Wall Street verso un’apertura in verde alla vigilia dei dati sull’inflazione

I future sui principali indici scambiano in verde mentre si avvicina la fine del trimestre con la crisi delle banche che continua a far meno paura e l’attenzione dei mercati si rivolge verso le prossime scelte della Federal Reserve.
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Wall Street positiva
Sembra poter splendere ancora il sole a Wall Street dopo le chiusure positive della seduta di ieri, in attesa dei dati sull’inflazione in programma domani.
Quando manca un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali di New York, i future sul Nasdaq, sul Dow Jones e sullo S&P500 guadagnano mezzo punto dopo che i principali indici statunitensi avevano guadagnato ieri oltre un punto.
“I prossimi giorni saranno un banco di prova fondamentale per questa stabilizzazione, con la fine del mese e del trimestre alle porte, quando molti fondi faranno ordine, e poi improvvisamente ci si chiederà dove andremo a finire”, ha dichiarato Mike Hewson, analista capo dei mercati presso CMC Markets.
Anche secondo Kevin Thozet, membro del comitato investimenti di Carmignac, gli investitori stanno facendo il punto della situazione dopo un trimestre volatile, caratterizzato da forti oscillazioni delle prospettive dell’economia, dell’inflazione e dei tassi di interesse.
“Stiamo assistendo a una nuova correlazione tra asset risk on e risk off, cosa che non accadeva un anno fa”, spiegava l’esperto, aggiungendo che la traiettoria di rialzo dei tassi di interesse sta per finire.
“Riteniamo che sia utile essere long in duration, acquistare obbligazioni emesse da emittenti con un buon rating negli Stati Uniti o nell'area dell'euro”, consiglia Thozet.
Rally per lo S&P500?
Lo storico gestore di Wall Street, Ed Yardeni, ritiene che lo S&P500 può raggiungere quota 4.600 punti entro la fine dell’anno rispetto alla chiusura di ieri a 4.027.
Secondo Yardeni, l’S&P 500 ha le carte in regola per chiudere l’anno a quota 4.600 punti, il che significherebbe un guadagno di circa il 20% per il 2023 e una crescita del 14% rispetto ai livelli attuali.
Per quanto riguarda la situazione attuale del settore finanziario, secondo il presidente di Yardeni Research, la crisi bancaria in corso “sarà contenuta bene dalla Federal Reserve” e l’istituto centrale non alzerà ulteriormente i tassi di interesse dall’attuale livello compreso tra 4,75% e 5%.
"Penso che al momento si trovino a un livello abbastanza restrittivo da non dover continuare ad alzare i tassi di interesse", ha detto.
Oggi, intanto, sono previsti interventi di funzionari della Fed, tra cui il presidente della Fed di Boston Susan Collins e il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari, e gli investitori analizzeranno i loro commenti alla ricerca di indizi sui piani di politica monetaria della banca centrale dopo la crisi bancaria.
Notizie societarie e pre-market USA
Manchester United (+0,5%): torna a registrare un utile netto (6,3 milioni di sterline) nel secondo trimestre rispetto alla perdita (1,4 milioni di sterline) dell’anno precedente grazie a maggiori entrate commerciali e a una riduzione dei salari.
Electronic Arts (+0,10%): ha annunciato il licenziamento di circa il 6% della sua forza lavoro e la riduzione degli uffici per concentrare le spese sulla realizzazione di titoli più redditizi nel settore dei videogiochi.
Roku (+2%): licenzierà il 6% della sua forza lavoro, ovvero 200 dipendenti, nella sua seconda tornata di tagli occupazionali nel tentativo di ridurre le spese.
Viking Therapeutics (-4%): vende circa 17,2 milioni di azioni a 14,50 dollari, con uno sconto del 9% rispetto all’ultima chiusura del titolo (15,93 dollari).
OpGen (-15%): ha registrato una perdita rettificata per il quarto trimestre superiore alle attese, pari a 3,87 dollari per azione e un fatturato in calo del 49,4% a 721,63 mila dollari contro 1,4 milioni di dollari registrati nel trimestre precedente.
Trevena (+8%): perdita netta per azione per il quarto trimestre ridotta a 73 centesimi da 2,12 dollari dell'anno scorso e inferiore alle stime di Refinitiv di 1,75 dollari per azione.
Raccomandazioni analisti
Intel
JP Morgan: ribadisce ‘sell’ e obiettivo invariato a 28 dollari.
Johnson & Johnson
UBS: confermato ‘neutral’ e target price ridotto da 175 USD a 164 dollari.
Lululemon
Deutsche Bank Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 422 USD a 465 dollari.
BMO Capital: confermato ‘neutral’ e target price alzato da 304 USD a 340 dollari.
Under Armor
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 16 USD a 15 dollari.
DA Davidson: confermato ‘neutral’ e target price ridotto da 23 USD a 24 dollari.
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