Borse in assestamento dopo il rally, Powell a muso duro sull’inflazione

Il Dax di Francoforte dovrebbe aprire piatto, i future di Wall Street sono in lieve calo. In Asia, scende meno del previsto il Pil del Giappone. Eni apre il conto in rubli per pagare il gas. Saipem, via libera dei soci all’aumento di capitale.
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Quel che in tanti a Wall Street considerano solo un rimbalzo del gatto morto, o un rally dal fiato corto, si è trasformato ieri in un guadagno solido. L’indice Nasdaq ha chiuso in rialzo del 2,8%, in accelerazione rispetto ai livelli di avvio seduta. L’S&P500 è salito del 2%. Nonostante il recupero di venerdì e di ieri, comprare Wall Street ai multipli attuali è molto più conveniente di sei mesi fa, il PE dell’S&P500 è intorno a 17 volte, da 22 di fine 2021. Siamo di poco sotto la media storica degli ultimi cinque anni, una situazione che Mike Wilson, capo degli investimenti in azioni USA di Morgan Stanley, potrebbe favorire il rimbalzo di breve in atto. Lo strategist non pensa che i prezzi di oggi siano un’occasione d’acquisto in quanto si aspetta di vedere il benchmark intorno a 3.900 punti a 12 mesi, circa cento punti in meno del prezzo di ieri. Questo è il caso base, ma nel corso dell’anno si potrebbe arrivare in prossimità di quota 3.500 punti, circa il 14-15% sotto i livelli attuali. Alla fine del 2021, con l’S&P500 intorno a 4.700 punti, Wilson aveva come target a dodici mesi, 4.400 punti. In Asia Pacifico, le riaperture in corso in Cina non portano granché sollievo all’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen, in calo dello 0,6%. Seduta di assestamento all’ingiù per l’Hang Seng di Hong Kong, dopo tre sedute di rialzi importanti. I future di Wall Street sono in lieve calo, piatto il future del Dax di Francoforte.
Giappone
Nel primo trimestre del 2022, un periodo di quasi emergenza Covid, il Pil si è ridotto dello 0,2%, la spesa per consumi ha evidenziato un calo dello 0,5%, gli investimenti aziendali dell'analoga misura, con il ridimensionamento delle esportazioni che hanno eroso quasi mezzo punto percentuale del Pil, malgrado la progressiva svalutazione dello yen, attualmente ai minimi in 20 anni sul dollaro. Il consensus era -0,4%.
Inflazione: avanti tutta in Usa e in Europa
L'inflazione e' troppo alta e “con il senno di poi la Fed probabilmente avrebbe dovuto alzare i tassi di interesse prima". Lo ha detto ieri sera il presidente della Fed, Jerome Powell, sottolineando che la banca centrale non esitera' a continuare ad alzare i tassi fino a quando l'inflazione non sara’ chiaramente in calo. Nel suo intervento ad un evento del Wall Street Journal, Powell ha parlato della necessità di rallentare la crescita, unico modo per arrivare all'atterraggio morbido dell'economia. Far scendere l'inflazione non sara' indolore ma "dobbiamo raggiungere la stabilita' dei prezzi" che e' il "fondamento" dell’economia. Il governatore della banca centrale dell’Olanda, Klaus Knot, ieri ha parlato in modo esplicito della possibilità di un aumento dei tassi di mezzo punto percentuale. Il mercato si aspetta da luglio a fine anno quattro rialzi dei tassi da parte della BCE.
Il buono del Tesoro degli Stati Uniti si è avvicinato a quota 3% di rendimento, ma poi è tornato indietro, stamattina è al 2,97%. Forti movimenti delle obbligazioni anche in Europa, il Bund è sceso, il suo rendimento è salito 1,04%. L’euro, rinvigorito dalle affermazioni di Knot, ha guadagnato l’1%.
