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Stocastico, Bande di Bollinger e Supertrend, come utilizzarli

Gli indicatori che andremo a utilizzare per l'operatività sono lo Stocastico, le Bande di Bollinger e il Supertrend: Lo stocastico è calcolato su 250 periodi (o giorni), le bande di bollinger su 20 periodi, il supertrend su 10 periodi con 2 deviazioni standard.

Lo stocastico è un ottimo oscillatore perché permette di comprendere dove si trovano i prezzi rispetto agli ultimi n periodi. Per spiegare meglio questo concetto, lo stocastico si compone di diverse linee, le più importanti sono 0 e 100: più lo stocastico si trova nelle vicinanze di 100 e più i prezzi sono ai massimi degli ultimi n periodi; più lo stocastico si trova nelle vicinanze di 0 e più i prezzi sono ai minimi degli ultimi n periodi. Inoltre, questo indicatore è composto da due linee: %K (nero, sul grafico) e %D (rosso, sul grafico), si tratta di medie mobili semplici. L'operatività con lo stocastico è la seguente:

Si individuano 5 livelli sul grafico: 15, 30, 50, 70 e 85, per cui per un'operatività long lo stocastico deve trovarsi prima sotto il livello di 15 e successivamente deve superare sia 15 che 30. Quando supera 30, si entra long.

Si può avere una conferma di tale indicazione long anche quando, congiuntamente a quanto appena detto, la linea %K incrocia dal basso verso l'alto la linea %D e la supera.

Lo stop loss lo si inserisce sul minimo della candela che precede l'ingresso.

Il target price corrisponde alla linea 70 dello stocastico. Quando lo si raggiunge, si chiude la posizione, in genere per metà e per l'altra metà la si lascia correre impiegando il supertrend per capire come gestirla.

Le bande di Bollinger sono un indicatore interessante: contengono il 95% dei prezzi e quando le quotazioni fuoriescono da queste bande si creano delle situazioni di eccesso, di anormalità, che possono generare delle strategie operative. Le bande sono tre: una banda inferiore, una banda mediana e una banda superiore. L'operatività con le bande di Bollinger è la seguente.

Volendo comprare il titolo, bisogna individuare una situazione di ingresso long. Come? Si va a individuare quella che chiamiamo candela di setup/eccesso, ossia la candela che fuoriesce dalla banda inferiore per più di metà corpo. Nel momento in cui una candela successiva (limite di 3 candele successive) a quella di eccesso supera il suo massimo, si entra Long se si è intraday, altrimenti, se si vuole essere più prudenti. si aspetta la chiusura e si va long il giorno successivo. Lo Stop Loss lo si inserisce sul minimo della candela che precede l'ingresso.

Il primo Target corrisponde alla banda mediana (tratteggiata), il secondo target sulla banda superiore.

Il supertrend è un oscillatore molto utile a gestire una posizione quando è stato raggiunto il target e la si vuole lasciar correre (inserendo ad esempio uno Stop Profit), ma è utile anche per capire, combinando altri strumenti, come entrare in posizione. Ma che uso ne facciamo noi?

Quando i prezzi si trovano sopra il supertrend, questo è verde e il trend è rialzista; quando i prezzi si trovano sotto il supertrend, esso è rosso e indica una potenziale inversione di tendenza (ribassista).

Questo indicatore è costruito su un periodo di 20 giorni, con un moltiplicatore 3. Spesso, però, il supertrend così costruito potrebbe dare dei falsi segnali di ingresso (linea verde) facendo credere che la tendenza sia rialzista. In questi casi, si usa affiancarlo a un supertrend costruito con un moltiplicatore 2, che fornisce maggior precisione.

Quando entrare in posizione

Vediamo adesso la nostra operatività sul titolo combinando tutti gli indicatori e oscillatori.

Come abbiamo detto in precedenza, si va Long quando %K (nero) incrocia dal basso verso l'alto %D (rossa) e quando %K supera la linea del 30.

Questo è avvenuto il 10 marzo, fornendo un segnale di ingresso Long, che si può seguire con un'operatività intraday nel momento in cui viene rotto al rialzo questo livello soglia, oppure possiamo aprire la posizione il giorno successivo al segnale aspettando la chiusura di giornata, in genere con un ordine stop buy.

