Wall Street verso apertura in verde, petrolio in cerca di riscatto
La settimana che sta per chiudersi si è caratterizzata da dati macro che hanno mostrato un rallentamento dell’inflazione negli Stati Uniti, ma i tagli ai tassi di interesse della Federal Reserve ancora non sono visti dietro l’angolo.
Wall Street in verde
Ultima seduta settimanale che potrebbe aprirsi positiva a Wall Street, dopo che i dati macro di questi giorni hanno mostrato un raffreddamento dell’inflazione, sia per quanto riguarda i prezzi al consumo che quelli alla produzione.
Oggi i future sul Dow Jones dettano il ritmo con una crescita dello 0,30%, seguiti in scia dai contratti sullo S&P500 (+0,20%), mentre quelli sul Nasdaq restano intorno la parità, a meno di un’ora dall’avvio degli scambi ufficiali.
Il dollaro resta debole nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scambia a 1,0869, mentre il petrolio cerca il riscatto.
Tassi e recessione
Dopo i dati sull’inflazione di martedì, anche il rapporto settimanale sulle richieste di disoccupazione del Dipartimento del Lavoro di ieri ha aiutato il sentiment, sottolineando le aspettative del mercato secondo cui i tassi di interesse hanno raggiunto il picco.
“Attualmente, le cattive notizie sono buone notizie poiché l'attenzione del mercato è rivolta al fatto che le banche centrali diventino più accomodanti”, spiega in una nota Mohit Kumar, capo economista europeo di Jefferies.
Sebbene i mercati monetari abbiano pienamente scontato che la Fed manterrà i tassi stabili all’attuale livello del 5,25%-5,50% nella riunione di dicembre, vedono anche una probabilità quasi del 69% di un taglio dei tassi di almeno 25 punti base nel maggio 2024, secondo lo strumento FedWatch del Gruppo ECM.
“Siamo ancora nella fase avanzata del ciclo e ‘flirtiamo’ con l'idea se entreremo in recessione o meno”, ragiona Justin Onuekwusi, responsabile degli investimenti presso la società di investimento St James's Place.
“Questa è la ragione principale per cui le aspettative delle banche centrali sono diventate un fattore chiave per il rischio e in questo momento è difficile guardare oltre il breve termine”, ha aggiunto.
Strategie
“Alla fine, otterremo i tagli dei tassi, ma poiché vediamo un indebolimento degli utili aziendali e un taglio della spesa da parte dei consumatori, inizialmente questo non sarà positivo per i mercati”, prevede Melissa Brown, responsabile globale della ricerca presso Qontigo GmbH.
Secondo Michael Hartnett di Bank of America, si stanno accumulando ostacoli tecnici e macroeconomici e gli investitori dovrebbero scaricare gli asset rischiosi dopo i recenti guadagni.
“Sebbene le condizioni finanziarie più agevolate, visti i rendimenti dei Titoli di Stato scesi dal 5% al 4%, abbiano stimolato la propensione al rischio, un ulteriore scivolamento al 3% sarebbe percepito come recessivo”, ha affermato Hartnett.
Le difficoltà del petrolio
In cerca di recupero i prezzi del petrolio dopo il calo di circa il 5% arrivato ieri, scendendo così ai minimi di quattro mesi.
Entrambi i contratti hanno perso circa un sesto del loro valore nelle ultime quattro settimane e sono avviati verso la quarta settimana consecutiva di perdite.Oggi i future sul greggio WTI e quelli sul Brent guadagnano entrambi circa l’1%, portandosi rispettivamente a 73,90 e 78,56 dollari al barile.
Il calo di questa settimana è stato innescato principalmente da un forte aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti e da una produzione che si è mantenuta a livelli record, mentre anche i segnali di disgelo della domanda in Cina hanno suscitato preoccupazioni.
“I prezzi del petrolio sono in leggero calo quest'anno, nonostante la domanda superi le nostre aspettative più ottimistiche”, spiegano gli analisti di Goldman Sachs in una nota.“L’offerta ‘non-core’ dell'Opec è stata molto più forte del previsto, anche se in parte compensata dai tagli effettuati dai produttori”, aggiungono.“Tutti gli occhi sono ora puntati sull’OPEC+ dopo il recente calo dei prezzi del petrolio, insieme all’indebolimento delle strutture della curva del greggio e all’indebolimento delle statistiche economiche”, ha affermato Bjarne Schieldrop, capo analista delle materie prime presso SEB AB.
“Crediamo che l’OPEC garantirà che i prezzi del petrolio Brent finiscano in un range compreso tra 80 e 100 dollari nel 2024, garantendo un deficit moderato e sfruttando il suo potere di determinazione dei prezzi”, prevedono Goldman Sachs, considerando che “l’ultima svendita è stata guidata da un’offerta non OPEC superiore alle aspettative”.
Notizie societarie e pre-market USA
Alibaba (-3%): abbandonato lo spin-off della sua unità di cloud a causa dei “logori” rapporti tra Stati Uniti e Cina dopo che l’incontro di ieri tra Biden e Xi non ha ottenuto particolari risultati.
Safe & Green Development (+135%): è il quinto titolo più in voga sul forum degli investitori retail Stocktwits.com.Ross Stores (+6%): prevede un eps annuale nell'intervallo 5,30-5,36, rispetto alle precedenti previsioni di 5,15-5,26 dollari per azione, e un utile per azione del trimestre in corso compreso tra 1,56 e 1,62 dollari, rispetto alla precedente previsione di 1,58-1,64 dollari.
Gap (+20%): ricavi nel terzo trimestre per 3,7 miliardi di dollari, battendo le stime degli analisti di 3,6 miliardi di dollari. Anche l'utile di 58 centesimi lordi batte le stime di 19 centesimi lordi (dati LSEG).
Tenet Healthcare (+3%): ha concluso un accordo con Novant Health per la vendita di tre ospedali e delle relative attività in South Carolina per circa 2,4 miliardi di dollari in contanti.
Raccomandazioni analisti
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