Wall Street verso un’apertura debole, focus su trimestrali e Medio Oriente

In attesa dei conti del terzo trimestre di Netflix e Tesla in agenda oggi alla chiusura degli scambi, il peggiorare del conflitto spinge all’aumento dei prezzi di oro e petrolio.
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Wall Street sotto la parità
Rosso a Wall Street in attesa dell’apertura ufficiale, con il conflitto in Medio Oriente sempre al centro delle attenzioni dei mercati.
I future sul Nasdaq cedono (-0,50%) maggiormente rispetto ai contratti sullo S&P500 (-0,30%) e a quelli sul Dow Jones (-0,10%), quando manca meno di un’ora dall’avvio ufficiale delle contrattazioni.
Si raffreddano leggermente i rendimenti dei Treasury USA, in particolare quelli del biennale (-0,30%), anche se restano al 5,20%, ai massimi da 16 anni.
Il conflitto in Medio Oriente
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha incontrato oggi il primo ministro Benjamin Netanyahu in Israele, poche ore dopo l’esplosione che ha ucciso centinaia di persone in un ospedale e ha minacciato di far precipitare la regione nel caos.
Il presidente degli Stati Uniti, Biden, ha detto che “la strage all'ospedale di Gaza non sarebbe opera di Israele”.
I leader di Giordania, Egitto e Autorità Palestinese hanno annullato un vertice con Biden, che intendeva utilizzare il viaggio per rafforzare l'impegno degli Stati Uniti nei confronti di Israele.
“I rischi di un'escalation sono aumentati sulla scia delle ultime notizie riguardanti l'attentato all'ospedale”, sottolinea Jane Foley, responsabile della strategia valutaria presso Rabobank.
Sebbene ci siano stati pochi segnali di panico, “in caso di chiara escalation, possiamo aspettarci di vedere un aumento dell’avversione al rischio”, ha aggiunto.
Le materie prime
Col peggiorare della crisi in Medio Oriente sono aumentate le richieste di beni rifugio, sostenendo ancora i prezzi dell’oro, salito a 1.960 dollari l’oncia, ai massimi da oltre un mese.
Anche il petrolio continua la sua corsa e il Brent sale oltre i 91 dollari al barile, mentre il greggio WTI scambia sopra gli 87 dollari.
Le possibilità di una escalation militare e le richieste di un embargo contro Israele avanzate del ministro degli esteri iraniano aumentano le preoccupazioni per potenziali interruzioni dell’offerta di oro nero, sostenendo le quotazioni di Chevron, Exxon Mobil e Occidental Petroleum nel pre-market, arrivate a guadagnare circa l’1%.
Le trimestrali
Questa mattina è arrivata la trimestrale di Morgan Stanley, in difficoltà (-3%) nel pre-market USA, dopo aver comunicato un calo degli utili pari al 9% nel terzo periodo a 2,4 miliardi di dollari dai 2,6 miliardi dello stesso periodo del 2022.
La banca ha accantonato 134 milioni di dollari per perdite su crediti, in aumento rispetto ai 35 milioni di dollari dello stesso trimestre dell'anno scorso.
Oggi a mercato chiuso sarà il turno di due giganti come Netflix e Tesla.
Crollano i mutui
Oggi i dati sulle domande di mutuo negli Stati Uniti hanno mostrato un calo del 6,9% nella settimana terminata il 13 ottobre, dopo il +0,6% della settimana precedente.L'indice relativo alle richieste di rifinanziamento è sceso del 9,9%, mentre quello relativo alle nuove domande registra un decremento del 5,6%.i dati sono stati diffusi dalla Mortgage Bankers Associations (MBA), indicando che i tassi sui mutui trentennali sono saliti al 7,70% dal 7,67% della settimana precedente.
Notizie societarie e pre-market USA
Morgan Stanley (-3%): utile sceso di circa il 9% a 2,4 miliardi di dollari, o 1,38 dollari per azione diluita nel terzo trimestre, mentre gli analisti si aspettavano 1,28 dollari per azione (dati LSEG IBES).
Nvidia (-1%): l'amministrazione Biden ha presentato i suoi piani per bloccare le spedizioni in Cina di chip di intelligenza artificiale più avanzati progettati dal chipmaker e da altri.
United Airlines Holdings (-5%): prevede per il quarto trimestre un profitto annuo di 1,50-1,80 dollari per azione, al di sotto delle stime di 2,06 dollari per azione (dati LSEG).
Procter & Gamble (+1%): vendite nette del 1° trimestre (21,87 miliardi di dollari) superano le stime di LSEG (21,58 miliardi di dollari), grazie alla domanda costante di prodotti per la cura della persona e per la pulizia, nonostante l'aumento dei prezzi.
Interactive Brokers Group (-3%): utile per azione per il terzo trimestre di 1,55 dollari per azione e ricavi di 1,15 miliardi di dollari rispetto alle stime degli analisti rispettivamente di 1,51 dollari per azione e 1,11 miliardi di dollari (dati LSEG).
Ardelyx (+17%): la Food and Drug Administration statunitense (FDA) ha approvato ieri sera il suo farmaco per il trattamento dei livelli elevati di fosfato nei pazienti con malattia renale cronica (CKD).
Raccomandazioni analisti
Amazon
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto a 178 USD dai precedenti 180 dollari.
Goldman Sachs
RBC: ‘neutral’ e target price fermo a 375 USD.
BlackStone
JPMorgan Chase: ‘neutral’ e prezzo diminuito da 110 USD a 108 dollari.
Snap
UBS: ‘neutral’ e target price ridotto da 12 USD a 11 dollari.
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