Si tratta di un ordine di acquisto che si attiva al raggiungimento di un determinato livello di prezzo, che potremmo dire come corrispondente al prezzo di chiusura di giornata (al 10 marzo la chiusura è stata a 16,80 per cui stop buy a 17 per dare un po' di tolleranza ed evitare possibili rimbalzi).

Come fissare i livelli di stop loss e take profit? Dipende dal tipo di operatività che si vuole implementare. Per un'operatività di breve, si inserisce lo Stop Loss sul minimo della candela precedente l'ingresso; il Target lo si inserisce rispettando una logica rischio rendimento 1:1 o 1:2 (prendendo la distanza tra punto di ingresso e stop loss e proiettandola, una o due volte a seconda del proprio profilo rischio/rendimento, al rialzo dal punto di ingresso long).

Nel caso dello stocastico, il target è rappresentato dalla linea del 70 (rossa, in basso sul grafico). Per un'operatività un po' più ampia, si può pensare di allargare i livelli di stop loss e take profit, per esempio, inserendo lo stop loss sul minimo della candela del 7 marzo (per intenderci, quella in figura col minimo più basso, due grandi shadow e un corpo piccolo).

Prendendo in esame le bande di bollinger, queste addirittura forniscono un segnale di ingresso long un giorno prima rispetto a quanto indicato dallo stocastico. Vediamo come.

Qui, saremmo potuti entrare in posizione il 9 marzo (rispetto al 10 secondo lo stocastico), partecipando quindi a una maggiore esposizione al rialzo del titolo.

Abbiamo la candela di setup (cerchiata in rosso), che esce per più di metà corpo dalla banda inferiore. Si può andare long sul titolo alla rottura del massimo della candela di setup se si è intraday, oppure si aspetta la chiusura di giornata e si entra il giorno successivo se si ha un profilo più prudente. Lo stop loss lo si inserisce sul minimo della candela che precede l'ingresso e il take profit corrisponde alla banda mediana (linea tratteggiata).

L'analisi tecnica, in questo caso, è riuscita ad anticipare il trend del titolo che oggi è visto ancora più al rialzo a seguito dei risultati.

Impiegando l'analisi tecnica, si sarebbe potuti entrare in posizione qualche giorno prima, ma andando alla cieca sui risultati pubblicati stamattina, recuperando rispetto a oggi un +5% se fossimo entrati con l'impiego delle bande di Bollinger e un +4,8% con l'aiuto dello stocastico.

Sul livello di prezzo corrispondente a 17,47 euro si trova un'importante resistenza che è stata rotta al rialzo e crediamo che il titolo possa riprendere la sua corsa dopo un periodo di incertezza e volatilità, come dimostrano anche le precedenti candele.

Per un'operatività multiday inseriamo uno stop loss a 15,3 euro, corrispondente al minimo della candela del 7 marzo.

Take profit a 18,37.

Una volta raggiunto il target, si chiude per metà la posizione e per l'altra metà la lasciamo correre spostando lo stop loss al punto di ingresso (stop profit), cosicché nell'eventualità il titolo non salisse come speravamo, per la seconda metà della posizione, la chiudiamo in pari e non in perdita.

Noi siamo entrati in posizione all'apertura dell'11 marzo a 16,835 euro perché abbiamo preferito accostare analisi tecnica e fondamentale insieme attendendo la pubblicazione dei risultati di bilancio, molto buoni.

Come gestire la posizione

Una volta raggiunti il target, si chiude per metà la posizione e per l'altra metà la si lascia correre, inserendo uno stop profit corrispondente al livello di prezzo del punto di ingresso long e utilizzando l'indicatore supertrend. In questo caso, avendo aperto una posizione long e non avendo raggiunto il target, non possiamo parlare di gestire una posizione col supertrend ma per l'operatività con questo indicatore vi rimandiamo al paragrafo precedente.

Quando uscire dalla posizione

Ma quando chiudere la posizione? La risposta in realtà è molto semplice: quando viene raggiunto il target (guardare il primo paragrafo per capirne la funzionalità).

Una volta raggiunto, o guardando lo stocastico o le bande di bollinger, chiudiamo per metà la posizione e per l'altra metà la lasciamo correre sperando che il titolo possa ancora godere di un rialzo.

Mettiamo il turbo alla strategia

Stamattina nella nostra rubrica turbo segnali siamo andati Long su Generali con una leva del 5,74 ovvero abbiamo moltiplicato la buona performance del titolo +2% dall'apertura x la leva di 5,74 volte.

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