Asml: risultati molto forti

I risultati di Asml mettono in luce un business che rimane forte, con un portafoglio ordini di oltre 38,9 miliardi di euro.
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Asml ha riportato il 19 aprile i risultati del primo trimestre 2023 con ricavi in rialzo del 91% a Eur 6,75 miliardi, sopra il consensus fermo a Eur 6,3 miliardi. Gli utili per azione a Eur 4,95 sono superiori al consensus di Eur 4,15 e quasi 3 volte gli utili del primo trimestre 2022 di Eur 1,73 (+286% su base annua).
Margini lordi a 50,6%, profitti netti di Eur 2 miliardi.
Gli ordini del trimestre sono stati pari a Eur 3,8 miliardi, di cui Eur 1,6 miliardi sono per macchinari EUV.
Per il trimestre in corso la società si aspetta ricavi compresi tra Eur 6,5 e 6,7 miliardi, margini lordi del 50/51%, costi per ricerca&sviluppo a circa Eur 990 milioni, costi e generali/amministrativi/di vendita di Eur 275 milioni.
Il management ha confermato la guidance per l'anno in corso, aspettandosi una crescita dei ricavi oltre il 25%.
Risultati sotto la lente
Il giorno della pubblicazione della trimestrale il titolo ASML ha registrato un calo, probabilmente sulla scia di commenti negativi ai risultati, che lasciavano presagire segnali di cautela da parte di Asml, se non addirittura allarme dai produttori di chip.
Facciamo un po' di chiarezza.
DOMANDA ANCORA SUPERIORE ALL'OFFERTA
Il direttore finanziario Roger Dassen ha dichiarato che "alcuni dei principali clienti stanno posticipando la tempistica della domanda, mentre vediamo anche altri clienti assorbire questo cambiamento della domanda”. Per quanto riguarda i produttori di chip di memoria, “stiamo assistendo a una riduzione degli investimenti (capex) e osserviamo questo comportamento anche in alcuni segmenti dei produttori di chip logici".
Nonostante ciò, “la domanda complessiva supera ancora la nostra capacità per quest'anno e attualmente abbiamo un portafoglio ordini di oltre 38,9 miliardi di euro”, ha affermato l'ad Peter Wennink.
CINA
Per quanto riguarda la Cina Dassen ha affermato che le vendite del primo trimestre sono calate molto ma sulla base del portafoglio ordini si aspetta una ripresa nei prossimi trimestri.
Ricordiamo che in Cina Asml non vende macchinari Euv, ma solo quelli di vecchia generazione "Duv". L'8 marzo il governo dei Paesi Bassi ha annunciato che imporrà restrizioni sulle esportazioni verso la Cina di tecnologia per l’industria dei semiconduttori, che potenzialmente possono servire anche per applicazioni militari. La decisione è avvenuta dopo le forti pressioni da parte del governo americano: non concordiamo con chi sostiene che il business cinese di Asml sia destinato a sparire. In questo trimestre la Cina ha rappresentato solo l'8% delle vendite, ma sul portafoglio ordini pesa per il 20%; sono macchinari Duv per produrre chip di vecchia generazione che continuano ad essere necessari per varie applicazioni.
Quando si arriverà a vendere solo i macchinari Euv di ultima generazione, il governo olandese potrà allinearsi ancora di più con il volere di quello americano.
SETTORE CHIP DI MEMORIA
La debolezza del settore memorie era ben nota. Come sempre accade quando i prezzi dei memory chip scendono molto perché la domanda è molto inferiore all'offerta e i produttori riducono la produzione per tornare a una situazione di equilibrio.
Un atteggiamento di cautela da parte di alcuni clienti è comprensibile in questa fase ma ricordiamo che si tratta solo di posticipare gli acquisti dei macchinari di Asml, poiché tutti i produttori di semiconduttori sono "obbligati" a comprare i suoi apparati di ultima generazione (Euv) per essere competitivi con chip sempre più piccoli, potenti ed efficienti dal punto di vista del consumo energetico.
In questa fase si tratta quindi di "aggiustamenti” degli ordini, ma la domanda nel corso del tempo rimane immutata.
EUROPEAN CHIP ACT
Asml è la principale beneficiaria dell'European Chip Act appena approvato: 43 miliardi di euro di finanziamenti per aumentare la produzione di semiconduttori in Europa: si mira ad avere una quota del mercato globale pari al 20% rispetto al 9% attuale.
Tutto ciò conferma ulteriormente la nostra tesi di investimento molto positiva sull'azione: la società continua a fare benissimo anche in una fase del ciclo non facile.
Valutazione e prezzo obiettivo
Reiteriamo il nostro prezzo obiettivo di Eur 700.
A questi livelli il titolo tratta a 30 volte gli utili previsti per il 2023, 25 volte sul 2024, 1% dividend yield, 5% Free Cash Flow Yield.
La società continua ad eseguire il suo piano di riacquisto di azioni proprie annunciato a novembre 2022 valido fino al 2025 pari a Eur 12 miliardi (circa 5% della capitalizzazione di mercato).
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