Warren Buffett rilancia su Occidental Petroleum

Warren Buffett rilancia su Occidental Petroleum

La società di proprietà dell’Oracolo di Omaha aumenta al 23,6% la propria quota detenuta nella società petrolifera USA, confermando le sue scelte nel settore energetico.

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Il nuovo shopping di Warren Buffett

Non è un momento d’oro per il petrolio ma per Warren Buffett sembra non essere un problema e, anzi, l’Oracolo di Omaha rilancia sul settore.

Dai dati depositati dalla SEC, infatti, la sua holding Berkshire Hathaway ha aumentato al 23,6% la propria quota detenuta in Occidental Petroleum dopo che tra il 23 e il 27 marzo ha acquistato oltre 3,66 milioni di titoli della società petrolifera.

L’acquisto è stato fatto ad un prezzo compreso tra 58,28 e 59,62 dollari, per un valore complessivo di 216 milioni di euro.

Come spesso accade, quello che Buffett tocca si trasforma in oro e la notizia delle sue nuove scelte hanno spinto il titolo Occidental Petroleum (ticker OXY), che nell’afterhours ha guadagnato l’1,34%, arrivando a 60,45 dollari per azione.

La scommessa

Buffett, dunque, sembra voler puntare forte sulla società con sede in Texas (Houston) impegnata nella produzione ed esplorazione di petrolio e gas sia negli USA che nel Medio Oriente.

La scommessa del guru della finanza era iniziata poco più di un anno fa a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e le azioni di Occidental Petroleum ha guadagnato oltre il 5% nell’ultimo anno.

Solo due settimane fa, tra il 13 e il 15 marzo, Berkshire Hathaway aveva sborsato circa 466,68 milioni di dollari per 7,9 milioni di azioni, mentre tra il 3 e il 7 marzo ne aveva pagati 354,51 milioni di dollari per 5,8 milioni di azioni, per un totale di 1,037 miliardi di dollari.

Inoltre, Berkshire detiene anche dei warrant d’acquisto pari a circa il 9% della società, per un valore di 5 miliardi di dollari, oltre a 10 miliardi di dollari di azioni privilegiate, dalle quali riceva 200 milioni di dollari di dividendi a trimestre.

Nel futuro, Buffett potrebbe puntare nuove ‘fiches’ su OXY, in quanto ad agosto aveva ricevuto l’autorizzazione da parte della Federal Energy Regulatory Commission USA per acquistare fino al 50% delle azioni ordinarie di Occidental, secondo indiscrezioni riportate dalla Reuters e molti analisti e investitori già ipotizzano che l’Oracolo, già azionista di maggioranza, potrebbe diventarne il proprietario.

Il calo del petrolio

Questa mattina, intanto, i prezzi del Brent e del WTI sono in leggero aumento, rispettivamente a 78 e 73 dollari, dopo un balzo arrivato ieri di circa il 4% a seguito della decisione della Turchia di smettere di pompare greggio dal Kurdistan (circa 450 mila barili/giorno) dopo che una decisione arbitrale aveva confermato la necessità del consenso dell’Iraq per spedire il petrolio.

Questa notizia si aggiungeva alle indicazioni di una ripresa della domanda cinese, vista in aumento del +6,2% nel 2023 (540 milioni di tonnellate) previsto dall’unità di ricerca della China National Petroleum,

“Gli investitori attivi nel mercato del petrolio sono diventati eccessivamente pessimisti riguardo alle prospettive”, scrive l’analista di Goldman Sachs Daan Struyven e il suo team in una nota di ricerca, che ha abbassato l’obiettivo di prezzo a 12 mesi a 94 dollari al barile invece di 100 dollari, ricordando che “storicamente, dopo eventi così spaventosi, il posizionamento e i prezzi si riprendono solo gradualmente”.

Opportunità?

Se il target di 94 dollari è ancora molto lontano rispetto alle quotazioni odierne, gli analisti di THP & Co. affermano che l’incertezza del settore energetico è un’opportunità, non un motivo di panico. La Cina potrebbe aggiungere un milione di barili al giorno alla domanda e l’India dovrebbe aumentare il consumo di 250mila barili quest’anno, quindi il prezzo potrebbe ricevere ulteriori sostegni.

Con l’Iran ancora ai margini e la produzione russa prevista in calo di mezzo milione di barili, i mercati petroliferi si restringeranno nel corso dell’anno.

Ora che il prezzo del petrolio è sceso al suo livello target, c’è una persona che certamente dovrebbe comprare petrolio: il presidente Joe Biden. Finora ha venduto più di 250 milioni di barili dalla Strategic Petroleum Reserve, che ha promesso di rifornire quando i prezzi scenderanno sotto i 70 dollari.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: OXY.US
Isin: US6745991058
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