Wall Street verso un’apertura debole. E’ tempo di trimestrali

Wall Street verso un’apertura debole. E’ tempo di trimestrali

Gli appuntamenti da segnare per questa settimana sono i dati sull’inflazione e le trimestrali delle grandi banche americane, attese a partire da giovedì.

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Dove eravamo rimasti

Nuova settimana anche a Wall Street, dopo i dati sul mercato del lavoro della scorsa settimana che avevano fatto aumentare le aspettative di una Federal Reserve molto aggressiva per frenare l’inflazione in vista della prossima riunione del FOMC prevista per il 27 luglio.

I tre maggiori indici di New York hanno chiuso la settimana in rialzo, con acquisti soprattutto sul Nasdaq (+4,6%), mentre il Dow Jones ha registrato un +0,8% e lo S%P 500 ha aggiunto l’1,9&, anche se da inizio anno ha sta cedendo di circa il 18%.

L’appuntamento clou ci sarà mercoledì alle 14:30 italiane, con i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti attesi vicini al 9%.

Tempo di trimestrali

Questa settimana sarà caratterizzata anche dall’avvio della stagione delle trimestrali e il calcio d’inizio verrà dato da Pepsi Co, attesa domani.

La storica azienda viene da sei trimestri consecutivi di utili in forte crescita e un record di redditività toccato nel quarto trimestre 2021, ma potrebbe segnare uno stop al suo trend positivo a causa del peggioramento dei dati macroeconomici, dagli ‘effervescenti’ prezzi di materie prime e dei costi di trasporto delle merci.

A fine settimana, invece, sarà il turno delle grandi banche americane come JP Morgan (giovedì 14), Wells Fargo (venerdì), Citigroup (venerdì) e Morgan Stanley (venerdì).

David Henry, analista di Reuters, prevede un secondo trimestre caratterizzato da forti cali per i bilanci delle grandi banche, a causa dell’aumento delle riserve per perdite sui crediti, in vista anche di una possibile recessione che prende il posto della ripresa economica.

“Sarà un trimestre difficile per il settore” bancario, ha dichiarato Jason Ware, chief investment officer di Albion Financial Group, che possiede azioni di JP Morgan e Morgan Stanley.

Future e superdollaro

Dopo il rimbalzo della scorsa settimana, oggi i future di Wall Street arretrano, con il contratto sul Nasdaq in flessione di un punto, quello sullo S&P 500 a -0,75% e il Dow Jones in flessione dello 0,60%, a circa mezz’ora dal suono della campanella.

Sempre invertita la curva dei rendimenti dei bond USA resta invertita, segno del permanere di timori di una recessione.

Vola ancora il superdollaro, stamattina ai massimi da 24 anni rispetto allo yen, mentre resta saldo sui record da 20 anni anche sull’euro, intorno a quota 1,0079, con la parità che si avvicina.

“Il dollaro si sta rafforzando su tutta la linea, ma il dollaro-yen sta guidando il movimento”, osserva Rodrigo Catril, strategist valutario di National Australia Bank.

Azionario e pre-market

Twitter (-6%): prosegue il crollo dopo la rinuncia di Elon Musk ad acquisire la società, con all’orizzonte una lunga serie di battaglie legali.

Alphabet (-0,70%): la proprietaria di Google ha offerto delle concessioni per evitare una potenziale causa antitrust negli USA contro la sua attività di tecnologia pubblicitaria, secondo indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal.

Uber Technologies (-3%): accusata dal Consorzio di Giornalisti Investigativi di aver usato sistemi molto aggressivi di lobbying per ottenere cambiamenti delle normative sui trasporti e sul trattamento fiscale. La società ha ammesso che in passato ha commesso degli errori, ma oggi le sue pratiche non hanno nulla a che vedere con il periodo al quale si riferisce il report.

Raccomandazioni analisti

Amazon. JP Morgan conferma il rating positivo tramite il suo analista Douglas Anmuth e ribadisce l'opportunità ‘buy’, con prezzo obiettivo ancora a 175 dollari.

Twitter. La ricerca di Wedbush conferma la raccomandazione e mantiene il giudizio ’neutral’, oltre a rivedere al ribasso il prezzo obiettivo, passato da 43 dollari a 30 USD.

AirBnb. Jefferies taglia il target price sul titolo a 140 dollari da 170 USD, citando una stima degli utili più bassa e una valutazione di pari livello.

ASML. Goldman Sachs è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’: il prezzo obiettivo rimane invariato a 940 dollari. In una nota di ricerca pubblicata da Mislav Matejka, JP Morgan consiglia il titolo con un ‘buy’.

Mattel. Goldman Sachs raccomanda il titolo rivalutando il rating da ‘neutral’ a ‘buy’, mentre il prezzo obiettivo è rivisto al ribasso da 30 USD a 31 dollari.

Domino’s Pizza. Deutsche Bank Securities è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’.

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