WestPac preoccupa Wall Street. La BCE alza i tassi di 25 punti base

WestPac preoccupa Wall Street. La BCE alza i tassi di 25 punti base

Ancora nubi sul settore bancario dopo l’annuncio di una trattativa della banca regionale con potenziali partner e investitori per una possibile vendita, mentre la BCE segue la Federal Reserve in un'ulteriore stretta monetaria.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Timori a Wall Street

Nuove preoccupazioni per il settore bancario colpiscono Wall Street, con la ribalta tutta per Pacific Western Bank, in cerca di un compratore, un ‘deja vu’ dopo il recente caso First Republic Bank, mentre la Banca centrale europea alza di nuovo i tassi di interesse.

I future sul Dow Jones e quelli sullo S&P500 cedono lo 0,30% a circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni a New York, seguiti dai contratti sul Nasdaq, oggi piatti in attesa dei risultati di Apple che verranno diffusi stasera.

Continua la corsa dell’oro, ancora vicino ai suoi massimi storici a 2.049 dollari l’oncia, mentre il dollaro recupera torna in parità nei confronti dell’euro dopo le decisioni della BCE.

Ieri la riunione della Federal Reserve si era conclusa con un voto unanime a favore di un rialzo di 25 punti base, che ha portato il tasso sui fed funds a 5,25% (massimo da circa 16 anni), e con l’abolizione della forward guidance, segnando così il ciclo più aggressivo di rialzi degli ultimi 16 anni.

Banche e Fed

Oggi l’attenzione di Wall Street è tutta puntata sul crollo di PacWest, arrivato dopo l’annuncio di una trattativa con potenziali partner e investitori per una possibile vendita, alimentando i timori del mercato per un peggioramento della crisi bancaria e trascinando con sé anche altri titoli del settore.

A farne le spese sono soprattutto Western Alliance Bancorp (-13%), Zion Bancorporation (-10%), KeyCorp (-6%), Valley National Bancorp (-4%) e Comerica (-6%), tutte in difficoltà prima dell’apertura di Wall Street.

Il problema resta “l’aumento delle preoccupazioni che la crisi bancaria possa prendere un'altra piega, mentre si diffondono i timori per la fuga dei depositi e la mancanza di diversificazione degli asset tra gli istituti di credito più piccoli”, secondo Susannah Streeter, responsabile del settore monetario e dei mercati di Hargreaves Lansdown.

Eppure ieri il presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, ha ribadito che il sistema bancario rimane resistente nonostante le “tensioni” di marzo, dopo che la banca centrale ha aumentato i tassi di 25 punti base e ha segnalato che è in programma una pausa nel ciclo di inasprimento.

“Molti investitori pensavano che il calo dell'inflazione sarebbe stato il motivo principale per cui la Fed avrebbe cambiato rotta. Ora non è più così”, evidenzia Russ Mould, direttore investimenti di AJ Bell, e “nelle circostanze attuali, è più probabile che la Fed metta in pausa i rialzi dei tassi perché gli Stati Uniti si trovano di fronte alla prospettiva di una recessione e alla luce di un numero maggiore di banche in difficoltà, pertanto, non è un motivo per festeggiare per il mercato”.

Rischi per l’azionario

La decisione della Fed di ieri “era ampiamente attesa”, secondo Tina Teng, analista di mercato presso CMC Markets, ad Auckland, “quindi non ha rappresentato uno shock per i mercati finanziari”.

Tuttavia, prosegue l’esperta, “ritengo che l’intera situazione economica non sia positiva, in particolare la recente crisi bancaria delle banche regionali e l’acquisizione da parte delle grandi banche delle banche più piccole. Non è un buon segno e i rischi si stanno estendendo al sistema bancario in generale, il che preoccupa gli investitori”.

Di rischio per le azioni “chiaramente sottovalutati” parla Jason Draho, responsabile dell'asset allocation per le Americhe di UBS Global Wealth Management.

Nonostante questo, Draho ritiene che gli investitori “abbiano già alleggerito le azioni in vista di una recessione, lasciando in disparte un mucchio di denaro che potrebbe tornare sui mercati azionari”.

Decisioni BCE

Oggi, intanto, la Banca centrale europea ha deciso un altro rialzo dei tassi, il settimo per l’istituto europeo, aumentando di 25 punti base il suo costo del credito.

Pertanto, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno portati rispettivamente al 3,75%, al 4,00% e al 3,25%, con effetto dal 10 maggio 2023.

Alla base della decisione ci sono sempre i livelli dei prezzi nella zona euro, e, nonostante “l’inflazione complessiva sia diminuita negli ultimi mesi, le pressioni di fondo sui prezzi rimangono forti” spiega il comunicato stampa della BCE, mentre “le future decisioni del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi di policy siano portati a livelli sufficientemente restrittivi per ottenere un tempestivo ritorno dell’inflazione all'obiettivo di medio termine del 2% e che siano mantenuti a tali livelli per tutto il tempo necessario”.

A questo punto, l’attenzione sarà tutta per la conferenza stampa della Presidente Christine Lagarde, al via alle ore 14:45.

Notizie societarie e pre-market USA

PacWest Bancorp (-38%): ha annunciato colloqui con potenziali partner e investitori sulle opzioni strategiche, alimentando i timori del mercato per un peggioramento della crisi bancaria.

Moderna (-0,50%): fatturato superiore alle attese di 1,9 miliardi di dollari per il suo vaccino COVID-19 nel primo trimestre e utile di 19 centesimi per azione, rispetto alle attese degli analisti per una perdita di 1,77 dollari per azione.

First Horizon (-46%): annullato l’accordo con Toronto-Dominion Bank da 13,4 miliardi di dollari a causa della mancanza di chiarezza circa i tempi delle approvazioni regolamentari.

Regeneron Pharmaceuticals (-4%): vendite nel primo trimestre del suo farmaco di successo per gli occhi Eylea pari a 2,28 miliardi di dollari, mancando le stime degli analisti di 2,43 miliardi di dollari (dati Refinitiv), anche se il fatturato totale di 3,16 miliardi di dollari ha battuto le aspettative di 3 miliardi di dollari nel trimestre, grazie alle maggiori vendite del suo farmaco antinfiammatorio Dupixent.

SP Plus Corp (+1%): utile trimestrale rettificato di 58 centesimi per azione per il trimestre conclusosi a marzo, quando l’aspettativa media di quattro analisti per il trimestre era di 53 centesimi per azione.

Arconic Corp (+26%): potrebbe essere acquistata dalla società di private equity Apollo Global Management per 30 dollari per azione (22 dollari la chiusura di ieri) o circa 3 miliardi di dollari (fonti Wall Street Journal).

Raccomandazioni analisti

Apple

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 180 dollari.

Uber Technologies

Deutsche Bank Securities: ‘buy’ e target price alzato 44 USD a 46 dollari.

Goldman Sachs: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato da 47 USD a 48 dollari.

Advanced Micro Devices

Morgan Stanley: ‘buy’ e target price ridotto da 102 USD a 97 dollari.

T-Mobile US

Deutsche Bank Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo diminuito da 192 USD a 185 dollari.

Marriott International

Deutsche Bank Securities: ‘neutral’ e target price incrementato da 168 USD a 177 dollari.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it