Spread
Dopo due consigli dei ministri e 15 giorni di gestazione il decreto Aiuti è arrivato ieri sera alla Gazzetta Ufficiale: la spesa per quest’anno cresce ed arriva a 16,7 miliardi, 12,96 per le misure di aiuto e il resto per lo sblocco dei fondi Mef congelati a marzo per il primo dell’ultima serie dei decreti energia. Il conto è cresciuto prima di tutto per la pressione all’allargamento di diverse misure di aiuto, a partire dal bonus da 200 euro che nel secondo consiglio dei ministri è stato esteso ai titolari di reddito di cittadinanza e ai lavoratori stagionali, in tutto 31,7 milioni di cittadini. E questo lavorìo ha imposto vari supplementi d’indagine alla ricerca delle coperture. Oltre 9 miliardi arrivano dagli spazi fiscali messi a disposizione dal Def con la differenza fra il deficit tendenziale al 5,1% del Pil e il programmatico mantenuto al 5,6%; dal contributo straordinario sugli extraprofitti arrivano 6,5 miliardi grazie all’aumento dell’aliquota al 25%, un miliardo (più altri 5 nel 2023-25) è ricavato dal Fondo di sviluppo e coesione e 500 milioni sono stati trovati cancellando il fondo per l’autotrasporto creato nel decreto di marzo e oggi sostituito dal credito d’imposta.
Energia e difesa in Europa
La Commissione europea presenterà oggi un ampio pacchetto di proposte che deve servire ad azzerare la dipendenza energetica dell’Unione europea nei confronti della Russia. La strategia REPowerEU si baserà sul risparmio energetico, la diversificazione nell’approvvigionamento, e un'accelerazione della transizione verde. Su tutt’altro fronte, la difesa, Bruxelles presenterà sempre oggi anche nuove iniziative per promuovere l’industria europea. IlSole24Ore riporta che gli investimenti previsti ammontano a circa 210 miliardi di euro.
Petrolio
Brent in rialzo dell’1% anche a seguito delle indicazioni sull’andamento delle scorte di benzina negli Stati Uniti, secondo l’API, la scorsa settimana si è registrato un calo di quasi cinque milioni di barili. Intanto la Libia è rimpiombata nel caos politico-militare. Fatih Bashagha, il primo ministro nominato lo scorso 10 febbraio dal Parlamento di Tobruk in opposizione al governo di unità nazionale, riconosciuto (ancora) dall’Onu, di Abdul Hamid Dbeibah, nelle prime ore del mattino di ieri è giunto nella capitale per prendere fisicamente possesso della poltrona di capo del governo, ma sono esplosi immediatamente scontri tra fazioni rivali, e ha dovuto abbandonare la capitale per evitare il peggio
Tra i titoli a Piazza Affari segnaliamo
Telecom Italia. Le sinergie della fusione con Open Fiber sono tra 4,5 e 5 miliardi, lo riporta IlSole24Ore. La nuova quantificazione è il frutto di un lavoro svolto da consulenti privati.
Eni ha avviato in via cautelativa le procedure per l'apertura presso Gazprom Bank di due conti correnti, uno in euro e uno in rubli, ma respinge in ogni caso la "pretesa unilaterale" di modifica dei contratti in essere avanzata in coerenza con le disposizioni per il pagamento del gas disposte dalla Russia
Saipem. L'assemblea ha attribuito al cda la delega per l'aumento di capitale da 2 miliardi. L’operazione prevede anche il raggruppamento delle azioni ordinarie e delle azioni di risparmio nel limite di una nuova azione ordinaria ogni massime 20 azioni ordinarie esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni massime 20 azioni di risparmio esistenti’. Saipem prevede che l'aumento di capitale possa essere realizzato entro la fine dell'anno. Eni e Cdp 'si sono irrevocabilmente impegnati a sottoscrivere tutte le azioni ordinarie di nuova emissione proporzionalmente spettanti alla partecipazione complessivamente detenuta in Saipem, pari al 43% del capitale sociale ordinario'. L'aumento sara' curato da Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank, Hsbc, Intesa Sanpaolo e UniCredit come joint global coordinator e joint bookrunner 'sulla base di un accordo di pre-underwriting di garanzia per la sottoscrizione delle azioni ordinarie eventualmente rimaste non sottoscritte.
Rai Way. Il Consiglio dei Ministri ha detto sì alle linee guida per il contratto di servizio della RAI. Nella nota si parla di “destinare tutte le entrate straordinarie (come quelle derivanti dalla possibile valorizzazione di Raiway) alle attività del servizio pubblico e razionalizzare la spesa»”.
Eni S.p.ATOTAL SEBP p.l.c
7,1%
1,775% - 17,75 €
si
60%
DE000UK0EP66
UBS
Intesa SanpaoloEnel SpAEni S.p.A
9,04%
2,26% - 2,26 €
si
70%
DE000VX5TW09
Vontobel
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