Wall Street verso apertura poco mossa alla vigilia del dato sull’inflazione

Ancora una seduta incerta a Wall Street sembra apparire all’orizzonte alla luce dell’andamento piatto dei future sui principali indici della borsa di New York quando manca meno di un’ora dal suono della campanella.

Contratti sul Nasdaq leggermente positivi (+0,10%) con il calo dei rendimenti dei Treasury, mentre quelli sul Dow Jones e sullo S&P500 restano inchiodati alla parità.

L’attesa è tutta per i dati sull’inflazione, con i prezzi al consumo in programma domani e quelli alla produzione attesi venerdì, sotto osservazione dalla Federal Reserve per valutare per quanto portare avanti la sua politica restrittiva.

Venerdì inizierà poi la nuova stagione delle trimestrali: si comincerà con UnitedHealth, JP Morgan Chase, Bank of America, Wells Fargo, BlackRock, Citigroup e The Bank Of New York Mellon. I colossi bancari quali JP Morgan Chase e Bank of America dovrebbero riportare utili inferiori ai precedenti per il quarto trimestre, poiché hanno accantonato denaro per coprire i prestiti in sofferenza e hanno corrisposto di più ai depositanti.

Dopo l'ultimo rapporto sull'occupazione, più forte del previsto, i trader hanno ridotto le possibilità (al 59,1%) di un primo taglio dei tassi d'interesse già a marzo, secondo il Cme FedWatch Tool.

“È tutta speculazione su ciò che la Fed potrebbe o non potrebbe fare e il mercato obbligazionario ha chiaramente superato sé stesso nell'anticipare i tagli dei tassi a partire da marzo”, secondo Tim Ghriskey, senior portfolio strategist presso Ingalls & Snyder a New York, prevedendo che “i future della Fed si muoveranno in base agli utili e ai dati. Il mercato sta semplicemente saltando in una direzione o nell'altra cercando di anticipare quello che accadrà”.

“Il mercato rimane sensibile al timore di aver prezzato troppi tagli dei tassi della Fed quest'anno e al nervosismo per il fatto che la stagione degli utili potrebbe non produrre risultati tali da giustificare l'aumento delle valutazioni dei titoli alla fine dello scorso anno”, hanno scritto gli analisti di Rabobank.

“L’impatto dell’interruzione delle catene di approvvigionamento mantiene i rischi elevati e potrebbe deludere gli investitori che si aspettano che la Fed decida di tagliare i tassi già a marzo”, ha avvertito Justin Onuekwusi, chief investment officer di St James’s Place Management. “In questi giorni siamo tutti diventati ossessionati dai prossimi dati, visto il loro impatto sul prezzo dei tagli dei tassi” e “quello sarebbe opportuno osservare è se ci siano segnali di debolezza a causa dei rischi geopolitici in Medio Oriente e del traffico marittimo nel Mar Rosso che non scorre più come prima”.

Resta in calo il Bitcoin mentre si attende la possibile approvazione dell’ETF sul Bitcoin spot, da molti visti come un momento storico per il settore. La principale delle cripto cede il 3% e resta ancorata a quota 45 mila.

“Un ETF su Bitcoin spot è uno dei modi più semplici per un investitore di ottenere esposizione a Bitcoin. E più facile che acquistarlo su uno scambio di criptovalute”, spiega Tom Lee di Fundstrat, per poi avvisare che la cripto rimane “iper volatile”, sia che si investa tramite un ETF o direttamente nella criptovaluta sottostante.

NVIDIA (+1%): TSMC, il maggior produttore di chip a contratto del mondo, ha battuto sia le aspettative di ricavi sia quelle del mercato per il quarto trimestre.

BlackRock (+0,30%): il più grande gestore di patrimoni al mondo ha annunciato oggi di aver abbassato la commissione sul suo fondo di scambio di Bitcoin spot proposto allo 0,25% dallo 0,30%.

P3 Health Partners (+8%): prevede ricavi del 2024 compresi tra 1,45 e 1,55 miliardi di dollari, al di sopra della stima di LSEG di 1,42 miliardi di dollari e superiori alla previsione di 1,2-1,25 miliardi per l'intero anno 2023.

Intuitive Surgical (+5%): prevede per il quarto trimestre ricavi di 1,93 miliardi di dollari, battendo le stime degli analisti di 1,87 miliardi di dollari (dati LSEG).

Energy Fuels (+2%): il Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti ha detto ieri di avere a disposizione circa 500 milioni di dollari di fondi provenienti dalla legge sulla riduzione dell'inflazione del 2022 per l'HALEU (combustibile di uranio ad alto dosaggio e basso arricchimento), sostenendo tutto il comparto azionario legato all’uranio.