Wall Street stretta tra la decisione della Fed e l’aggravarsi del conflitto in Iran

Alcune dichiarazioni di Donald Trump sembrano indicare che gli Stati Uniti potrebbero entrare in guerra al fianco di Israele mentre stasera gli occhi saranno puntati tutti sulla decisione sui tassi dell’istituto centrale statunitense.
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Wall Street oggi
Arrivato il ‘Fed Day’ mentre in Medio Oriente la situazione rischia di peggiorare con un intervento diretto degli Stati Uniti.
Nell’attesa, i future sui principali indici della Borsa di New York (Nasdaq, Dow Jones e S&P500) scambiano intorno la parità, mentre il dollaro cede nei confronti dell’euro, con il cross EUR/USD che sale a 1,1513, e l’oro resta intorno quota 3.400 dollari l’oncia (future). Scende sotto i 105 mila dollari il Bitcoin.
Ancora in rialzo i prezzi del petrolio: Brent a 76,70 dollari e greggio WTI a 73,50 dollari.
Dal fronte dati macro, oggi erano attese le richieste iniziali di disoccupazione della settimana terminata il 14 giugno, risultate 245 mila, in linea con le previsioni (246 mila) e il dato precedente (250 mila).
Il conflitto in Medio Oriente
La situazione in Medio Oriente sembra essere arrivata sul bordo dell’abisso: il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella notte ha incontrato il suo team per la sicurezza nazionale, lasciando il campo aperto alle speculazioni su un possibile intervento degli USA al fianco degli attacchi israeliani contro l’Iran.
Fonti della Bbc riportano che il Pentagono avrebbe trasferito dagli USA all’Europa gli aerei necessari a rifornire in volo di carburante i bombardieri a cui sarebbe affidata la missione di attaccare. Il crescendo di dichiarazioni di Trump, la richiesta all’Iran di una “resa incondizionata”, il monito “sappiamo dov’è ma per ora non lo uccideremo”, sembrano indicare che il Presidente, nel suo ruolo di ‘commander-in-chief’, è vicinissimo ad autorizzare le forze americane all’azione.
Immediata la risposta dell’Iran, arrivata tramite le parole del suo leader supremo Ali Khamenei, il quale ha affermato che “la battaglia ha inizio” e che “non mostreremo alcuna pietà”.
"È chiaro che le questioni mediorientali non sono state risolte e le dichiarazioni di Trump significano solo che le cose potrebbero diventare più pericolose in quella parte del mondo", sottolinea Joseph Capurso, responsabile dell'economia internazionale e sostenibile presso Commonwealth Bank of Australia (CBA).
"I mercati stanno cercando di capire il rischio di un grande intervento militare degli Stati Uniti. È difficile dire con esattezza cosa stia pensando il mercato, ma a giudicare dal prezzo del petrolio e dalle valute, di certo stanno valutando almeno un po' il rischio che qualcosa vada molto male", ha aggiunto.
Oggi la Fed
Oggi è attesa la decisione della Federal Reserve (ore 20 italiane) sui tassi di interesse e le previsioni indicano che il costo del denaro verrà mantenuto nell’intervallo compreso tra 4,25 e 4,50%.
"Sono successe molte cose dall'ultima riunione di inizio maggio e data l'incertezza e il potenziale di nuovi picchi inflazionistici, ci si aspetta che la banca centrale mantenga ancora i tassi fermi", prevede Jim Reid, responsabile globale della ricerca macro e tematica di Deutsche Bank.
Gli investitori si concentreranno sulle dichiarazioni del Presidente dell’istituto centrale, Jerome Powell, per valutare quali potranno essere le sue mosse per affrontare il rischio di aumento dei prezzi, preoccupazione principale per la banca centrale. La Fed dovrebbe trovare un equilibrio tra il rischio di rallentamento della crescita e l'aumento dell'inflazione.
I movimenti del mercato monetario mostrano che gli operatori stanno valutando circa 46 punti base di tagli dei tassi entro la fine del 2025, con una probabilità del 56% di un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre, secondo lo strumento FedWatch di CME Group.
Occhio al Dot Plot
L’attenzione si concentrerà anche sulle proiezioni aggiornate della banca centrale sull'economia e sul tasso d'interesse di riferimento, note come ‘Dot Plot’.
"I mercati osserveranno con attenzione il dot plot trimestrale della Fed per capire come e quando la banca centrale riprenderà il suo ciclo di tagli", secondHarvey Bradley, co-responsabile dei tassi globali di Insight Investment.
"Poiché le tensioni in Medio Oriente potrebbero minacciare ulteriormente il quadro dell'inflazione, non si può escludere che le proiezioni si adattino a riflettere un solo taglio dei tassi quest'anno", ha aggiunto, riconoscendo però che “questa prospettiva non è certaperché il mercato del lavoro statunitense ha iniziato a vacillare”.
Notizie societarie e pre market USA
Eli Lilly (-0,10%): acquisirà la startup di gene-editing Verve Therapeutics per un importo massimo di 1,3 miliardi di dollari.
Circle Internet (+3%): il Senato degli Stati Uniti ha approvato ieri un disegno di legge per la creazione di un quadro normativo per i token di criptovaluta con aggancio al dollaro statunitense, noti come stablecoin.
Biomea Fusion (-26%): raccolti 20 milioni di azioni, compresi i warrant di accompagnamento e i warrant prefinanziati, per un ricavo lordo di 40 milioni di dollari, con un prezzo di offerta di 2 dollari che implica uno sconto del 31% rispetto all'ultima chiusura del titolo.
Slide Insurance: inizierà le contrattazioni sul Nasdaq oggi con il simbolo ‘SLDE’ dopo aver venduto 24 milioni di azioni a 17 dollari l'una per raccogliere 408 milioni di dollari.
Raccomandazioni analisti
Meta Platforms
Cantor Fitzgerald: buy e target price alzato da 676 a 807 dollari.
Deutsche Bank Securities: buy e prezzo obiettivo aumentato da 670 a 770 dollari.
Amazon.com
Deutsche Bank Securities: buy e target price incrementato da 210 a 230 dollari.
Morgan Stanley
Citigroup: neutral e prezzo obiettivo rivisto al rialzo da 125 a 130 dollari.
Qualcomm
BofA Securities: buy e target price tagliato da 245 a 200 dollari.
Carnival Corporation
Goldman Sachs: buy e prezzo obiettivo diminuito da 32 a 31 dollari.
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