Cadono i tech cinesi e torna la paura dell’inflazione. Borse giù

18/11/2021 07:30
Cadono i tech cinesi e torna la paura dell’inflazione. Borse giù

Forte ribasso di Baidu che avverte che nei prossimi mesi ci sarà un freno alla raccolta di pubblicità. Cade anche Alibaba. Banche centrali di nuovo sotto pressione per un possibile anticipo del rialzo dei tassi, ma intanto la diplomazia di Biden risce a fare scendere il prezzo del petrolio.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


L’indice di Hong Kong perde l’1,3% con Baidu in calo dell’8%, Alibaba -5%.

L’indice di Hong Kong perde l’1,3% con Baidu in calo dell’8%, Alibaba -5%.

Borse deboli in America e in Asia fra crescenti timori che il costo del denaro debba salire per contrastare un’inflazione troppo esuberante. Ieri sera a Wall Street l’S&P500 è sceso dello 0,2% e il Nasdaq ha perso lo 0,3%.

Stamattina in Asia la Borsa di Tokio scende dello 0,3%, Hong Kong -1,3%, Shanghai -0,9%.

Il future sull’indice EuroStoxx 50 è invariato.

A pesare sull’indice di Hong Kong è la discesa dei titoli tech dopo che Baidu ha avvertito che nei prossimi mesi la società potrebbe soffrire di un calo della raccolta pubblicitaria. Baidu perde l’8%, Alibaba -4%, Tencent -2,5%, JD.com -3%.

Questa settimana a Wall Street hanno tenuto banco i buoni risultati dei grandi gruppi della distribuzione, ultimo ieri sera Target dopo i brillanti conti di WalMart e Home Depot. In America i consumi stanno andando alla grande, ma gli investitori guardano avanti e si preoccupano di due cose: 1) le difficoltà logistiche lungo le catene di approvvigionamento fanno temere per la buona riuscita della campagna natalizia; 2) il rialzo dei prezzi potrebbe costringere la Fed americana e le altre banche centrali ad anticipare sia la chiusura dei programmi di stimolo, sia il rialzo dei tassi di interesse.

La situazione viene ben sintetizzata dal gestore americano Salem Abraham in un’intervista a Reuters: “Abbiamo l’inflazione al livello più alto degli ultimi 31 anni, ma abbiamo i tassi di interesse al livello più basso che abbiamo mai avuto: queste due cose non possono stare insieme”.

Anche in Europa l’inflazione non scherza: il dato di ieri di Eurostat la fotografa nella Zona euro al 4,1% in ottobre, più del doppio dell’obiettivo della Banca centrale europea. In Gran Bretagna è al 4,2%.

Il petrolio è sceso dell’8% dai massimi di inizio ottobre.

Da notare, però, che mentre il mondo finanziario si allarma per la corsa dei prezzi, è in netto calo il prezzo del petrolio, la cui salita è alla base della fiammata inflazionistica. Stamattina il greggio americano Wti scende dello 0,9% a 77,6 dollari al barile e il greggio europeo Brent perde lo 0,5% a 79,8 dollari. Dai massimi dell’inizio di ottobre le quotazioni sono scese dell’8%.

Si fanno sempre più insistenti le voci di una possibile azione coordinata fra Usa, Cina, e forse anche Giappone, per liberare parte delle riserve strategiche degli Stati per aumentare l’offerta di greggio e spingere i prezzi all’ingiù.

Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,131 con il rendimento del Treasury decennale poco mosso all’1,59%.

Oro in lieve rialzo a 1.866 dollari l’oncia. E’ stabile il Bitcoin a 59.800 dollari.

Fra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Generali - Il gruppo De Agostini sta studiando la cessione del pacchetto di azioni nella compagnia, pari a circa 1,4% del capitale, ma con una modalità che permetterebbe al gruppo di Novara di mantenere i diritti di voto e sostenere la lista presentata dal consiglio nella prossima assemblea per il rinnovo del vertice. Lo scrivono La Repubblica e Il Sole 24 Ore.

Banco BPM - Il fondo Capital Research avrebbe liquidato la propria quota del 4,98% prima del 5 novembre, giorno della presentazione del nuovo piano industriale della banca, mossa forse legata ai forti guadagni del titolo nell'ultimo anno, scrive La Repubblica

Webuild - Si è aggiudicata un nuovo lotto per la costruzione della galleria di base del Brennero, del valore complessivo di 651 milioni. Il gruppo partecipa al progetto con una quota complessiva del 50% della joint venture che realizzerà i lavori, insieme con la società svizzera Implenia.

Unicredit - La banca informa che, in vista del prossimo Strategy Day del 9 dicembre, l'esecuzione del programma di buyback per un massimo di 652 milioni di euro inizierà dopo il 10 dicembre. 

Mondadori - Il gruppo britannico Pearson punterebbe ad uscire dall'editoria scolastica e ha conferito un mandato a Bnp Paribas per valutare possibili opzioni di valorizzazione di asset relativi a diverse aree geografiche, inclusa l'Italia. Lo scrive Il Sole 24 Ore che cita Mondadori tra gli interessati.

Italmobiliare - Prosegue l'attività di diversificazione degli investimenti con la sottoscrizione di un accordo finalizzato all'acquisizione di una partecipazione complessiva del 19,99% del capitale di Bene Assicurazioni. 

Somec – Ha avviato trattative per incrementare la partecipazione nella società americana Fabbrica LLC fino al 70,9% dal 50,9% attuale. 

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it