Roberto Scholtes, responsabile della strategia di Singular Bank: "All'inizio di quest'anno, i prezzi dell'oro erano materialmente correlati al dollaro e ad asset ad alto rischio come i titoli tecnologici e le criptovalute. Ma questa correlazione si è gradualmente attenuata e oggigiorno circolano liberamente".
Rally di Babbo Natale?
L'ottimismo nei confronti dell'intelligenza artificiale, la tenuta dell'economia statunitense e l'allentamento della politica monetaria hanno fatto sì che i tre indici principali si avviassero verso il terzo anno consecutivo di guadagni, con l'S&P 500 in crescita di oltre il 15%.
Dicembre è tradizionalmente un periodo forte per i mercati azionari: dal 1950 il cosiddetto rally di Babbo Natale si è tradotto in un aumento medio dell'1,3% dell'S&P 500 negli ultimi cinque giorni di negoziazione dell'anno e nei primi due giorni di gennaio, secondo lo Stock Trader's Almanac.
L'ottimismo per un rally azionario di fine anno sta crescendo, dopo il rimbalzo delle azioni statunitensi avvenuto a fine settimana scorsa. Sebbene persistano alcuni dubbi sul mercato dell'IA per le valutazioni elevate, l'ottimismo sull'economia e sugli utili aziendali stanno contribuendo a migliorare il sentiment.
"I mercati stanno cavalcando un'ondata di liquidità risk-on verso la fine dell'anno, poiché la resiliente crescita statunitense sostiene gli utili del prossimo anno, mentre un tasso di interesse sui fondi federali più basso allenta le condizioni finanziarie", secondo Desmond Tjiang, Chief Investment Officer per le azioni e gli investimenti multi-asset di BEA Union Investment. "Anche i timori relativi alle spese in conto capitale e ai rendimenti dell'IA si attenuano con il miglioramento dell'economia”, ha aggiunto.
Giorni di chiusura a Wall Street
Oggi inizia la settimana di Natale e Wall Street resterà chiusa mercoledì 24 dicembre (alle ore 13 locali, le 19 in Italia) e giovedì 31 dicembre, per poi fermarsi anche giovedì 1° gennaio. In questi giorni i volumi di trading dovrebbero rimanere bassi, ma sono in programma la pubblicazione di alcuni dati economici fondamentali, tra cui la lettura preliminare del PIL del terzo trimestre, i dati sulla fiducia dei consumatori di dicembre e le richieste settimanali di disoccupazione, che potrebbero influenzare le aspettative del mercato sul percorso della politica monetaria degli Stati Uniti.
I prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati meno del previsto nell'anno fino a novembre, come hanno mostrato i dati della scorsa settimana, sostenendo le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve il prossimo anno.
Gli operatori vedono un allentamento di 60 punti base entro la fine del 2026, o almeno due tagli dei tassi di 25 punti base, secondo i dati compilati da LSEG. Gli investitori, tuttavia, attribuiscono solo il 20% di possibilità a un taglio dei tassi già a gennaio.
Notizie societarie e pre market USA
Nvidia (+1%): ha comunicato ai clienti cinesi che punta a iniziare a spedire in Cina i suoi chip AI H200, i secondi più potenti, prima delle festività del Capodanno lunare, a metà febbraio, secondo quanto riportato da Reuters.
Uber (+1%): testerà insieme a Lyft i robotaxi di Baidu nel Regno Unito nel 2026.
Abivax (+8%): alcuni media hanno riportato un'offerta di acquisto da parte di Eli Lilly a seguito di un incontro tenutosi presso il Ministero francese del Tesoro a inizio dicembre per valutare l'approvazione normativa di una potenziale acquisizione dell'azienda biotecnologica.
Clearwater Analytics (+7%): verrà acquisita da un gruppo di private equity guidato da Permira e Warburg Pincus per circa 8,4 miliardi di dollari, debito incluso, corrispondente a 24,55 dollari per azione in contanti, pari a un premio del 10,3% rispetto alla chiusura di venerdì (22,25 dollari).
Honeywell (-1%): prevede di registrare un onere una tantum di circa 470 milioni di dollari nel quarto trimestre in relazione a un potenziale accordo su un contenzioso legato a Flexjet.
Raccomandazioni analisti
Nvidia
Bernstein: buy e target price confermato a 275 dollari.
Tesla
RBC: buy e target price sempre a 500 dollari.
Ford
Evercore ISI: neutral e prezzo obiettivo incrementato da 12 a 14 dollari.
Carnival
Jefferies: buy e target price alzato da 37 a 38 dollari.
Micron
Citic Securities: da neutral a buy.
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