Banco BPM ai massimi dal 2016 con rumor sul risiko bancario

Indiscrezioni di stampa rilanciano il ruolo della banca guidata da Giuseppe Castagna in future operazione di M&A del settore in Italia, con uno scenario che vedrebbe coinvolta anche Unicredit dopo le ultime mosse di Fondazione CRT.

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La corsa di Banco BPM

Titolo Banco BPM ancora protagonista a Piazza Affari, con i rumor diffusi dai media che continuano a sostenere futuri scenari da M&A nel settore bancario italiano.

Questa mattina le azioni BAMI guadagnano il 2,70% nelle prime due ore di scambi, toccando un massimo di 5,648 euro, sui livelli che non toccava dal marzo 2016.

Da inizio anno la performance della banca guidata da Giuseppe Castagna vede una crescita del 17%, nettamente superiore rispetto al +7,6% del FTSE MIB.

I rumor sul risiko bancario

Indiscrezioni pubblicate nel weekend da Il Corriere della Sera collegano le mosse di Fondazione CRT, uscita da Banco Banco BPM per entrare in Assicurazioni Generali, in relazione ad un’eventuale aggregazione della banca guidata da Giuseppe Castagna con Unicredit.

Le scelte della fondazione sarebbero anche sotto la lente della Consob, scrive Il Sole 24 Ore, visti i movimenti in borsa dei titoli bancari alla luce della speculazione innescata dalle ipotesi di una possibile operazione Unicredit-Generali tramite Mediobanca.

La scorsa seduta, infatti, si era conclusa con un balzo del 5,2% per Mediobanca, trascinando con sé Generali (+3,2%) e Banca Generali (+2,7%). Altri target sono considerati Banco Bpm (+5,4%) Bper e Mps (entrambe +2,2%), la Popolare di Sondrio (+3,6%).

Lo scenario, già circolato nel 2021 e rilanciato da Il Foglio, resta difficile e Deutsche Bank lo ritiene “poco probabile per più di una ragione”.

BofA sceglie BPM

Venerdì scorso Bank of America ha promosso a ‘buy’ il giudizio su Banco BPM dal precedente ‘hold’, alzando il target price da 5,50 a 7 euro, inserendolo nella propria lista ‘Europe list 1’, ovvero tra le top pick delle banche europee, grazie al dividend yield tra i più alti d’Europa.

Secondo gli analisti della banca americana, Banco BPM risulta l’istituto con il miglior posizionamento per poter beneficiare di un possibile M&A del settore grazie alla sua presenza nelle ricche regioni settentrionali dell’Italia, ed eventuali operazioni con altre banche potrebbero aggiungere valore al titolo sia in uno scenario di acquirente che di target.

Inoltre, continuano da BofA, il prezzo è sottovalutato in termini di capacità di generazione di capitale e di distribuzione. “Banco Bpm è la banca con il più alto cash yield della nostra copertura europea, pari al 18% entro fine anno; trattando con un P/E di 5,5x è tra i titoli meno amati in Italia”.

Pertanto, da BofA alzano le loro stime sulla distribuzione di capitale per allinearle al target di 4 miliardi indicato dal management della banca nel piano al 2026, includendo un payout di circa il 67% per tutti i dividendi tra 2024 e 2026 (yield 18%). Inoltre, le stime sull’utile netto sono aumentate del 12%, ponendosi del 9% sopra le attese del consenso per il 2024.

Il consenso Bloomberg aggiornato registra sul titolo BAMI 10 ‘buy’, 5 ‘neutral’ e 2 ‘sell’, con target medio di 6,13 euro.

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Codice: BAMI.MI
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