Big bank ancora protagoniste a Wall Street

Le grandi banche statunitense restano anche oggi sotto i riflettori della Borsa di New York, ma il sentiment prima dell’apertura resta incerto anche per i timori per la guerra commerciale.
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Wall Street oggi
Andamento alternato oggi per i future sui principali indici di Wall Street, in una giornata che vede le trimestrali delle grandi banche statunitense ancora protagonista dopo i numeri diffusi ieri da alcuni dei principali istituti del Paese.
I contratti sul Dow Jones guadagnano lo 0,20% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali della Borsa di New York, mentre quelli sullo S&P500 scambiano intorno la parità e quelli sul Nasdaq cedono lo 0,20%.
Il dollaro resta fermo nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD scambia a 1,16, mentre il Bitcoin guadagna l’1% e torna a 118 mila dollari dopo il calo di ieri.
Sul fronte delle materie prime, l’oro guadagna leggermente, portandosi a 3.343 dollari l’oncia (future), e i prezzi del petrolio cedono l’1%: Brent a 67,97 dollari e il greggio WTI scambia a 65,69 dollari al barile.
Le trimestrali delle big bank
Dopo i numeri di ieri di JP Morgan, Wells Fargo e Citigroup, la stagione delle trimestrali di Wall Street proseguiva oggi con Goldman Sachs, Morgan Stanley e Bank of America.
Gli utili di Goldman Sachs sono aumentati del 22% nel secondo trimestre, grazie alle turbolenze dei mercati che hanno portato i ricavi da negoziazione di titoli azionari a un livello record e alla ripresa dell'attività di dealmaking che ha favorito l'investment banking.
Turbolenze che hanno fatto crescere i desk di trading di Wall Street: i ricavi da trading di Goldman nel settore azionario sono saliti del 36% a 4,3 miliardi di dollari, mentre il ricavi fisso, le valute e le commodity hanno raccolto 3,47 miliardi di dollari, il 9% in più rispetto a un anno fa.
Anche i numeri di Bank of America hanno beneficiato delle maggiori entrate da trading, mentre i suoi ricavi da interessi sono aumentati per il quarto trimestre consecutivo.
I ricavi delle vendite e del trading sono saliti del 15% a 5,4 miliardi di dollari nel trimestre, il 13° trimestre consecutivo di crescita dei ricavi su base annua. Nell'ambito della negoziazione, i ricavi da azioni sono aumentati del 10%, mentre quelli da ricavi fisso, valute e materie prime (FICC) sono aumentati del 16% nel trimestre.
Stessa ‘musica’ per Morgan Stanley: il suo utile è aumentato grazie alla volatilità del mercato che ha sostenuto il suo trading desk. Il fatturato ha raggiunto i 16,8 miliardi di dollari nel secondo trimestre, superando i 15 miliardi dell'anno precedente.
Dazi e inflazione
L’amministrazione USA ha siglato un accordo con l’Indonesia e prosegue le trattative con il suo principale partner commerciale, l’Unione europea. Da Berlino, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha fatto sapere che Washington non dovrebbe sottovalutare la volontà di Bruxelles di rispondere alla minaccia di dazi del 30%.
La vicenda dei dazi continua a sostenere le previsioni di un nuovo aumento dei prezzi, già mostrata dai dati di ieri dell’IPC di giugno, anche se inferiore alle previsioni. L’aumento è stato il più rapido su base annua da febbraio, con i segnali di un'inflazione trainata dai dazi che iniziano a emergere dai dati.
"Lo shock inflazionistico dovuto ai dazi inizia a farsi sentire", sottolinea Robin Brooks, senior fellow della Brookings Institution ed ex capo stratega valutario di Goldman Sachs, secondo il quale “questo effetto continuerà ad aumentare di intensità con l'esaurimento delle scorte pre-dazi".
Tutto questo ha portato ad ulteriori speculazioni sul fatto che la Fed manterrà i tassi fermi non solo questo mese – un risultato che sembra praticamente garantito a questo punto – ma anche a settembre, nonostante Trump spinga furiosamente per i tagli.
Secondo il CME Group, le scommesse su un taglio a settembre sono quasi al 50%, con le scommesse su un mantenimento in forte crescita nell'ultimo mese.
Oggi, però, i dati in agenda sui prezzi alla produzione del mese scorso, hanno registrato un raffreddamento: su base mensile hanno azzerato gli aumenti rispetto ad un +0,2% previsto e al +0,3% precedente, mentre annualmente sono cresciuti del 2,3%, meno del 2,5% previsto e del 2,7% di maggio.
Notizie societarie e pre market USA
Goldman Sachs (+1%): utile complessivo a 3,7 miliardi di dollari, o 10,91 dollari per azione, per i tre mesi conclusi il 30 giugno, superiori ai 3,04 miliardi, o 8,62 dollari per azione, dell'anno precedente.
Bank of America (+2%): utile nel secondo trimestre pari a 89 centesimi per azione, oltre le attese medie degli analisti di 86 centesimi (dati LSEG).
Morgan Stanley (-0,10%): utile netto di 3,5 miliardi di dollari nel secondo trimestre, pari a 2,13 dollari per azione, superiore ai 3,1 miliardi, pari a 1,82 dollari per azione, dell'anno precedente.
Ford (-0,70%): sta richiamando 694.271 SUV crossover negli Stati Uniti a causa di un problema di perdita di carburante che potrebbe aumentare il rischio di incendio.
Johnson & Johnson (+1%): profitto adj. per il secondo trimestre pari a 2,77 dollari per azione, superiore alle attese degli analisti di 2,68 dollari (dati LSEG).
Venture Global (+2%): fornirà 2 milioni di tonnellate all'anno (MTPA) di gas naturale liquefatto (LNG) dal suo progetto Calcasieu Pass 2 (CP2) a Eni per 20 anni.
Raccomandazioni analisti
Nvidia
Stifel Nicolaus: buy e prezzo obiettivo alzato da 180 a 202 dollari.
Meta
Jefferies: buy e target price incrementato da 790 a 845 dollari.
Alphabet
Jefferies: buy e prezzo obiettivo confermato a 210 dollari.
Amazon
Jefferies: buy e target price aumentato da 255 a 265 dollari.
JP Morgan
Piper Sandler: buy e prezzo obiettivo alzato da 295 a 320 dollari.
Stifel Nicolaus: buy e target price incrementato da 262 a 318 dollari.
Citigroup
Wells Fargo Securities: buy e prezzo obiettivo salito da 110 a 115 dollari.
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